22 gennaio 2013

Ferrari 308GTB Turbo Gr5 CARMA Silverstone 1981 di Ferrari Racing Collection


Ferrari 308 GTB Turbo CARMA
Ferrari Racing Collection 1/43
A cura di Umberto Cattani
Foto di Umberto Cattani e David Tarallo

Mettiamo le calosce.

La Ferrari 308 GTB Turbo Gr5 CARMA nel corso delle
prove della 6 Ore di Silverstone 1981. Foto archivio David Tarallo,
proveniente da un lotto di 500 foto acquisite a
Silverstone nel 2006. Notare in questa immagine l'assenza
della bandella sulla parte superiore dell'enorme "bocca" di
raffreddamento (la bandella con l'adesivo Lubrifilm,
per capirsi). 

Le prove della 6 ore di Silverstone 1981 si disputarono sotto un tiepido sole. Le 35 vetture verificate si giocarono la pole, conquistata dalla Porsche 908/80 di Mass, Joest e Merl. Alla domenica, rispettando la classica tradizione inglese che prevede primavere molto variabili, su Silverstone iniziò a piovere copiosamente. Secondo il regolamento, i piloti avevano diritto a percorrere due giri del circuito per regolare gli assetti. Tutti i fotografi si piazzarono a Copse Corner, la prima curva dopo i box. Purtroppo per loro, lo spettacolo ebbe svolgimento alla chicane di Woodcote Corner. Jochen Mass partì in testa coda abbattendo tre file di reti di protezione, terminando la sua gara ancor prima d'iniziarla. In questo teatro, tornò ad esibirsi la Ferrari 308 GTB Turbo, la creatura ideata da Martino Finotto, una vettura che purtroppo stentava parecchio nello sviluppo. Dopo la 24 ore di Daytona, e le apparizioni al Mugello ed a Monza, la 308 sbarcò a Silverstone con poche speranze. Carlo Facetti ottenne un incoraggiante sesto posto in griglia ma la pista bagnata non era di certo il terreno ideale per esaltare la potenza della rossa Ferrari. La vettura fu bersagliata da una lunga serie di guai, finendo per ritirarsi a causa della rottura del cambio. Ad imporsi fu la Porsche 935 privata, guidata da Schornstein, Grohs e Roehrl.
Terminato il secondo giro di prove, la 308 s'immette nella corsia dei box. Sono stati già montati i cerchi BBS e le gomme Pirelli da bagnato. La gara sarà disputata in regime di pista bagnata. 

La Ferrari si sta schierando sulla griglia di partenza, superando la Porsche 908/3 di Brunn/Jordan. Si notano le grandi pinne verticali in alluminio e la bandella sullo spoiler, già penzolante. 

In prova si usarono cerchi Campagnolo. Secondo i regolamenti, le Gruppo 5 dovevano mantenere tetto, parabrezza, portiere e cristalli laterali della macchina di serie. Quanti di voi ricordano i registratori Geloso, sponsor di CARMA?
Il modello uscito venerdì scorso in edicola riproduce con buona fedeltà la 308 che corse in Inghilterra. E' inserito nella collana Ferrari Racing Collection ed è venduto al prezzo abituale. Tra i collezionisti c'era molta attesa, trattandosi di un inedito nel settore diecast (inedito in scala 1:43; nel 1982-1983, la Polistil produsse una 308 GTB CARMA in scala 1:16, primo modello della gamma TS che non riscosse grande successo e che fu seguito da una Porsche 928 Turbo. Si trattava di modelloni con carrozzeria in zamac e tutto il resto in plastica, appartenenti più al settore del giocattolo che non al campo delle riproduzioni vere e proprie, DT).  
Nel campo artigianale, prima HiFi poi Record e Meri Kits si interessarono al soggetto con alterne fortune.
Esaminando il modello, la prima cosa che balza all'occhio è un aspetto credibile, rafforzato da una linea interpretata con buona ispirazione. Belli i cerchi a cinque razze, gli stessi che montava la Beta Montecarlo Gr.5, noi comunque li cambieremo, come vedrete più avanti. In questa occasione, le modifiche saranno soprattutto di dettaglio, tese ad esaltare il pedigree di un modello altrimenti snobbato. Fu una macchina osteggiata naturalmente da Ferrari e dalla stessa Pirelli ma dimostrò la fantasia di Martino Finotto, un imprenditore sempre pieno di idee, magari in qualche caso esaltate da un'inguaribile passione. E, come tutte le passioni, a volte velate da un pizzico di follia.
In questo caso la pista appare solo umida. La vettura fu ideata da Martino Finotto nel 1979 ma solo nel 1981 scese in gara regolarmente, obiettivo la 24 Ore di Le Mans. Prima Facetti, poi la Pirelli portarono Finotto a più umili consigli. 

