18 ottobre 2015

Già venti anni: ricordi nel cassetto. Toscana Qui e gli artigiani dell'automodellistmo toscano

Qualche giorno fa Denis Carrara mi ha mostrato un vecchio articolo su tre artigiani dell'automodellismo che scrissi all'inizio del 1995. Denis è stato così gentile da volerlo riproporre nella pagina Facebook ASA (Automodellismo Statico Artigianale), dedicata ai produttori di modelli artigianali:

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.534112570069528.1073741829.512832152197570&type=3

E' stato davvero un tuffo nel passato, quando il confine (o la divisione) tra modelli artigianali e diecast era ben delineata e tutto era probabilmente più semplice e anche più lento. L'ho già scritto nel commento al post di Facebook, questo articolo mi fa ricordare tanti personaggi che segnarono l'inizio della mia carriera giornalistica negli anni novanta: Giorgio Batini, indimenticato cronista della Nazione, scrittore e infaticabile curioso, Orlando Orlandini di Italfotogieffe, per una vita fotografo della Fiorentina, l'intera redazione di Toscana Qui con Maria Novella Batini, Piero Magi, l'editore Bonechi (appassionato e collezionista di Autostoriche) e tante altre persone che mi hanno insegnato e dato tanto. Un ringraziamento particolare lo devo a Denis che è sempre molto attento nei confronti della storia e a quanto pare sa conservare la vecchia carta molto meglio del sottoscritto! Ieri è anche venuto fuori un articolo-intervista con Valerio Barnini pubblicato se non ricordo male in un Four Small Wheels del 1997.

15 ottobre 2015

Focus su: Kauhsen-Ford Cosworth WK5 F.1 Zolder 1979 di CP-Model

Col numero di catalogo CP110 è disponibile la versione GP del Belgio.
Esiste anche la vettura di Jarama (CP109).
In un'epoca in cui Spark sta monopolizzando il mercato delle Formula 1 in scala 1:43, con la conferma - in una fascia ben diversa - di un marchio ormai storico come Tameo, sembrerebbe quasi impossibile riuscire a far qualcosa di buono e di originale. Eppure Pasquale Catanese, in arte CP-Model, ha accettato la sfida e i risultati sono degni di considerazione. CP-Model ha ormai una nutrita schiera di appassionati e sostenitori, basta guardare il suo profilo su Facebook dove pubblica regolarmente gli aggiornamenti sui montaggi e le novità. Parlare dei modelli di CP-Model significa ripercorrere quella parte di storia della Formula 1 che per molti è la più bella di sempre, ossia il periodo dai primi anni settanta fino alla metà degli anni ottanta (io personalmente sottoscrivo il giudizio). Si tratta di modelli che vanno "capiti". In che senso? Nel senso che ricordano molto gli standard di montaggio degli anni ottanta, ma questo è un pregio. Un periodo in cui i montati di questo genere li facevano case come la Ampersand (chi ricorda le loro bellissime Formula Indy?) o qualche altro raro marchio. Nella mia lunghissima vicenda di collezionista ho visto innumerevoli modelli, passato al vaglio tutte le marche - se non tutte quasi tutte, e lo dico con una certa sicurezza. Ormai raramente qualcosa mi emoziona ma questi CP-Model, nella loro semplicità, hanno uno spirito che altri modelli magari più costosi non hanno.

La Kauhsen WK5


1000km Nuerburgring 2007: Willi Kauhsen (a destra) intervistato
dallo storico tedesco Udo Klinkel (foto David Tarallo).

Uno dei soggetti tipici di CP-Model - e anche una delle uscite più recenti - è la Kauhsen -Ford Cosworth WK5, classica F.1 wing car da "garagisti", assemblata con l'onnipresente V8 inglese, cambio Hewland e monoscocca in alluminio. Willi Kauhsen, conosciuto pilota e team manager nell'ambiente dell'endurance, non è certo passato alla storia per le sue creazioni nella massima formula, ma le sue vetture hanno comunque attratto di tanto in tanto i produttori di modelli 1:43; forse qualcuno ricorderà ancora la F.2 realizzata da AMR nella gamma X-Tenariv tra la fine degli anni settanta e l'inizio degli anni ottanta. L'interesse della Kauhsen di CP-Model (numero di catalogo CP110) risiede anche nel fatto che questa versione riproduce la vettura con la quale il nostro Brancatelli tentò la fortuna al GP del Belgio a Zolder nel 1979, mancando la qualificazione, esattamente com'era accaduto poco tempo prima al GP di Spagna a Jarama. Furono le uniche due uscite di Brancatelli con la Kauhsen; il pilota italiano, che poi avrebbe costruito una solida carriera nelle gare turismo e Gruppo C, si rivide a Monaco, stavolta al volante di una Merzario, con la quale non riuscì a superare le prequalifiche.

Un modello pulito, simpatico e con un
ottimo rapporto qualità-prezzo.

