11 maggio 2012

Maserati Quattroporte I (2^serie) di BBR

BBR realizza in scala 1:43 una delle pietre miliari nella storia della Maserati, la Quattroporte I in versione 4000. Si tratta di un'idea valida, che permette di mettere in collezione la capostipite delle Quattroporte. La versione prescelta è una 2^ serie della I generazione (1965), che si distingue per i doppi fari al posto dell'unico proiettore rettangolare della 1^ serie e per altre piccole migliorie all'estetica e soprattutto all'abitacolo.
BBR propone quattro combinazioni di allestimenti in serie limitata e numerata, così ripartite:
160A rosso con interni cuoio (108 pezzi)
160B blu scuro metallizzato con interni crema (54 pezzi)
160C verde scuro metallizzato con interni crema (54 pezzi)
160D argento con interni azzurri (54 pezzi)
Azzeccata la linea...

...ottime le proporzioni generali...

...ma il gruppo delle cornici laterali piatto e non bombato toglie un po' di realismo all'insieme.

Ho avuto modo di visionare tutte le varianti in questione, e per le foto di questo post ho scelto la più classica, in rosso. I modelli sono montati con cura, anche se in alcuni esemplari si notano ruote non perfettamente allineate, tracce di colla sui vetri e qualche altra piccola magagna, cose che su modelli di questa fascia di prezzo non sono sempre facilissime da accettare.
L'aspetto generale del modello è molto convincente: la linea della carrozzeria è netta e le verniciature sono di altissimo livello; i metallizzati hanno uno strato di trasparente non eccessivamente spesso e soprattutto liscio e senza la minima sbavatura. E' su alcuni dettagli che la Quattroporte di BBR convince meno: la cosa che maggiormente salta all'occhio è la piattezza delle cornici dei vetri laterali, che nella realtà erano un po' bombate.
Molto curato l'interno, anche se alcuni particolari lasciano un po' perplessi. Brutte le maniglie in fotoincisione, troppo piatte. La fotoincisione non è la soluzione di tutti i problemi!


Sulla riproduzione di questo articolo uscito su un Ruoteclassiche del 1994 si possono apprezzare le maggiori differenze fra la Quattroporte I 1^Serie e la 2^Serie.

Questo conferisce al modello una linea un po' troppo angolosa, e d'altronde con le fotoincisioni sarebbe stato quasi impossibile ottenere l'effetto dell'auto vera, a meno di non rivoluzionare la concezione del modello. Forse un tantino strette le gomme; il cerchio stampato delle ruote è molto bello, ma le calotte delle borchie non sembrano del tutto fedeli all'originale, così come i gruppi ottici anteriori inferiori dovrebbero essere realizzati in due pezzi, con la freccia separata, mentre sul modello siamo in presenza di un blocco unico.

Troppo grandi le scritte di identificazione posteriori.

Non molto convincenti i gruppi ottici inferiori, che avrebbero richiesto una maggiore definizione e precisione.

Ottimi i montaggi dei vetri, con le cornici applicate in modo preciso anche se su alcuni esemplari ho notato qualche traccia di colla di troppo.

L'abitacolo è sontuoso come quello vero, ma su questo esemplare in rosso mancano i listelli in legno nella parte superiore dei rivestimenti delle portiere, mentre sugli altri colori da me visionati i listelli sono ben presenti: svista di BBR su un certo numero di modelli? In ogni caso a me risulta che la 2^ serie li avesse sempre, ma del resto bisogna considerare che potrebbero esserci notevoli differenze fra un esemplare e l'altro, soprattutto a livello di interni (sul BBR, ad esempio, il pomello del cambio simula un acciaio satinato, mentre era molto più comune il legno).
Su questo esemplare verde scuro metallizzato i listelli laterali dei rivestimenti delle portiere sono presenti, mentre mancano sul modello rosso. Mistero.
Sul cruscotto, che ha la foggia corretta della 2^ serie, i due bocchettoni centrali per l'aerazione dovrebbero essere neri, non argento.
Da questa immagine si nota bene la griglia completamente nera, mentre in realtà dovrebbe essere argento.




Bella la stampata del cerchio, mentre la borchia dovrebbe essere leggermente più bombata e liscia.

La corona del volante non riesce a nascondere la sua “plasticosità”, mentre un capolavoro, come su tutti i BBR più recenti, è il quadro strumentazione, con i quadranti provvisti del loro bordino cromato: la decal a simulare il legno sullo sfondo, le tacche degli strumenti perfettamente stampate in decal e il contorno argento sono una vera gioia per gli occhi. Chiudiamo con qualche altra nota sugli esterni: forse un po' generose le dimensioni delle due scritte posteriori “Maserati 4000” e “Quattro Porte” e abbastanza bruttine le maniglie, realizzate in fotoincisione e quindi troppo piatte. La griglia dietro alla calandra dovrebbe essere argento, non nera.
La scatola specifica Maserati. La Quattroporte appartiene alla produzione italiana di BBR.
In sintesi si tratta di un modello affascinante e in perfetto stile BBR, ma i puristi potrebbero parlare di occasione in parte sprecata.

5 commenti:

  1. ... chi non salta BBR è è ... chi non salta BBR è è ... chi non salta... etc etc etciuuuu...

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  2. Bisogna ammettere che a volte sei leggermente "cumano"...

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  3. ... son mica di Padova? e neanche Moldavo... qualcosa non si è capito? Semplice! Non sono un tifoso della BBR...da troppo tempo hanno perso ogni sorta di "anima" al di là dei galletti sbagliati ... un tempo dicevo: "che peccato!", oggi dico "pfui" ...

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  4. Indubbiamente vedendo modelli come questo si ha la netta impressione che tirino un po' a far ciccia.

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  5. Forse BBR ignora che una Quattroporte correva in salita sul finire degli anni sessanta.
    Dove, potrebbe essere il quiz del giorno, ma questo lo sposto dove sapete...

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