Non doveva essere facile domare i cavalli della 308, moltiplicati dalla doppia turbina. Se poi ci si metteva di mezzo anche la pioggia, i purosangue iniziavano a imbizzarrirsi. Veri cavallini rampanti!

Su AutoHebdo apparve questa foto che svela alcuni dei segreti celati agli occhi dei tecnici orientali. Nel 1981, in Cina, 308 era forse solo un codice cifrato. [E non tutti hanno nella squadra Umberto Cattani o Luigi Reni!, n.d.r.]
I cinesi ci stanno viziando, ultimamente. Infatti smontare il modello è quasi una passeggiata ai giardinetti. Due viti ed oplà, il pianale si separa dalla carrozzeria consentendoci d'operare senza alcun problema. Gli interni appaiono completi, il roll-bar a gabbia in plastica va portato subito da uno specialista perché i tubi vanno e vengono senza una logica apparente. Via subito i due estintori, sembrano davvero un paio di bombole di GPL.
Il nostro modello è appena uscito dall'edicola ed è già finito nella nostra mini officina. Ci sembra realizzato con una certa cura ma noi gli faremo i riccioli!


Non c'è verso, su tutti i modelli da edicola finora esaminati, ad eccezione della 458 Italia, abbiamo dovuto far tappa dall'elettrauto. Le prese d'aria dei freni vanno dipinte in nero satinato, una tonalità più profonda dell'opaco. 
I due lati sono simmetrici, come decorazione e come forma di carrozzeria. La 308 Carma è un soggetto molto interessante.
Rimpiazzateli vantaggiosamente con altri più piccoli in allumino tornito. Purtroppo non ci sono foto esaurienti che ritraggono il pianale lato passeggero, quindi abbiamo lavorato di fantasia e d'intuito, sperando di poter trovare prima o poi una documentazione esauriente. Non fidatevi della 308 che troverete in rete, si tratta della macchina che Coys mise in asta nel 2007, ricostruita e, come tale, non propriamente in linea con gli allestimenti dell'originale. Di questa macchina abbiamo tante immagini ma vi possiamo assicurare che... non c'azzeccca!
Le cinture di colore rosso sono ora in tela, impreziosite da fibbie fotoincise. Quelle originali, ottenute con una decalcomania, è preferibile grattarle via in tutta fretta.
L'idea per un transkit? Rinforzi del lunotto e pinne dell'estrattore in fotoincisione, oltre un bel set comprendente cerchi BBS e gomme specifiche (possibilmente rain...). 

La doppia turbina imponeva un doppio scarico, quelli a sinistra sono più piccoli come diametro così come nella realtà. Bel colpo!
Le gomme posteriori sono strette, inoltre i cerchi sono sistemati troppo all'interno dei parafanghi. Il colore nero della paratia di coda non è corretto. 

Abbiamo aggiunte un paio di traverse di rinforzo fotoincise, e null'altro, accontentandoci di questi interventi.Come abbiamo accennato inizialmente, la gara si svolse sotto la pioggia ed i cerchi originali furono vantaggiosamente rimpiazzati da BBS con inserti a nido d'ape, più efficaci in fase di smaltimento dell'acqua. Abbiamo quindi cambiato le scarpe, anche perché le gomme posteriori apparivano davvero troppo strette. 
Per le scarpe, non abbiamo badato a spese. O meglio, le abbiamo trovate nella nostra capiente scarpiera. 

