21 febbraio 2012

Storia di una lettera - Parte seconda

Bene, fatta montare a modino un po' di curiosità (del resto l'istinto è quello del giornalista!), ecco la "vera" lettera, che contiene una bella storia. Metto anche la foto che a suo tempo Paolo Tron mi spedì nella busta, che lo ritrae ai tempi di Loano insieme al fratello Angelo. Ultima annotazione per così dire filologica: nella trascrizione del dattiloscritto (allora non c'era il copia-incolla e ben pochi usavano le mail!) ho cercato di restare il più possibile fedele alla forma, limitandomi allo stretto necessario, come la correzione degli errori di battitura e pochissimo altro. Buona lettura.





La Storiella.... dei Tron

Tutto iniziò con i miei studi a Londra dal Gennaio del 1973 al Luglio del 1973 – nella Terra di chi spesso ha delle buone idee, vidi, per la prima volta, una scatola di montaggio in metallo in scala 1/43.... What a nice surprise! Non credevo alle mie papille! Anche sino ad allora “diventavo pazzo” in sperticate modifiche ai vari Solido e Dinky France.

Quando dovetti tornare in Italia, per l'ingrato servizio Militare (poi schivato) iniziai a darmi da fare per fare arrivare dall'Inghilterra kits per me, e per alcuni amici lì intorno... per “lì” intendo LOANO (anche se su passato FSW leggo che uno dei “luoghi” dell'automodellismo Italico è SAVONA ???? Che c'entra Savona? Un bel banano!) il seguito fu abbastanza automatico.... iniziai a elencare i vari (pochi) kits allora disponibili sul mercato su un ignobile Ciclostilato e, grandi ad alcune piccole Pubblicità su Autosprint e Modelli in Europa (rivista non più in esistenza) potei avere i primi contatti con altri matti che desideravano iniziare una collezione con gli allora definiti: “modelli speciali”.

Ah che bello!

Allora, la mia Famiglia aveva un piccolo Bar a Loano, che si chiamava “Piccolo Bar” - una grande Fantasia regnava sovrana... ricordo un piccolo buffo aneddoto della fine del 1973... ricordo che desideravo inserire i miei ciclostilati sui parabrezza delle varie vettura davanti al Salone dell'Automobile di Torino (in Novembre se ben ricordo) – senonché il mio (più) saggio fratellone mi fece notare che bisognava avere una (costosa) autorizzazione per fare del volantinaggio... allorché rinunciai, mio malgrado!

Il seguito della storia fu molto ovvio... il “lavoro” degli automodelli prese subito un buon ritmo e con tutta la mia Famiglia decidemmo di cedere il Bar ed acquistare un Negozio di Abbigliamento Sportivo CON ANNESSO l'Automodellismo... e la cosa funzionò...

I miei primi contatti, per diventare produttore “me medesimo” furono con Francesco De Stasio e, in seguito con John Day. Non andò bene con nessuno dei due, perché entrambi, vedendomi giovincello, tentarono (e ci riuscirono!) di fregarmi bassamente... Non furono avventure piacevoli, ma crearono la cosiddetta Scorza!

Nel 1975 decisi di preparare un catalogo serio, il TSSK, con il quale iniziai a lavorare per Corrispondenza in modo molto serio e professionale. Altri lo facevano già in Italia, ma credo nessuno con la nostra passione e volontà. Viaggiavamo moltissimo e avevamo sempre il NUOVO da offrire a tutti. Ovviamente ho fatto, del tutto involontariamente, da talent scout a molti – iniziammo una splendida collaborazione con Luca Tameo nel 1977 – ragazzo dotatissimo nell'automodellismo 1/43 – e lo ha poi ampiamente dimostrato, con l'aiuto e l'organizzazione di papà Cesare; poi vennero le collaborazioni con Umberto Codolo e molti, molti altri. In verità i primi due collaboratori (anzi all'inizio, inizio chiesi loro di entrare in società con me; furono Claudio Riva (poi Meri Kits) e Silvano Menato (poi Meri Kits e poi HI.FI. e poi... solo fonditore) con i quali abbiamo spartito le prime NOSTRE esperienze Automodellistiche.

Ma niente sarebbe successo senza l'apporto della mia Famiglia – mio fratello Angelo che si occupava totalmente del settore Tecnico – ragazzo dotato di una pazienza a prova di Bomba (per sopportarmi tutti quegli anni!!!) e mio Padre e mia Madre, davvero infaticabili nell'aiutare tantissimo mio fratello ed io... Non ho un granché d'altro da aggiungere... anche perché non sarebbe molto interessante... abbiamo avuto momenti eccezionali e momenti molto difficili... come in tutte le avventure lavorative di questo tipo. Solo ora, a ripensarci, a 43 anni, mi rendo conto di quanto fosse fantastico quel periodo. E' del tutto ovvio, essendo il periodo della mia gioventù... Ma ora non mi lamento certo. Tutto va benissimo. Ho un ottimo punto vendita a Milano – lavoro un quarto di quanto facevo allora e dedico molto tempo alla mia Famiglia e a me stesso... Ancora covo il fuoco sacro della voglia di Correre nei Rallies (forse a 50 anni) e nel frattempo butto le mie energie nel Triathlon – e sono diventato anche quasi bravino... Un beso a todos...

