31 ottobre 2012

La Panda della Brumm diventa Super

A sinistra la Panda 30S (Brumm R503), a destra la 45S (R504)

Presentata al recente Hobby Model Expo di Novegro, è in commercio in questi giorni la Panda Super della Brumm, in versione 30S (codice R503) e in versione 45S (codice R504). Due le colorazioni: marrone metallizzato per la 45, grigio metallizzato per la 30. E' appena il caso di ricordare come la Panda sia l'ultimo "vero" stampo di Brumm (la recente 127 è in realtà una creazione Rio, destinata a seguire la Fiat 128, ma che come Rio non è mai stata commercializzata). La Panda di Brumm, già uscita nelle versioni base 1980 (30, 45 e la 34 destinata al mercato estero) e 4x4, si ripropone così nelle due versioni Super, che rivestono un'importanza particolare nella storia dello stile Fiat: la Panda Super, infatti, fu il primo modello a adottare il nuovo logotipo formato dalle cinque barrette inclinate, che contraddistinse la produzione dal 1982 fino al 1999, anno del centenario. Fu al Salone di Parigi che venne presentato l'allestimento Super della Panda, uscita due anni prima; oltre che per la calandra in plastica nera con le nuove barrette, essa si riconosceva per la base della fiancata verniciata nel colore della carrozzeria e non più in grigio, per le ruote con una piccola borchia di plastica nera (la 45S), per lo specchietto retrovisore esterno di nuovo disegno, per gli interni meglio rifiniti e per altri piccoli particolari. Il modello Brumm ripropone tutte le caratteristiche della Super ed è un completamento di una certa importanza in ogni collezione di auto italiane di serie, oltre che un must per ogni collezionista di Fiat.



27 ottobre 2012

Padova modellistica: alcune considerazioni


I riflettori su Auto e Moto d'Epoca a Padova non si sono ancora spenti ma proviamo a buttar giù qualche considerazione, limitata alla parte modellistica. Il padiglione 3, dedicato per intero al modellismo, più altri padiglioni offrivano una panoramica ricca e interessante sul mondo delle miniature. Presenti alcuni fra gli abituali frequentatori di borse e esposizioni (Brianza, Tron, Vecchiato, Pantosti, ma anche BBR), il colpo d'occhio era davvero suggestivo, anche se stringi stringi non si usciva dalla fiera con la netta impressione di aver visto niente di particolarmente nuovo o eclatante, almeno rispetto al recente Expo di Novegro a fine settembre. Del resto Padova è e resta un'esposizione più generica e sarebbe stato forse ingiusto aspettarsi grandi cose fra Novegro e Norimberga 2013. A Padova si potevano concludere ottimi affari: gli artigiani in vena di riduzioni e in generale per i modelli obsoleti (anche molto belli e in condizioni perfette) si spuntavano prezzi parecchio vantaggiosi. Come al solito bisognava guardare con attenzione e le cose più interessanti magari le potevi scovare nei posti meno conosciuti, fra libri, memorabilia e altri pezzi non necessariamente legati al modellismo. Nella maggior parte dei casi le trattative erano largamente possibili, con oscillazioni anche del 15/20%. Non conosco i dati ufficiali di affluenza, ma mi pare che - limitatamente alla giornata del venerdì - ci fosse leggermente meno pubblico rispetto agli anni scorsi. E' probabile che dopo il periodo del boom, Auto e Moto d'Epoca si sia assestata su meno eclatanti, ma potendo ormai contare su una base di frequentatori abituali davvero alta. Fra le cose più interessanti fuori dal padiglione 3, la collezione di Alpine A110 di Panarotto, che presenta il suo libro sulle Alpine preparate in Italia. Nel padiglione 3, invece, lo spazio centrale era occupato dal Ferrari Model Club tedesco, che ha organizzato una sorta di concorso modellistico in occasione dei 50 anni della 250 GTO.

Auto e Moto d'Epoca a Padova: gallery modellistica (parte 3)








Auto e Moto d'Epoca a Padova: gallery modellistica (parte 2)
















Auto e Moto d'Epoca a Padova: gallery modellistica (parte 1)

Il padiglione 3 e parte di altri padiglioni ospitano i vari stand modellistici all'interno di Auto Moto d'Epoca, in programma a Padova questo fine settimana. Ecco una prima gallery di immagini, con presenze più o meno conosciute:


















26 ottobre 2012

Renault RE30 F.1: un kit Tenariv aggiornato da Renaissance


Fra Jean-Pierre Tenariv e Etienne Dhont esiste un'amicizia di lunga data e forse non sorprende più di tanto vedere un vecchio kit Tenariv comparire nel catalogo Renaissance col singolare nome (che altro non è se non un anagramma) di R-Trinavé. Si tratta della Renault RE30 della stagione 1981; col kit si possono ottenere versioni di vari gran premi (Prost e Arnoux), che differiscono fra loro per la colorazione ma anche per la forma dell'ala posteriore, per gli sfoghi d'aria sulle pance e altri dettagli. Il modello di base è stato arricchito da moltissimi particolari, fra cui un gran numero di fotoincisioni. Spero di pubblicare presto una recensione più accurata di questo modello, che si colloca in una fascia un po' "strana", nel senso che è plausibile che prima o poi Spark riprenda la tematica delle Renault F.1; dall'altra parte c'è Tameo con i suoi kit ipertecnologici, di concezione più moderna. Insomma si tratta di un modello di nicchia, che però non manca di fascino. Una prova che alcune vecchie basi possono dare risultati di tutto rispetto.