Forse sulla 308 Turbo, Finotto aveva montato due bombole da GPL per risparmiare sui consumi... Il rollbar va aggiustato, così come va cambiata la posizione dei rinforzi sulla paratia orizzontale. 

La paratia orizzontale di coda è stata dipinta in rosso, i rinforzi verticali sono stati nel frattempo tolti e poi assottigliati. 

Forse nemmeno la 308 GTB stradale montava gomme così strette. Se volete mantenere i cerchi d'origine, almeno allargate leggermente la carreggiata. 

Prime prove della 308 su cui abbiamo montato cerchi in alluminio tornito. L'assale anteriore è stato incollato, la nostra 308 riposerà tranquilla senza correre sui pavimenti di casa. 

Sui nuovi cerchi sono stati montati pneumatici intagliati, più adatti a solcare le numerose pozzanghere presenti sul circuito di Silverstone. Gli amici cinesi hanno sbagliato il colore della paratia sopra al motore, non era nera bensì rossa ed anche il posizionamento dei rinforzi verticali alleggeriti va rivista, avanzandoli leggermente. Approfittando dell'occasione, abbiamo assottigliato il loro spessore con carta abrasiva. Anche la presa d'aria rettangolare sul cofano motore va fatta avanzare di qualche millimetro. 
Inserti BBS, tergicristallo e tante pinzillacchere fotoincise, il nostro modello inizia a drizzare le penne. 

Da quest'immagine si nota come sia stata cambiata la posizione delle pinne sotto al lunotto e sia stato avanzato lo snorkel. 

Più che di stucco, la nostra 308 necessita di ricambi e di qualche ritocco di vernice. La linea c'è, il resto dovete trovarlo da soli. 

Commodore... i più vecchi ricorderanno uno dei primi PC, altri tempi, quando si sperava di correre con una 308 semplicemente sovralimentata. 

Avremmo voluto aprire lo scorrevole inserito sul plexi di destra ma, alla fine, l'applicazione di una decalcomania nasconde meno rischi ed offre un lavoro più pulito. 

La zona sotto all'alettone, nel dettaglio la paratia orizzontale rettangolare, va dipinta in alluminio così come l'estrattore di coda con relative pinne verticali. Per simulare una parvenza di meccanica a vista, abbiamo incollato dietro gli scarichi in posizione verticale un inserto che figura in qualche modo cambio ed accessori. 
Gli interni sono stati interpretati, mancando immagini relative. Notiamo nuove cinture di colore rosso, estintori torniti della giusta dimensione, rinforzi fotoincisi sulla paratia orizzontale, mentre le derive che sorreggono il lunotto hanno cambiato la loro posizione originale. Le gomme sono intagliate, lo stesso rollbar è stato modificato nella zona posteriore.
Prove di assetto per il retrotreno...

...e per l'avantreno. 
La parte centrale dei cerchi va dipinta in neo satinato, lo stesso colore che applicheremo sulle prese d'aria laterali, sugli sfoghi dei parafanghi anteriori, sulle NACA del musetto anteriore e sui faretti che illuminano i numeri di gara. 
Questi modelli sono un ottimo pretesto per tenersi in allenamento in previsione di partite ufficiali. Un kit oppure un transkit richiedono occhi e bracia pronti all'agone!

Aguzzando la pupilla potete scorgere una piccola parte della meccanica a vista, sopra gli scarichi. La coda è la parte più caratteristica della Ferrari CARMA, come nel caso di tante altre Gruppo 5. 

Stanchi di tante parole, siamo passati ai fatti. Ecco la nostra 308 varcare i cancelli dell'autodromo, pronta a muovere i primi, virtuali, passi. 

