BBR realizza in scala 1:43 una delle pietre miliari
nella storia della Maserati, la Quattroporte I in versione 4000. Si
tratta di un'idea valida, che permette di mettere in collezione la
capostipite delle Quattroporte. La versione prescelta è una 2^ serie
della I generazione (1965), che si distingue per i doppi fari al posto
dell'unico proiettore rettangolare della 1^ serie e per altre piccole
migliorie all'estetica e soprattutto all'abitacolo.
BBR propone quattro combinazioni di
allestimenti in serie limitata e numerata, così ripartite:
160A rosso con interni cuoio (108
pezzi)
160B blu scuro metallizzato con interni
crema (54 pezzi)
160C verde scuro metallizzato con
interni crema (54 pezzi)
160D argento con interni azzurri (54 pezzi)
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Azzeccata la linea... |
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...ottime le proporzioni generali... |
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...ma il gruppo delle cornici laterali piatto e non bombato toglie un po' di realismo all'insieme. |
Ho avuto modo di visionare tutte le
varianti in questione, e per le foto di questo post ho scelto la più
classica, in rosso. I modelli sono montati con cura, anche se
in alcuni esemplari si notano ruote non perfettamente allineate,
tracce di colla sui vetri e qualche altra piccola magagna,
cose che su modelli di questa fascia di prezzo non sono sempre facilissime
da accettare.
L'aspetto generale del modello è molto
convincente: la linea della carrozzeria è netta e le verniciature
sono di altissimo livello; i metallizzati hanno uno strato di
trasparente non eccessivamente spesso e soprattutto liscio e senza la
minima sbavatura. E' su alcuni dettagli che la Quattroporte di BBR
convince meno: la cosa che maggiormente salta all'occhio è la
piattezza delle cornici dei vetri laterali, che nella realtà erano
un po' bombate.
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Molto curato l'interno, anche se alcuni particolari lasciano un po' perplessi. Brutte le maniglie in fotoincisione, troppo piatte. La fotoincisione non è la soluzione di tutti i problemi! |
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Sulla riproduzione di questo articolo uscito su un Ruoteclassiche del 1994 si possono apprezzare le maggiori differenze fra la Quattroporte I 1^Serie e la 2^Serie. |
Questo conferisce al modello una linea un po' troppo
angolosa, e d'altronde con le fotoincisioni sarebbe stato quasi
impossibile ottenere l'effetto dell'auto vera, a meno di non
rivoluzionare la concezione del modello. Forse un tantino strette le
gomme; il cerchio stampato delle ruote è molto bello, ma le calotte
delle borchie non sembrano del tutto fedeli all'originale, così come
i gruppi ottici anteriori inferiori dovrebbero essere realizzati in
due pezzi, con la freccia separata, mentre sul modello siamo in
presenza di un blocco unico.
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Troppo grandi le scritte di identificazione posteriori. |
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Non molto convincenti i gruppi ottici inferiori, che avrebbero richiesto una maggiore definizione e precisione. |
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Ottimi i montaggi dei vetri, con le cornici applicate in modo preciso anche se su alcuni esemplari ho notato qualche traccia di colla di troppo. |
L'abitacolo è sontuoso come quello
vero, ma su questo esemplare in rosso mancano i listelli in legno nella parte superiore dei
rivestimenti delle portiere, mentre sugli altri colori da me visionati i listelli sono ben presenti: svista di BBR su un certo numero di modelli? In ogni caso a me risulta che la 2^ serie li avesse sempre,
ma del resto bisogna considerare che potrebbero esserci notevoli
differenze fra un esemplare e l'altro, soprattutto a livello di
interni (sul BBR, ad esempio, il pomello del cambio simula un acciaio
satinato, mentre era molto più comune il legno).
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Su questo esemplare verde scuro metallizzato i listelli laterali dei rivestimenti delle portiere sono presenti, mentre mancano sul modello rosso. Mistero. |
Sul cruscotto, che
ha la foggia corretta della 2^ serie, i due bocchettoni centrali per
l'aerazione dovrebbero essere neri, non argento.
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Da questa immagine si nota bene la griglia completamente nera, mentre in realtà dovrebbe essere argento. |
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Bella la stampata del cerchio, mentre la borchia dovrebbe essere leggermente più bombata e liscia. |
La corona del
volante non riesce a nascondere la sua “plasticosità”, mentre un
capolavoro, come su tutti i BBR più recenti, è il quadro
strumentazione, con i quadranti provvisti del loro bordino cromato:
la decal a simulare il legno sullo sfondo, le tacche degli strumenti
perfettamente stampate in decal e il contorno argento sono una vera
gioia per gli occhi. Chiudiamo con qualche altra nota sugli esterni:
forse un po' generose le dimensioni delle due scritte posteriori
“Maserati 4000” e “Quattro Porte” e abbastanza bruttine le
maniglie, realizzate in fotoincisione e quindi troppo piatte.
La griglia dietro alla calandra dovrebbe essere argento, non nera.
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La scatola specifica Maserati. La Quattroporte appartiene alla produzione italiana di BBR. |
In sintesi si tratta di un modello
affascinante e in perfetto stile BBR, ma i puristi potrebbero parlare
di occasione in parte sprecata.
... chi non salta BBR è è ... chi non salta BBR è è ... chi non salta... etc etc etciuuuu...
RispondiEliminaBisogna ammettere che a volte sei leggermente "cumano"...
RispondiElimina... son mica di Padova? e neanche Moldavo... qualcosa non si è capito? Semplice! Non sono un tifoso della BBR...da troppo tempo hanno perso ogni sorta di "anima" al di là dei galletti sbagliati ... un tempo dicevo: "che peccato!", oggi dico "pfui" ...
RispondiEliminaIndubbiamente vedendo modelli come questo si ha la netta impressione che tirino un po' a far ciccia.
RispondiEliminaForse BBR ignora che una Quattroporte correva in salita sul finire degli anni sessanta.
RispondiEliminaDove, potrebbe essere il quiz del giorno, ma questo lo sposto dove sapete...