03 maggio 2012

Storia dei marchi di modelli speciali parte II (di Paolo Tron)

Da Paolo Tron ricevo oggi una sorpresa, la seconda parte della sua storia dei costruttori di modelli speciali, che si riallaccia al suo pezzo pubblicato qualche tempo fa, che trovate a questo link:
http://grandiepiccoleauto.blogspot.com/2012/03/le-origini-dellautomodellismo-speciale.html
Come ricevo, copio, visto che il pezzo va goduto cotto e mangiato, altrimente perde il suo "spirito".

...eccetera eccetera... e dopo fu la luce...
Per aspera sic itur ad astra...
Per raccontare il "secondo periodo" (diciamo 1976/1987? mah si!) ... devo forzatamente
ripartire da questo: ... dalla luce ... e dagli astri ... citati in modo molto ironico...
Partendo sempre da un punto di vista auto-referenziale, del quale mi scuso ma dal
quale non posso prescindere... (e so che mi perdonerete questo aspetto)...
In realtà, come in qualsiasi attività che si rispetti i primi tempi, se non i primi anni, furono
bui e difficili.
Noi ri-investivamo sistematicamente tutto, salvo i soldi per sopravvivere:
fuegassa e salopette di jeans...
Non c'è mai stato un momento nel quale non credevamo in quello che stavamo facendo.
Anche se, in un certo periodo, ci voleva un gran coraggio per "buttarsi" come abbiamo
fatto.
In questo ci ha molto aiutato quella fantastica persona che era mio padre -- pur non
capendo assolutamente nulla dell'attività che stavamo intraprendendo, non ha
mai avuto il minimo dubbio e questo non poteva non darci la spinta necessaria.
Non ho ancora incontrato un uomo come lui.
Dopo la realizzazione dei primi "TSSK" alcoolici (ciclostilati) e dopo la presentazione del
"TSSK" #1 e quelli immediatamente successivi, abbiamo capito che prima di cercare
l'espansione dovevamo cercare di informarci e di trovare delle giuste collaborazioni.
E la cosa è avvenuta giustamente in quest'ordine: viaggi/informazioni = contatti/collaborazioni.
E così accadde che andando in giro per l'Europa abbiamo conosciuto un sacco di persone e,
udite! udite!, un sacco di persone hanno conosciuto noi.
Nel vedere quel vecchio numero di Minis mi sono ricordato che, per un breve periodo, siamo
stati i distributori dei prodotti di Carlo Brianza in Francia (me ne ero scordato) -- così come
dalla Francia abbiamo iniziato la collaborazione/distribuzione degli AMR con Andrè Marie Ruf,
dei transkits HOBBY 2000 dal Belgio, dei TOP 43 Solido e con, molto dopo, anche con
Le Phoenix/AMR di B.Bigaudet.
Insomma, cercavano di cogliere le occasioni che ci si presentavano.
Non ultima fu quella di iniziare una sinergia con il franco-portoghere Bernard Peres
(poi ideatore dei Vitesse prima in Portogallo e poi in Cina) con una ricca serie di transkits 1/43
prodotti in esclusiva.
I transkits erano una idea nuova con accessori e decals da utilizzare su un automodello
base "di serie".
In quel di Loano sono quasi subito partite le collaborazioni con la ME.RI. Kits di Silvano Menato
e Claudio Riva (miei amici); successivamente con quel "gran genio" di Luca Tameo.
Ho già raccontato del mio incontro con Luca -- aveva praticamente ancora il pannolino e
da subito ha mostrato l'ora famigerato X-factor.
Devo dire che in quegli anni molti automodellisti mi colpirono particolarmente e, fra i tanti,
proprio Luca Tameo, Jean Pierre Viranet e, anche, Alberto Balestrini.
Allora, le mie grandi passioni erano la F.1 e i Rallies -- e vedere i primi "lavori" dei tre ragazzi
quì citati fu una grande emozione.
A modo loro e in modo diverso uno dall'altro, erano degli innovatori e, guarda caso, tutti i
tre hanno fatto una "discreta carriera".
Successivamente gli incontri si susseguirono con altri personaggi mica male che andavano
ad arricchire la squadra dell'Equipe Tron ... e per squadra intendo "collaboratori" e non certo
dipendenti...
Fra i tanti Franco Morelato... ex-alcoolista che noi abbiamo fattivamente aiutato a uscire da
quel vortice, per poi tornarci pesantemente procurandoci guai indimenticabili... Franco
meriterebbe, lui solo, un piccolo romanzo, perchè la sua vicenda racchiude tutti gli ingredienti
giusti... creativi e drammatici ...
