26 maggio 2012

Marginalia sulla Ferrari 250 GTO 64 4399GT

Spesso accade che gli errori storici (grandi e piccoli) sui modelli si tramandino di generazione in generazione perché semplicemente nessuno ha approfondito abbastanza per dimostrare che una certa fonte, giudicata attendibile, è sempre stata presa per buona anche se in realtà fornisce indicazioni sbagliate. Facciamo un esempio emblematico, il colore delle lucine sul tetto della Ferrari 250 GTO 64 4399GT di Le Mans 1964, la vettura della Maranello Concessionaires, per intenderci. Quasi tutti i montatori da Magnette sui primissimi esemplari con basetta in legno derivati dal kit X-Nostalgia, ai più recenti "guru" tanto strombazzati da alcuni venditori d'oltreoceano, hanno riprodotto entrambe le lucine di rosso. E se i montatori di inizi anni ottanta possono essere scusati, quelli moderni hanno molte meno giustificazioni.
Tutto nasce, credo, dalla didascalia sbagliata di pagina 292 del primo libro di riferimento sulle Ferrari 250 GT, l'edizione del Pourret edita da EPA:

Qui si legge: "Le Mans 1964, arrivée pour la GTO 4399GT chassis 63 recarrossé".
Se non ché, qui non siamo a Le Mans, ma a... Reims! Lo dimostrano chiaramente (oltre all'ambientazione) la dimensione e il font dei numeri di gara, diversi da quelli di Le Mans.


E per ulteriore conferma, la "sbrecciatura" sulla presa d'aria anteriore si formò proprio a Reims, come dimostra in modo inequivocabile questa immagine tratta dal libro di Bluemel e Pourret, uscito alla fine degli anni novanta.

Trent'anni fa, anche se un montatore avesse riconosciuto che la foto era ambientata a Reims e non a Le Mans, in mancanza di foto della 24 ore avrebbe potuto tranquillamente dedurre che le due lucine sul tetto non cambiassero di gara in gara. E invece a Le Mans la GTO 4399GT aveva una luce verde e una rossa, non due rosse, come invece quasi tutti i montatori (fra cui Barnett e l'osannato Moura in un recentissimo montaggio visibile su Miniwerks) continuano a pensare, magari guardando quell'immagine del libro del Pourret, ma ignorando la documentazione a colori che nel frattempo è uscita fuori sulla macchina a Le Mans.

Un piccolo esempio di un particolare magari insignificante, che dimostra però come la genesi dell'errore sia spesso da ricercare in fattori lontani.

2 commenti:

  1. Davvero molto, molto interessante.
    Prendo nota, ho gia' il kit di Ruf e prima o poi andra' nelle mani di Antelmi.

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  2. Concordo sulla luce verde e rossa. Errore che si ripete anche in vari modelli del 365gtb4 numero 37 LM 72 , sempre della maranello conc. Anche in questo caso le luci sul tetto sono nel colore verde e rosso.

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