30 giugno 2018

Le Mans Miniatures e la Mirage Renault GR8 di Le Mans 1977


Le Mans Miniatures continua la produzione di modelli slot in 1:32 particolarmente dettagliati. Sono molti i collezionisti che acquistano questo tipo di prodotti per semplice esposizione. Dopo la Porsche 917 Kremer del 1981, è la volta della Mirage Renault GR8 di Le Mans 1977, disponibile nelle due versioni di Leclère/Posey e Jarier/Schuppan. Le differenze fra una versione e l'altra, come gli specchietti retrovisori e alcuni particolari delle livree sono state rispettate. L'uscita delle due Mirage del 1977 è stata per Le Mans Miniatures anche l'occasione per rimettere in produzione la vettura vincente a Le Mans nel 1975 con Ickx e Bell. 


29 giugno 2018

Focus su: Renault Dauphine 1093 (1962) di Milezim

La gamma Milezim è la più recente innovazione nella vasta offerta che fa capo a Spark. L'idea nasce dall'esigenza di tagliare al massimo i costi, e lo si è fatto in due modi: razionalizzando i metodi di produzione e tagliando un passaggio nella filiera della distribuzione. Per quanto riguarda il primo punto, i metodi di produzione, si è scelta la strada del 3D anche per lo stampaggio dei singoli pezzi e non solo per la fase di prototipazione; quanto alla filiera, i modelli Milezim vengono venduti direttamente dalla rete commerciale di Spark, vale a dire la BAM, senza passare né da importatori né da distributori. Il prezzo di vendita è così sceso a 39 euro, per modelli in resina di ottima qualità, che poco hanno da invidiare alle riproduzioni della serie "maggiore". La scelta cadrà su soggetti - per ora - non da competizione, che non presentino quindi livree particolarmente complesse. Anche se contraddistinta dal numero di catalogo Z0001, la Renault Dauphine 1093 di questo thread non è stato il primissimo modello a uscire, visto che è stato preceduto da un paio di Peugeot che avevamo a suo tempo presentato in anteprima in questo blog.


Gli appassionati di storia conoscono bene le vicende della 1093, una vettura che ha fatto da spartiacque fra la generazione delle 4CV sportive e tutta la saga R8-R12 Gordini. Il modello è di fattura semplice ma accurata, le forme sono corrette e tutto è stato realizzato con una buona attenzione ai particolari. Scritte, fregi e contorni vetro cromati aggiungono un tocco di realismo; in fotoincisione sono i tergicristalli e le targhe.


Molto validi i cerchi, il finissimo volante e la selleria, con i corretti motivi simil-scozzesi. Avendo visionato alcuni esemplari, possiamo dire che il controllo qualità su questi Milezim non è ancora al livello attuale degli Spark: alcuni esemplari mostravano imprecisioni nell'applicazione dei fregi cromati laterali, altri avevano già perso i tergicristalli, incollati con troppa "leggerezza".


A parte questo, la serie Milezim è in grado di porsi in una fascia di prezzo assolutamente concorrenziale, con una qualità nettamente superiore rispetto a modelli che costano appena 8-10 euro in meno. Vedremo se i successo arriderà a questa idea, che dimostra come Spark si stia guardando intorno alla ricerca di nuove strade e nuove soluzioni.



25 giugno 2018

La scomparsa di Passion43ème


Qualcuno ha già notato come la cessazione delle pubblicazioni di Passion43ème, rivista francese della quale ci siamo sempre occupati in sede di rassegna stampa, fosse nell'aria. Nata con le migliori intenzioni, Passion43ème aveva provato a riproporre una formula che in tempi meno recenti era stata quella di Argus de la Miniature: una combinazione fra attualità e storia che per un certo periodo - il primo - aveva funzionato, se non altro a livello di qualità dei contenuti. Poi era subentrato, a dar man forte economicamente, il gruppo di Minialuxe, e da quel momento la qualità del prodotto era andata progressivamente diminuendo. Passion43ème era diventata una rivista sempre più banale, con dei contenuti dettati più da scelte commerciali che non da una volontà giornalistica di proporre qualcosa di valido e originale. Uno dei pochi a tenere botta era stato Patrick Dufour ma era ormai evidente che Passion43ème aveva il tempo contato, limitato alla continuazione dell'appoggio da parte di Minialuxe. Gli errori classici di altre riviste, ha fatto notare Vincent Espinasse dell'Autojaune, sono stati ripetuti tutti, e in questo caso non si tratta di chiusura per mancanza d'interesse del pubblico (quella c'è a prescindere, ma altre riviste continuano a esistere) ma proprio per mancanza di spinta vitale. Così com'era diventata, Passion43ème difficilmente potrà essere rimpianta. Ora si parla di una continuazione sul web, ma le possibilità di ricollocarsi in modo valido su Internet per una testata che aveva fatto della diffusione tradizionale uno dei suoi motivi di orgoglio paiono piuttosto limitate.