Noi abbiamo aiutato Morelato e lui ha aiutato noi perchè ci ha permesso di aprire ulteriormente
i nostri orizzonti -- fu lui a spingerci a fare il primo Motor Show a Bologna nel 1976, organizzato
allora da Mario Zodiaco -- partecipammo anche nel 1977/78 e 1979 -- fummo i primi a realizzare
una griglia di partenza di F.1 del GP d'Italia in soli tre mesi ... fu un impresa titanica ... ricordo
ancora con una certa ansia quella idea realizzativa e la fatica che feci nell'auto-costruire la
Hesketh 308 "Heyco" di Harald Ertl e altre F.1 per quella griglia di 26 monoposto.
Oltre a tutti questi non posso non citare l'incontro con Umberto Codolo che ci permise, con
il suo dinamismo e la sua serietà (a vederlo non sembra ma è un grande professionista)
di arricchire la nostra gamma di accessori e pneumatici in modo quantitativo e qualitativo.
Non cito i tanti, tantissimi artigiani che contattavamo e che ci contattavano in Italia e fuori
per pubblicare le loro produzioni sul nostro catalogo.
Fra i tantissimi mi piace citare: Giorgio D'Antonio, Umberto Cattani, Marcello Giorgetti, Rino
Robustelli (un fenomeno vero), Valerio Barnini e, come non citarlo, l'immenso Vincenzo Bosica.
E ne dimentico chissà quanti... e chiedo scusa ...
Questo limitatamente al suolo patrio mentre all'estero gli incontri furono, forse, ancora più
stimolanti.
Anche perchè l'approccio, le strategie, la visione erano del tutto diverse... soprattutto la
Francia fu la vera locomotiva di quel periodo ... come spesso accade, gli Inglesi avevano
buttato il sasso nello stagno ... ma chi ha sviluppato in maniera innovativa il settore furono
i Francesi e, per certi versi, anche noi ItaGliani...
Inutile forse ricordare i tanti personaggi straordinari che resero unico il panorama dell'1/43 in
Francia con Andrè, la cricca di Marsiglia (quello che fece M.R.F. fu incredibile), Jean Liatti,
Francis Bensignor, J.P. Viranet, Jean-Yves Puillet, Gerard Dahinden, Jean Marc Teissedre, gli Alsaziani
(David ne ha appena parlato), Esparcieux, Jean Paul Schwarz, Ilario, la cricca di Annecy... etc etc ..
E come non citare Michel ElKoubi ! Personaggio veramente interessante che iniziò la sua
avventura con Andrè Marie Ruf, litigandoci dopo qualche nano-secondo e iniziando una
produzione comunque interessante con i suoi M.R.E. che datano 1976/1977...
Non vorrei citare Jacques Simonet (Manou Auto Sport) ma lo cito per un motivo semplicissimo:
! che occasione perduta, amico !
Fu il primo a realizzare "modelli speciali" già alla fine degli Anni Sessanta (resinacce scomode)
non sapendo, per varie ragioni, concretizzare questa opportunità -- ebbi modo di conoscerlo
personalmente e ne ebbi una impressione non del tutto lusinghiera... probabilmente scrive
ancora oggi le sue lettere con una bic ... per usare un eufemismo: non una persona che
ha saputo adeguarsi ai tempi...
Ho parlato di tanti personaggi e non degli automodelli.
Mi pare scontato sottolineare il fatto che l'ingresso di molti artigiani nel settore 1/43 costituì
un grande progresso per la "specialità".
Molti copiavano, certo ... ma molti portarono nuove idee ... con gli altri che poi seguivano
(se volevano) ... per arrivare alla fine degli anni Ottanta con alcuni automodelli di una qualità
davvero straordinaria ...
Il decennio successivo, 1990/2000, l'ultimo di ... successo per gli "speciali"... ci portò a una ulteriore
evoluzione con l'apertura di atelier specializzati (A.C.B.), con la consacrazione di automodellisti di
altissimo livello con, in ordine di apparizione: Brauer, Barnett, Goepfert (OMF) e altri ... che sfruttarono
quei momenti per imporsi nelle vendite con automodellli (quando si e quando no) di grande livello
qualitativo.
Non voglio ovviamente citare quelli che definisco: "i farlocchi" (le sole)... cioè quelli che non sapevano
fare ma sapevano intortare...
Non ci saranno altre puntate della "storia" perchè non credo vi siano altre cose da dire.
Nel nuovo Millennio, il web e i kiosks hanno totalmente rivoluzionato il settore; nel bene
e nel male e del futuro sapete quello che penso...
Che la Vita vi Sorrida ora e Sempre.
Paolo