Il modello CP è in resina con parti in metallo bianco, e dà l'impressione di un'ottima solidità, cosa abbastanza rara quando ci si trova di fronte a una riproduzione di una vettura di formula. Molto buona la verniciatura e accurata la posa delle decals della livrea Schors. Secondo me questi modelli acquistano un senso ancora maggiore esponendone in una vetrina un gruppo di dieci o quindici; è allora che essi sprigionano un fascino particolare, facendo apprezzare l'evoluzione e la varietà delle linee della Formula 1 di quel periodo così vivace. I modelli sono disponibili sia come factory built (prezzo al pubblico circa 78 euro), sia come kit, a 45 euro. Si tratta di un rapporto qualità-prezzo molto invitante, e il kit consente tra l'altro elaborazioni più o meno spinte, tollerando benissimo trasformazioni anche molto radicali.
Applicate con cura le decals dello sponsor Schors.

La confezione è semplice e classica per questo tipo di modelli.

La rifinitura ha fatto notevoli progressi, e i CP-Model delle ultime generazioni non hanno
nulla da invidiare a modelli più costosi.

Davvero apprezzabile la qualità degli pneumatici scelti, e trattati col giusto grado di "usura".

Dettagli giusti al posto giusto e un senso generale di equilibrio.


13 ottobre 2015

Rassegna stampa: Tamiya Model Magazine 240 (ottobre 2015)


Ho recensito altre volte l'edizione inglese del TMA, che sebbene non parli soltanto di automodelli (anzi...), resta una referenza per la ricchezza e la varietà di tecniche illustrate, molto istruttive anche per chi si occupa di vetture. Ed è una bella elaborazione su base McLaren MP4-12C di Fujimi in scala 1:24 che rappresenta la parte dedicata alle automobili in questo numero di ottobre. Servendosi di decals Tabu Design e di un paio di transkit di Hobby Design e Studio 27, Olivier Crumbach realizza la versione Red Bull pilotata da Sébastien Loeb nel campionato FIA-GT 2013. Lascio a voi il piacere di scoprire tutti gli altri contenuti della rivista, ma vorrei segnalare l'editoriale di Marcus Nicholls, dedicato alla scomparsa di un grande maestro del modellismo, Shep Paine (nato nel 1946), una personalità forse non molto nota agli appassionati di automodellismo ma un vero mito nell'ambito del militare e dei diorami in generale. Shep Paine ha legato la propria notorietà a una lunga collaborazione con Monogram, arrivando a delle realizzazioni che in questo caso sfiorano forse il concetto artistico, più che modellistico in senso stretto. Vale la pena citare ciò che Paine dichiarò in un'intervista al Chicago Sunday Times qualche tempo fa: "Chi realizza diorami, deve pensare di avere a che fare con una vera opera d'arte. Non voglio usare la A maiuscola, ma si sta creando in ogni caso un quadro in 3-D e la soddisfazione che se ne ricava è più o meno la stessa. Per certi versi, i diorami sono così stimolanti perché riescono a combinare così tanti elementi in forme differenti: praticamente si tratta di raccontare una storia senza usare le parole. E' come il cinema muto, tranne il fatto che non c'è niente che si muove". Per approfondire il lavoro di Ship Paine, consiglio una visita al sito ufficiale www.sheperdpaine.com , ne vale davvero la pena.


Rassegna stampa: Passion43ème 49 (settembre-ottobre 2015)


Passion43ème è una rivista attualmente edita da Skating e si è imposta all'attenzione dei collezionisti per la precisione con la quale segue eventi sul territorio francese ma non solo. Ormai strettamente correlata col marchio Minialuxe, Passion43ème si focalizza per lo più sugli obsoleti, ma anche sulle novità, con approfondimenti dettegliati su aspetti meno conosciuti della produzione d'epoca. Il numero di settembre-ottobre (la rivista è bimestrale) conferma questa tendenza positiva con diversi contenuti di sicuro interesse, quali un'intervista con Jean-Marie Gianni e Michel Nikolay, due fra i più conosciuti specialisti di vendita di obsoleti a Parigi, che propongono alcune considerazioni sulle quali sarebbe utile rifletter - ritorneremo probabilmente a breve sull'argomento.



Rassegna stampa: Auto Modélisme 215


E' uscito da un po' di giorni anche il 216, ma intanto cerchiamo di metterci in pari col numero 215 di settembre, che presenta diversi spunti interessanti, fra i quali la terza e ultima parte della storia della Lola in scala 1:43, a cura di Jean-Marc Teissedre. Da non perdere anche l'autocostruzione di una magnifica March 761 F.1 in scala 1:12 a cura di Erland Elkaim e Jacques Agnan, che avevano già pubblicato i loro lavori in passato su Auto Modélisme. Simpatica è anche la rassegna sulle Opel in 1:43 dal 1970 al 2015. Per una volta commentiamo anche l'angolo delle slot, perché la rivista di Michel Hommell ha inaugurato una serie di articoli dedicati ai modelli storici, collocati quindi nel loro contesto, aggiungendo però sempre una prova in pista. Interessante e istruttivo. Stavolta è toccato alla Mini della Scalextric in scala 1:32.