Non manca un fotografo, intrufolatosi fra tecnici e piloti, la 308 suscita davvero molto interesse. 

D'accordo, la pista, considerato i BBS, avrebbe dovuto essere già bagnata, concedeteci questa licenza storicodioramicistica. 

I caschi sono di fantasia, così come le tute. Facetti e Finotto indossavano altre combinazioni. In qualche caso ci allarghiamo, consapevoli che i nostri lettori sono molto comprensivi. 

La decorazione è tampografata, fortunatamente sotto questo aspetto non abbiamo critiche da muovere al modello, piuttosto fedele. In fotoincisione sono il tergicristallo (prima in plastica) il gancio traino, i bulloni dei cerchi, le clip di fissaggio dei cofani e delle bandelle laterali. La bavetta sullo spoiler è stata modificata incollando un profilo bianco leggermente più alto. I gruppi ottici anteriori d'origine sono stati sostituiti con altri firmati Adami, la stessa copertura in plastica è stata cestinata per lasciar posto ad un rettangolo in acetato.

Gomme, cambio, perdite d'olio, la nostra 308 sta tornando in tutta fretta nel box, il sesto posto in griglia può accontentare tecnici e piloti. 
Il gruppo di fotografi sta crescendo in numero, la 308 esce dal box in retromarcia pronta a saggiare nuove coperture Pirelli. Le P7 erano specifiche ma davano tanti di quei problemi...

I figurini sono in parte TSM, in parte Endurance. Dallo studio alla pista il passo del modello è breve. Le gomme Goodyear erano usate dalla Lola T600, vicina di box.
Esaminando attentamente la foto che apparve su Auto Hebdo, abbiamo notato che, a causa delle avverse condizioni atmosferiche, la coppia di aperture orizzontali sul cofano motore furono chiuse, noi abbiamo riprodotto questo particolare grazie a due foglietti rettangolari adesivi di colore alluminio. Sul finestrino desto-e solo su questo-va messa una decalcomania che figuri l'apertura parziale del plexi di custodia. 
I fari d'origine proprio non andavano. Via calotte e parabole e sotto quindi ad acetato e i gruppi ottici ideati da Stefano Adami. Nuova anche la bandella bianca che avvolge lo spoiler. Nella realtà non poggia sul piano, il modello è stato infatti rialzato posteriormente per facilitare la prospettiva d'immagine. 
Non dimenticate i tiranti che smorzavano le vibrazioni degli specchietti esterni e delle pinne di coda,  realizzati con fili di nylon. 
La fettuccia di rinforzo sul musetto è stata alzata ricorrendo ad un nuovo profilo sagomato e poi incollato. 
E' tutto, in questo caso il lavoro non è stato particolarmente invasivo, se desiderate la 308 in veste prove, allora i cerchi d'origine vanno bene (magari montate dietro gomme più larghe) ma se intendete la riproduzione fedele della macchina in gara, allora diventa imperativo rimpiazzare i Campagnolo con i più efficaci BBS. A voi la scelta, non vorremmo che vi prendeste un raffreddore bagnandovi i piedi...

Terminate le prove, la Ferrari torna sotto i riflettori dello studio. Ferrari Racing Collection promette a breve la 312 PB del 1973, sapremo sottrarci al suo fascino?


20 commenti:

  1. Mamma mia! Questa volta è ancora più appassionante degli altri che già erano splendidi.
    Non so come fai a essere così veloce. Io sto finendo solo ora quella della volta scorsa e sono ancora impantanato con la 512S.

    Anche se ormai sto perdendo il passo, aspetto con ansia le prossime guide.

    Grazie!

    Luca

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    1. Grazie Luca

      Cerchiamo di essere sul pezzo con tempismo e seguendo l'attualità.
      Solo in questo modo riusciremo a conquistare l'attenzione di chi ci legge.
      Le nostre proposte dimostrano come con tante idee ma pochi mezzi si possa fare un'informazione originale.
      Questo è per ora il nostro obiettivo, più avanti, si vedrà.