20 commenti:

  1. Grazie Paolo ma... credo che ogni passaggio meriterebbe un approfondimento.
    Spero che ci siano altre puntate...

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  2. Lo spero anch'io ma le cartucce vanno sapute sparare bene. Al tempo...

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  3. Bologna 1976, il mio primo incontro con gli "speciali" fratelli Tron e con gli "speciali"
    in 1/43.Erano i tempi dove anche i sogni potevano diventare realtà, bastava crederci.

    PS:Avendo avuto come cittadini Riva Menato Tameo e i fratelloni Tron, perchè Loano non dedica una piazza, una via o un caruggio a chi ha contribuito a renderla famosa nel mondo?
    Vediamo se questo sogno può diventare realtà.

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  4. ... Ago... sei unico ! ... a Loano non sanno assolutamente chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo ... "renderla famosa nel mondo?" ... ti giuro che sono caduto dalla mia poltroncina ergocomica ... comunque grazie della stima esagerata ...

    ps ci siamo incontrati a Bologna nel 1976? Capperi ! ... dobbiamo parlarne ...
    pps le cartucce le ho finite... non credo valga la pena aggiungere qualcosa... si andrebbe forse solo nel pettegolezzo che non è la mia specialità...comunque è ovvio che se David mi proporrà un particolare argomento, non mi tiro indietro... David lo sa che sono a disposizione ... anche perchè tutto ciò è come una lacrima nella pioggia ...

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  5. Basta solo farlo notare ...........proviamoci.
    PS:Io nel mio piccolo qualche sogno sono riuscito a realizzarlo e così tanti miei amici.
    Uno di questi (il più sfigato) che a maggio girava ancora con il cappotto,è stato il
    primo italiano ad andare nello spazio, quindi tutto può essere.

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  6. U carugiu d'a machinetta, tra Vico Rumenta e la creuza d'o abbelinou... Vero, Paolo, l'unica volta che secoli fa venni a Loano nessuno sapeva dell'esistenza di un Sacro Tempio del Modellismo... però una lapidina potremmo pensarla, va'. In fotoincisione, 3 X 2 cm.

    Grazie comunque per i ricordi (condivisi) e complimenti a David per il procedere di questo blog, sempre più articolato e ricco.

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  7. @ Ago 1 = stai parlando di Franco Malerba? ... forse non sai che una delle mie altre grandi passioni è la conquista dello spazio... c'era un tempo che ricordavo a memoria (chissà poi perchè?) tutti gli astronauti dalla Apollo 7 alla 17 ... mente bacata... Malerba sfigato? ... ciumbia...
    @ Ago 2 = tu parli di sogni... ho vissuto tutta la mia vita inseguendoli... il primo (realizzato) mia moglie ... il secondo (realizzato) il lavoro ... il terzo (realizzato) due figli magnifici ...cosa potrei chiedere di più? (chi mi dice "un Lucano" gli dò una testata ...)
    @ Casper = sei il solito paraculo linguistico ... U carugiu d'a machinetta? ... ma vai a sbiancare le zebre, pistolone... e poi lapidina vallo a dire assorata...

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    1. Sbiancare le zebre? ci pensa già il loro portiere...
      Oh, se parli di Chiapperino prima consultati con un buon legale, che ti conosco e ricordo anch'io certe esternazioni al riguardo!
      (Certo che un monumento in piazza, con i fratelli Tron che sorreggono Menato con Riva e Tameo che brandiscono fresine e stampi, con una fotoincisione tra i denti...
      Lunga vita alle macchinine!

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  8. Grazie Casper, ci si mette passione, poi si spera che i lettori apprezzino.
    Per Paolo, una trattazione più specifica di uno qualsiasi dei nomi citati sarebbe comunque di estremo interesse.