23 giugno 2018

Rassegna stampa: Auto Modélisme n.246 (giugno 2018)


"Spécial course": il tema che campeggia in copertina la dice lunga sui contenuti del numero di giugno della rivista edita da Michel Hommell. Soprattutto per l'editoria francese, giugno è un mese speciale per l'evento della 24 Ore di Le Mans, che attrae sempre un enorme pubblico appassionato per fortuna anche della carta stampata. In attesa dell'Hors Série dedicato alla 24 Ore, che uscirà agli inizi di luglio, il numero corrente di Auto Modélisme propone una scelta di articoli incentrati su piloti e gare rally e pista. Troviamo la prima parte di un omaggio a Dan Gurney, scritto da Jean-Marc Teissedre: niente di rivoluzionario o di eccezionale, ma gli articoli di JMT sono sempre interessanti perché il Nostro ci mette puntualmente qualche aneddoto modellistico mutuato dalla sua incredibile, cinquantennale esperienza. Peccato che Teissedre non sia mai uscito con qualche opera più approfondita sul modellismo, ma probabilmente si tratta di una sua scelta precisa. In questo Auto Modélisme, JMT recensisce anche la Ferrari 512M Sunoco-Penske Le Mans 1971 di ACME (1:18) e pure in questo caso si nota - malgrado la "banalità" del soggetto - la mano dell'esperienza e dell'originalità. Immancabile, nell'imminenza di Le Mans, la presenza del presepe-diorama, stavolta ispirato all'edizione 1973. In generale, il livello di Auto Modélisme è tornato più che valido, soprattutto tenendo conto dell'esigenza di uscire ogni mese con qualcosa di potabile.

19 giugno 2018

Gallery: Ferrari 488 Pista WEC 2017 tribute a Le Mans



A Le Mans la Ferrari ha portato una versione "custom taylored" della 488 Pista, che ha debuttato al Salone di Ginevra nello scorso marzo. Questo esemplare intende celebrare la vittoria del cavallino rampante in classe LM-GTE Pro nel World Endurance Championship 2017. La livrea, seppur molto più discreta, ricorda quella delle vetture che gareggiano nel WEC portate in pista dalla AF Corse. All'interno del vano motore vi sono anche gli autografi dei piloti che hanno contribuito al successo della 488 GTE l'anno scorso. Con BBR e Looksmart che hanno preannunciato da tempo l'uscita della 488 Pista in scala 1:43 e 1:18 si tratterà dell'occasione di ammortizzare un master già in programma... 









16 giugno 2018

Jean-Pierre Jaussaud e l'Alpine-Renault A442b di Le Mans 1978

Fanno quarant'anni tondi dalla vittoria della Renault Alpine a Le Mans, con Jean-Pierre Jaussaud e Didier Pironi. L'anniversario è stato ricordato oggi a Le Mans, con l'apparizione di Jaussaud accanto alla vettura che si aggiudicò la gara nel 1978. Jaussaud è ancora molto amato e ricordato da queste parti, ovviamente anche per la sua lunga collaborazione con Jean Rondeau. E' stata l'occasione per fare alcuni scatti ricordando un automobilismo che forse non esiste più.








"La presse" e un paese che legge ancora


Dell'orrido sfascio nel quale versa la nostrana editoria non è quasi il caso di parlare. Tutte le volte che vado in Francia non posso fare a meno di qualche confronto con un paese in cui, invece, la gente legge ancora e c'è posto per riviste e pubblicazioni specializzate. Sarà forse una società più legata al vecchio mezzo della stampa, o forse semplicemente un mercato in cui la gente ha maggior potere di acquisto, fatto sta che non è raro trovare nei supermercati e nelle edicole (chi ha familiarità con questo paese riconoscerà facilmente la caratteristica insegna gialla) pubblicazioni anche raffinate come i quaderni hors-série di Echappement e altre cose simili. Tanto per fare un esempio, lo stesso Echappement è uscito qualche settimana fa con uno speciale dedicato alla storia del campionato francese rally. Pensate un'iniziativa simile in Italia e vi passa ogni voglia di scherzare. L'unica realtà che tenta operazioni di questo genere è ormai Autosprint con prodotti di qualità certo variabile, ma se non altro hanno il coraggio di buttar dentro qualcosa.

Il gruppo Michel Hommell qui è molto forte e può permettersi iniziative di ottimo livello. In ogni caso la sua presenza quest'anno a Le Mans è leggermente ridotta, ma la gente dimostra comunque un'attrazione per la carta stampata che in Italia non c'è e forse non c'è nemmeno mai stata.

Quando la comunicazione è tutto: Spark, Porsche e maialini vari (parte seconda)

Kévin Estre, pilota della Porsche 911 RSR
n.92, firma autografi sulle riproduzioni in scala 1:5
del suo casco. A sinistra, Hugo Ripert, fondatore di Spark. 

