07 febbraio 2012

Un primo bilancio

Sono trascorse un paio di settimane dall'apertura di questo blog e l'accoglienza che i lettori gli hanno riservato è stata davvero inattesa. Sono stati tanti i contatti, anche dalla Francia, dalla Germania, dagli Stati Uniti, dal Giappone e da almeno 10 altri paesi. L'aver scelto la lingua italiana per i testi (o per la maggior parte di essi) corrisponde a una precisa scelta: l'intento era quello di interessare il pubblico di casa nostra che a volte sembra distratto, ma in realtà ha mostrato di gradire e ha risposto in modo molto vivace ai vari argomenti presentati. Il blog era nato come un puro divertimento e già nelle prime due settimane si è gradualmente trasformato in qualcosa di più. Alcuni, forse esagerando con i complimenti, lo hanno messo subito fra i loro siti preferiti.

Un compito difficile sarà quello di continuare con argomenti sempre interessanti, cercando di migliorarsi via via. L'obiettivo non è la completezza (per quella ci vorrebbero almeno tre o quattro assidui collaboratori), ma è una campionatura di temi, miscelati fra attualità, storia, commenti, curiosità e anticipazioni.
Da questo blog, quindi, non passerà tutto e per forza di cose gli argomenti saranno legati agli spostamenti e alle esperienze dirette di chi vi scrive. Però è un esperimento che vale la pena tentare, perché in Italia su questo fronte è stato fatto ancora poco (ecco perché ho scelto l'italiano come lingua principale). Questo blog si pone come un elemento complementare a tutto ciò che già esiste, sia su internet sia su carta stampata. Come "navigatore" la mia casa resta il forum della Duegi, che quanto ad atmosfera e a varietà di temi resta a mio avviso uno dei migliori non solo in Italia ma nel mondo. E' da apprezzare, per esempio, l'assoluta onestà degli amministratori, che pur essendo responsabili di una rivista cartacea, non sono mai intervenuti ad "instradare" o a "indirizzare" questo o quell'altro thread; sul forum Duegi sono state scritte pesanti (e motivate) critiche ai soloni del settore, da Minichamps a BBR, da Spark a Exoto, senza che per questo si muovesse la macchina della censura più o meno velata. E questo non è un merito da poco, se si pensa ad altri forum dove la libertà di pensiero è condizionata dagli interessi commerciali, "politici", economici o di altra natura di vari amministratori-dittatori, combriccole, conventicole e gruppuscoli più o meno celati. Niente di questo è mai accaduto sul forum della Duegi, e poco importa se questa dovesse apparire come un'inutile sviolinata.

Tornando al senso di questo blog, esso trova le sue ragioni nella necessità di sperimentare ciò che nelle riviste non trovo più da anni: tanto per intenderci, mi piacerebbe ripercorrere in parte le esperienze che in un tempo ormai lontano testate come Pit Road o Modelauto Review avevano fatto. Allora non c'era internet e la carta stampata aveva un ruolo diverso rispetto ad oggi. E non a caso ho citato due riviste inglesi, che anche all'epoca erano tutto sommato abbastanza fuori dal coro rispetto alla concorrenza continentale, più superficiale e più attenta ai lustrini. Una rivista come Pit Road resta un'esperienza felice di una stagione in cui la carte stampata aveva senz'altro più seguito, ma oggi come oggi, nella generale banalità delle testate specializzate (so che non possono accontentare tutti) sarebbe interessante vedere cosa si potrebbe fare sfruttando la flessibilità di internet. Vorrei anche ringraziare Umberto Cattani che su questo blog ha speso parole di apprezzamento. Una volta di più, questo spazio sarà sempre uno spazio al servizio dei collezionisti e di un certo tipo di informazione, magari ospitando giudizi discutibili e parziali, ma mai "contro" per partito preso. Uno spazio che è nato per interagire; per costruire e non per distruggere.

3 commenti:

  1. Un primo bilancio? Io ti sono grato per quello che stai facendo, è un piacere leggere il tuo blog, trovo solo curioso che questa iniziativa così innovativa sia...gratuita...
    Perdona il mio lato avvocatesco che talvolte emerge in modo prepotente ma il tuo impegno (e il risultato di questo impegno...), anche se lo fai per passione, è troppo professionale per essere concepito a puro scopo ludico...
    Ovviamente la mia non è una critica ma un grande apprezzamento, se un giorno questo blog, o qualcosa di simile, potesse avere degli sviluppi "commerciali" io sarò il primo abbonato, a qualunque costo.
    Con profonda stima
    Francesco

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  2. Ciao Francesco, ti ringrazio per il sostegno, che è tutto ciò di cui questo blog ha bisogno. Per progetti più ambiziosi bisogna lavorare in modo più sistematico, prima di imporre... un prezzo a ciò che si fa. Il fatto che questo blog abbia un taglio che può piacere lo si deve alla mia ormai lunga attività giornalistica (ormai sono oltre 20 anni che faccio questo lavoro che non considero un lavoro ma un privilegio). Cercare di "leggere" i vari eventi pensando a coloro che usufruiranno degli scritti, delle foto, delle notizie, fa parte di un imprinting professionale che non è mai scontato e che si conquista giorno dopo giorno sul campo. Lungi dal vantarmi di tutto questo (so che sono lontanissimo da risultati ideali), ho cercato di applicare anche al blog ciò che i miei maestri si sono sforzati di insegnarmi nei primi anni del mio lavoro e anche ciò che ho imparato successivamente. Ho cercato quindi, al variare degli argomenti, di non variare il modo in cui li interpretavo e li fornivo ai lettori. Forse ormai un po' di pratica ce l'ho, quindi a volte posso indovinare se una foto farà piacere o interesserà oppure se un determinato testo incontrerà interesse o farà parlare i lettori. Detto questo, mi chiedi cosa ci guadagni. Niente, in questo caso. Mi andava di fare qualcosa di veramente mio, affiancando tutto questo al lavoro svolto per altri, agli ordini dei direttori e dei caporedattori. Spesso nella mia carriera ho proposto argomenti che sono stati accettati, ho avuto anche voce in capitolo nelle scelte editoriali, ma questa esperienza è un'altra cosa. E ho preferito iniziare così, in modo quasi "ludico", perché una testata registrata, anche su Internet, è tutta un'altra cosa. Ho voluto però dare a questo blog un'impronta giornalistica, sognando magari in grande ma restando coi piedi ben piantati sulla terra.

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  3. La passione è cio' che muove gli spiriti liberi.

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