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    1. ... c'è un bel personaggino di cui sarebbe interessante parlare: Pasquale Chiapperino (decals Cartograf) ... anche perchè determinati reati sono caduti in prescrizione... però ci devo pensare ... ho ancora una ferita aperta... e persi molto sangue ... time will tell...

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    2. Chiapperino non sarebbe male come argomento, magari mettendoci come illustrazioni alcuni dei più bei fogli di decals realizzati per Ruf (col quale se non sbaglio non ebbe sempre un rapporto sereno, soprattutto alla fine).

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    3. ...mmmm... con la nuova quasi esasperante moda dell'acronym slang del web potrei dirti: lmfao !! ... e credo quasi tutti sanno ormai il significato ... perchè dico ciò David? Perchè non mi è mai capitato di conoscere qualcuno che avesse minimamente un rapporto sereno con il Sig. Chiapperino ... ecco perchè è probabilmente meglio che non ne parli ... potrei beccarmi una querela e non è davvero il caso ... se hai qualche dubbio sulle mie intenzioni, sappi che l'apparenza inganna ... il "nostro" ha l'aspetto del mortadella ma è tutt'altro ...

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  9. si Paolo, parlo di Franco Malerba. Grande personaggio , uomo dolce e sensibile.
    Però da bimbo, non dava proprio a intendere quello che sarebbe diventato.
    Ora si sta costruendo casa a 50 metri dalla mia, quindi se ti farà piacere scambiare due parole con lui, appena ne prende possesso ti chiamo.
    In ogni modo "via artigiani dell'automodello" non sarebbe male e quando mi metto una
    pulce nell'orecchio..........

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    1. ... beh sarebbe un vero piacere... se dovessi passare da Genova (non è escluso in un prossimo futuro) ti faccio un fischio... l'esperienza di essere fuori dell'atmosfera deve essere strepitosa ... avessi le palanche necessarie mi sarei messo in coda a Baikonur...
      Tornando a Löa ... perdonami Ago ma ... capisco la pulce ... ma è davvero impensabile quello che pensi ... credimi! non non siamo alcuno (due negazioni affermano) ... per davvero! ... anche se ho appena visto che il sindaco di Loano si chiama Pignocca ... e, se non sbaglio, una voglia i suoi avevano una vineria ...

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  10. intanto grazie, aspettavo con ansia la seconda puntata che non è stata da meno della prima. Chissa' quella griglia di 26 monoposto che fine ha fatto... e chissa' se oggi le collaborazioni di cui parli sarebbero possibili.
    Come han giustamente detto in molti hai tracciato la linea guida, ogni aprofondimento in materia sui nomi e i personaggi è manna dal cielo.

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  11. Non credo che dieci anni (1976/1987) di modellismo e che modellismo, possano concludersi cosi brevemente.
    Spero che Paolo Tron ci omaggi ancora delle sue narrazioni.
    Mi piace l'idea di approfondire argomenti su alcuni personaggi e perchè no, anche meteore che hanno accompagnato il fantastico mondo del modellismo 1:43
    Mi piacerebbe conoscere meglio la storia di Franco Morellato.

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  12. Lasciamo perdere Franco Morelato...che è molto meglio... credo avrebbe invece un certo interesse raccontare la situazione dei produttori di "decals" di quel primissimo periodo in Europa... allacciando il tutto al crescere esponenziale degli "speciali"... si, credo che abbia senso... appena ho un attimo di tempo butto giù qualcosa... magari a fine mese...
    ps scusatemi per gli errori dei miei raccontini ... li preparo di getto e quasi mai li rileggo...

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  13. Hai ragione, va benissimo parlare di tutto ciò che è stato il modellismo con approfondimenti particolari quali i produttori di decals o accessori e io insisto sulle meteore cioè su quei produttori che sono vissuti solo una stagione. Ma la curiosità sui personoggi "maledetti" viene spesso suscitata/alimentata dai commenti che si fanno e si leggono su di essi.

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    1. Anche a me piacerebbe sapere qualcosa di più di questa storia; conosco Franco da tanti anni ma di questa vicenda non ha mai fatto parola.

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  14. EQUIPE TRON UN NOME UNA GARANZIA.TRA POCO RICOMINCIO A COMPRARE MODELLI E ACCESSORI.TORNO ALLA VITA MODELLISTICA DOPO ANNI.NON DELUDETEMI.A PRESTISSIMO

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