Non si può dire che le tecniche di marketing e di comunicazione di Spark non siano prive di capillarità e di efficacia. Oltre alla solita massiccia presenza e altre iniziative promozionali, il marchio leader dei modelli in resina ha organizzato a Le Mans alcune sessioni di autografi con i piloti ufficiali della Porsche. Associata a tutto questo, c'è nel 2018 l'intelligente operazione Pink Pig, che vede ovviamente coinvolta tutta una serie di articoli di merchandising. Kévin Estre ha partecipato ieri a un incontro col pubblico direttamente davanti alla boutique Spark nella piazza del villaggio dietro al paddock. In questo weekend di gara, Estre utilizzerà un casco con gli stessi colori della vettura, già disponibile come modello in scala 1:5 presso i punti vendita di Spark. Quando il tempismo è tutto...

Un tocco di originalità artigianale: JF Créations-Lyzy Art

Del poco di artigianale che è rimasto a Le Mans, i caschi in scala 1:12 di JF Créations-Lyzy Art rappresentano un bel legame col passato. Questa piccola ditta di Savigny Levescault (dipartimento della Vienne, Nuova Aquitania) da più di trent'anni fa dell'originalità e della creatività uno dei suoi punti forti. A Le Mans è sempre presente col proprio stand, in cui i vari caschi occupano la maggior parte dello spazio. Si tratta di riproduzioni molto fedeli, e ormai il catalogo è vastissimo, comprendendo oltretutto varie versioni per ogni pilota, in base all'anno, alla gara o allo sponsor. 


Sul blog abbiamo già parlato di questa produzione, ma forse è interessante riproporre qualche foto recente, con lo stand della 24 Ore di Le Mans 2018. 







15 giugno 2018

Rassegna stampa (in ritardo): AutoModélisme n.245, maggio 2018


Il venerdì di Le Mans è sempre un giorno relativamente tranquillo, anche se passa veloce con le tante conferenze stampa (importante quella di stamani dell'ACO sui regolamenti futuri del WEC) e la parata che si svolge in città nel tardo pomeriggio. La rassegna stampa del blog recupera il numero di maggio 2018 di AutoModélisme. Ovviamente a Le Mans è presente Jean-Marc Teissedre, e sempre ancora più occupato di quando non era in pensione. Il numero di maggio di AutoModélisme è un altro numero di ottimo livello, che non vorresti più posare finché non l'hai finito. Va detto che quando ci si mettono d'impegno, i vari collaboratori del gruppo Michel Hommell riescono a fare cose egregie. Si va da una recensione piuttosto approfondita della Ferrari 250 LM Spyder recentemente proposta da Best a un interessante riassunto dello sviluppo della Citroen GS-GSA attraverso i modelli in 1:18.


C'è poi un bel reportage sui diorami di argomento circense (stavolta finalmente l'hanno smessa con Le Mans 1970) e il test di montaggio dell'Opel Manta 400 di Belkits in 1:24. E non è finita qui. Un numero bello denso, e dal cartaceo è forse impossibile pretendere di più, soprattutto se si esce ogni mese. Chi vuole ancora di più da riviste che debbono arrivare in edicola e accontentare un pubblico tutto sommato generalista non ha capito nulla di come gira oggi l'editoria tradizionale.

Come sempre Le Mans: ma i modelli che fine fanno?


Lo stand di VPC (Voitures pour circuits) è sempre
presente sotto la tribuna Michelin. 

Oggi come oggi, Facebook fagocita la maggior parte dei commenti a caldo, in un flusso quasi indefinito di foto e di notizie. I blog che fine faranno? Aspettando la risposta a questa e ad altre domande, questo spazio continua la sua vita approfittando anche degli spostamenti professionali del suo curatore. A Le Mans è impossibile non parlare anche di modelli, e per alcuni commenti rimando già a quello che era stato scritto negli anni scorsi. La tendenza per il 2018 non è cambiata, anzi: se per Spark la 24 Ore di Le Mans è l'occasione per vendere un bel po' di modelli (compresa l'1:43 che se non altro è molto più maneggevole...), per altre realtà la situazione è parecchio più critica. 
Lo spazio di RS-Automobiles: vi si trova ogni genere di diecast a prezzi
accettabili. 
Uno dei punti vendita Spark, al di là delle tribune. 
Sono rimasti qua e là alcuni negozi ma altri sono spariti, non si sa se per sempre o se per ricomparire per la 24 Ore Classic, prevista agli inizi di luglio. Uno degli assenti è Angers Miniatures, e vedere diversi spazi rimasti chiusi sotto la tribuna Michelin e nel villaggio fa riflettere abbastanza. 

Ancora un'immagine di VPC, incentrato per lo più sulle slot. 

Alcuni modelli 1:32 di Le Mans Miniatures
in vendita da VPC.