02 febbraio 2012

Ancora sui "giapponesi": questione aperta

L'A.C. Cobra 427 S/C di Inaba.
La rappresentanza giapponese a Retromobile, promossa per lo più da Raccoon di Nagoya, non finisce di creare stupore ma anche opinioni contrastanti. Non è una novità. La pubblicazione dei modelli dei montatori top giapponesi ha scatenato a volte delle vere e proprie risse su alcuni forum, con persone (bisogna ammetterlo) pronte ad aprire bocca e a dare fiato senza conoscere troppo ciò di cui parlavano. Ok. Però bisogna ammettere che questi modelli non lasciano mai indifferenti. A Retromobile sono visibili opere di Shimoma, Inaba e Hayakawa. Di Shimoma sono esposte, tra le altre, delle Porsche 356A su base Bosica o la Dino 206 S Spyder (base Record), mentre di Inaba si possono osservare una Ferrari 250 GT California e una AC Cobra. Di Hayakawa, Raccoon espone due modelli provenienti dalla collezione Tecchio, l'ormai famosa Porsche 908/3 Targa Florio 1970 e la Mercedes 300 SL Le Mans.

In queste foto, la Porsche 908/3 Targa Florio 1970 di Hayakawa, ormai famosa quanto la "sorella" maggiore! E sicuramente avrà ormai percorso tanti chilometri quanto la vera...

Di questi modelli si è parlato tante volte anche sul forum della Duegi; in particolare resta di una qualità ammirevole il lavoro di verniciatura della Mercedes, con un argento talmente uniforme e privo di "grana" da lasciare incantati. Anche la 908/3 è impressionante nella sua perfezione formale, anche se personalmente non amo troppo la sua finitura troppo lucida. Va comunque ammesso che una verniciatura così uniforme e priva di ogni minimo difetto abbia quasi del miracoloso. Sentito oggi pomeriggio Piero Tecchio al telefono, gli ho spiegato la mia perplessità nei confronti di questo genere di finitura, tutto sommato poco realistica e Piero giustamente mi ha risposto che è solo questione di gusti del committente: "se volessi un modello più satinato o più opaco, non avrebbero problemi ad accontentarti; oltretutto sarebbe anche tecnicamente più facile per loro". Tutto si gioca quindi sulla chiarezza degli intenti fra il committente e chi esegue il lavoro. La 908/3 era stata montata su precise indicazioni e Hayakawa è venuto incontro alle esigenze di Piero. Su questo nessuno può avere nulla da ridire. Ah, a proposito. Quelle uscite d'aria che avevano creato stracciamenti di vesti da parte di alcuni "esperti" sul forum Duegi, dal vivo non solo non danno fastidio, ma sono addirittura realistiche. Se c'è qualcosa che stona sulla 908/3 di Hayakawa non sono certo le uscite d'aria sulla carrozzeria, ma piuttosto alcuni aspetti che concernono comunque una certa "filosofia" del committente, magari discutibile ma tecnicamente inattaccabile. Veniamo alla Dino di Shimoma: Piero ha voluto riprodurre una vettura nelle condizioni in cui si trova oggi, comprese le cinture moderne su entrambi i sedili. Anche qui, padrone delle sue scelte! La perplessità riguarda piuttosto la bontà della base. D'accordo che il lavoro di revisione ha lasciato in piedi ben poco (anzi quasi nulla) del modello originario, ma la carrozzeria nella sua forma generale è quella del Record. Può piacere il grado di finitura, ma a mio modesto avviso siamo un po' lontani dalla "vera" Dino 206 S. Si poteva usare il kit Le Phoenix? Non credo piaccia molto a Piero. Altre alternative?
La Dino 206 S di Shimoma, realizzata partendo da un vecchio kit in resina della Record.
Forse uno dei pezzi più belli in esposizione questa F40 Competizione di Shimoma.

Scusate la cattiva qualità di questa foto (e di altre). Non è sempre facile con queste luci. La Mercedes 300 SL di Hayakawa e la sua spettacolare finitura alluminio.


1 commento:

  1. Su questa tematica una cosa l'ho imparata. Con umiltà. Per riuscire a capire a fondo questi automodelli bisogna: a) vederli de visu b) seguire il w.i.p.. Senza non si hanno strumenti di giudizio.

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