Il Gatto e la Volpe. Notare vari adesivini sulla porta del negozio: AMR, "I love 1:43", "Equipe Tron".

9 commenti:

  1. Che fine fece il negozio di abbigliamento sportivo? :D

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  2. ... ah che bello! ... pieno di errori, caspita... si vede che l'ho scritto ai 300 all'ora... ma, in quel periodo, era quella la velocità...media ... la cosa che mi fa sorridere di quella foto è che io ero più cicciotto e Angelo più magro, oggi è il contrario...lui era più alto di 3cm e ora è più basso!!?? Il mio amato fratellone è diventato fratellino? Non credo... forse il problema sorge dallo schianto che lo ha visto protagonista (per fortuna senza gravi conseguenze) l'anno scorso con qualche "sacagnata" alla spina dorsale... l'altra cosa buffa è che mi sembra ieri e avevo 43 anni... oggi vado verso i 58 ... non ho realizzato uno dei miei sogni (di rifare qualche Rally) ma ne sto inseguendo altri ... la vita è davvero un avventura incredibile...:>)
    ps
    non ho mai capito chi è il gatto e chi la volpe...bah...miaaaoo...
    pps
    che fine fece il negozio di abbigliamento sportivo? Quando ci siamo spostati dalla via Aurelia (dove se non ricordo male fu la prima volta che ti ho incontrato a Loano, caro Lorenzo..- avevi ancora il pannolino...) in altra sede, abbiamo abbandonato tale settore per dedicarci completamente all'1/43 (cosa dovuta)... non senza qualche rimpianto... le camicie del tabaccaio e gli ombrelli di un altra tabaccaio andavamo piuttosto bene... ma il rimpianto maggiore erano i bikini (mozzafiato) di un altro tabaccaio (quello delle F.1 nere) ...auuuuuuuu... lasciamo perdere le buzzicone ma le belle gnocche che uscivano dal camerino e ci chiedevano "come stooo?" .... auuuuu avete presente The Mask che diventa un lupacchiotto? ... ecco appunto...

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    1. E' comunque un documento con una sua valenza, anche se "fermo" al 1997... come un'istantanea di 15 anni fa. Gli appassionati apprezzeranno!

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  3. Aspettiamo un'altra lettera, potrebbe intitolarsi "La bottega in C..o al mondo" (ho tutto il diritto di affermarlo, era a duecento metri da casa mia!)
    L'epopea di Milano43 è un altro tassello nell'evoluzione della specie del MMM (modellista milanese medio).
    Ripensandoci, anche la bottega di Loano era bella comoda: sul retro di TSSK c'era pure il radar stile rally per arrivarci. Una vera prova speciale...

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  4. ... altra piccola leggenda poco metropolitana... il Radar è apparso quando già il TSSK era passato di mano dall'Equipe Tron alla Meri Kits International che, come molti sanno, è in the ass of wolves... noi invece abbiamo sempre gironzolato per Loano (Corso Europa 9/22 all'inizio poi via Aurelia (anche Sportswear) poi via Alfieri,22 e infine via Manzoni,, dove è ora) ...l'Epopea di Milano 43? ... sarà... userei un altro termine ... ma è bello anche epopea... perchè tutto diventa storia... Carlo ! non ti vedo da una vita e abitiamo a poche centinaia di metri ... questo potrebbe dire molte cose ... ma potrebbe anche non dirle...

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  5. Ma diciamole! Se sei sabato a Novegro, complice il nostro ospite toscano, ti pago un caffè e perfino un boero al rhum! Ma nell'86 (unica volta che sono venuto alla tua bottega ligure, comprai una Allard di Prcision Miniatures...) dove eravate? Era estate, andavamo a un matrimonio a Ceriale, avevo la Mini, 25 anni e 25 chili di meno...

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  6. ...si, Uomo... sono sabato a Novegro... dalle intorno alle ore 10:00 ... anche se il nostro ospite toscano arriverà solo di domenica... dove eravamo? Nel 1986 eravamo già nella sede attuale (l'assolata via Manzoni) dove quella foto fu scattata... ps se continui nella media di un kilo all'anno devi prevedere di cambiare auto...

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  7. Anche la mia prima visita a Loano risale all'estate del 1986, doveva essere la seconda metà di agosto. Perciò non sono mai stato nel negozio di via Aurelia. Non portavo più il pannolino, ma dovevo apparire come nella foto del mio profilo, scattata un paio di mesi dopo a Sanremo.

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  8. Eccomi finalmente con voi.......
    I fratelloni e il negozio Life Model,sono stati coloro che mi hanno fatto nascere la passione per i kit 1/43. Giovedì scorso ero a Loano da Angelo(vero signore) e oggi, contavo di venire a Novegro e finalmente poter rivedere Paolo, ma un impegno di lavoro me lo ha impedito........sarà per un'altra occasione.

    Ago

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