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    2. Un esempio pratico.
      Una foto del pezzo andava cambiata, è bastato un clic tra me e David e tutto è andato a posto.
      Anche così si costruisce la corretta informazione. Con tempismo, sinergie e voglia di fare.
      Altrimenti, si chiude la baracca......


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  2. Scusa Umberto/David,ma il soggetto in questione so che fa parte della Gazzetta collection,ma mi potete dire quando e' uscita in edicola???
    Sono molto interessato al soggetto.
    By Marcoparra

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    1. Il modello è uscito in edicola venerdì scorso, prova a cercarlo oppure ordinalo come arretrato.

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  3. Velocità d'esecuzione sorprendente!!!
    Oltre alla ottima interpretazione del tema, come al solito d'altronde.
    La vecchia scuola non tradisce mai.

    Immagino però siano in tanti che, come il sottoscritto, attendono una forma più compiuta di questo blog.
    Ne butto una lì, una roba come Modelersite, con gli articoli in forma integrale con le foto in HD da acquistare singolarmente, visto che gli autori non campano d'aria.

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    1. Un'evoluzione si renderà necessaria in tempi spero brevi.

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  4. Se guardate con attenzione le foto dell'auto in scala 1/1, vi renderete conto che l'ala posteriore era montata sulle derive in modo da poter essere regolata. Per capirci, deriva su deriva.
    La modifica è possibile, prendete come campione l'immagine del paginone centrale del fascicolo allegato al modello.
    Facendo i debiti scongiuri, ci sto già lavorando...

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  5. Posso solo farvi i miei complimenti. Siete impeccabili.

    Marco

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  6. E' sempre un piacere leggerti....
    Ciao Zio.

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    1. Grazie Francesco

      Chi scrive ha sempre bisogno della stima e dell'affetto dei suoi lettori.

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  7. Salve, come mai non avete pubblicato foto dell'abitacolo dopo la elaborazione?
    grazie e complimenti per la elaborazione dell'intero modello
    federico

    PS non ho resistito e mi ci sono messo dietro pure alla Ferrari in causa...

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  8. David ha la foto.
    Forse per motivi di spazio non è stato possibile inserirla.

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  9. C'era stato solo un disguido tecnico. Ora è tutto a posto.

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  10. Basta un clic e tutto va a posto!

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    1. Grazie a David e a Lei per le foto e il close up del modello. Ho iniziato, ieri, a lavorare sulla stessa elaborazione. Mi occorrevano le foto degli interni per fare un confronto e magari cogliere dettagli di cui ignoro l'esistenza o magari no ci metto troppa attenzione. A proposito, credo sia il caso di fare le dovute presentazioni: mi chiamo Federico e vivo a Genova. Ho un piccolo sito dove pubblico quello che modellisticamente e in generale realizzo, niente di che... La passione per l'1/43 é nata a fine anni 80 (Solido, Burago, trankit...). Ogni tanto mi cimento in qualche elaborazione e rielaborazione. Un piacere conoscervi e credo che vi seguirò con molta attenzione. Solo una piccola osservazione: non tutti siamo del settore (vedi me che lo faccio da tanto ma non sono mai andato oltre il negozio e la rivista) per cui nei testi magari indicate cosa vuol dire l'acronimo o il termine anglofono. Complimenti ancora
      Federico

      www.nise.altervista.org

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    2. ...terminata la mia versone della CARMA FF. grazie per l'articolo e le foto.
      federico

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  11. Nel frattempo, oggi è uscita la 312 PB che corse a Zeltweg nel 1973.
    Troppo brutta per essere vera.


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  12. salve
    bellissime le ruote con cerchi BBS (?), di dimensioni inusuali; cortesemente, dove si possono trovare?
    Tks
    Giovanni

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  13. Ciao Giovanni e scusa il ritardo nella risposta.

    I cerchi sono di mia produzione, i posteriori sono stati modificati nella svasatura centrale allargandoli, allo scopo di ospitare gli inserti fotoincisi.

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