27 maggio 2012

Lancia, Alfa Romeo e un ringraziamento a un paio di geni della contrattazione

Ho recentemente rilevato due collezioni e come al solito ho passato diverso tempo a osservare i modelli, a valutarli, a fare piccoli ritocchi qua e là. La maggior parte di questi modelli ha già preso altre strade, arrivando nelle case di tanti collezionisti. Un paio, però, ho deciso di tenermeli io, anche un po' esasperato da un collezionista italiano (toh...) che tirava disperatamente su 5 euro; ma dico io, ve lo ordina il medico di comprare modelli? Poi 5 euro: ma che figura ci fai? Io per principio non ho voluto cedere, anche perché mi dà molto fastidio che qualcuno arrivi e si metta a mercanteggiare su prezzi già molto competitivi. Questo aprirebbe la porta a qualche considerazione sul comportamento dei compratori italiani, non certo per fare delle semplicistiche categorizzazioni, ma proprio perché la maggior parte di essi assume comportamenti da foro boario quando non da morto di fame. E visto che siamo a vendere modelli (il regno del superfluo) e non medicinali salvavita, quelli che cercano di risparmiare 5 euro, magari su 100, mi fanno anche un po' pena. Comunque. Diciamo che da questo piccolo episodio ho deciso di tenere questi due modelli, che rappresentano l'eccellenza automobilistica italiana di fine anni cinquanta / inizio anni sessanta: una Lancia Fulvia 2C di EmmeBi Models e una Giulietta Ti di Tron, entrambi montati molto bene e che hanno necessitato solo di piccoli accomodamenti e aggiornamenti. La Fulvia forse non sarà il massimo della fedeltà quanto a linee ma è un modello simpatico; la Giulietta di Tron mi è sempre piaciuta nelle sue forme e in questo colore celeste non l'avevo mai avuta. Un grazie, quindi, agli illustri pitocchi (detto simpaticamente, ma sempre pitocchi sono) che hanno permesso la permanenza di questi due modelli nella mia collezione.

5 commenti:

  1. ... ma guarda tè di cosa mi va a parlare il David !! ... posso dire, senza tema di essere smentito, di avere una grande esperienza al riguardo ... quale esperienza? Quella verso i "pitocchi illustri" -- e sono arrivato a comprendere (bah, forse) che si tratta di una patologia ... più o meno come la cleptomania, più o meno come la aerofagia (no scherzo!) ... insomma: avete capito ... ai miei tempi, illo illo tempore, avevo i migliori prezzi sul mercato, almeno ci provavo, per essere competitivo, per essere concorrenziale e, alcuni, sempre e comunque tiravano sul centesimo. Agli inizi ero perplesso, poi mi incazzavo e mi si è introdotta la "reputazione" che ho molto apprezzato ... di quello che (come te, David) per principio se il prezzo era 10 rimaneva 10 ... alcune antipatie si sono originate da questo atteggiamento ... da quei (non tanti, per fortuna) che non capivano quando fermarsi e non capivano che non erano in un suq ...

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  2. Hai ragione, Paolo. A volte anch'io sono rimasto un po' divertito, poi perplesso, poi decisamente incaXXato nei confronti di un atteggiamento che alla fine, se supera i limiti della decenza, è irrispettoso verso chi vende. E guarda caso, lo hanno non quelli che ti danno migliaia di euro, ma quelli che ti comprano un modello da 20 euro ogni 6 anni... e hanno anche il coraggio di dirti: "dai, ormai ci conosciamo". Ne potrei raccontare tanti anch'io, di aneddoti. Una volta mi arrabbiai davvero, perché c'è sempre la goccia che fa traboccare il vaso. Dopo estenuanti contrattazioni, l'ultima telefonata: "ma se ti pago col bonifico bancario anziché con Paypal, me li fai 5 euro di sconto"? Probabilmente con Paypal quei 5 euro li avrei persi ugualmente ma mi fece irritare così tanto che gli feci una partaccia di quelle che se le ricorda ancora.

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    1. Pienissimamente d'accordo....è la tipica abitudine da straccioni ( che nessuno se la prenda..)che tanti hanno. Io per primo " amo " mercanteggiare quando acquisto qualcosa ai mercatini (è parte del gioco e da condurre in maniera anche scherzosa) ma Vi assicuro che non ho mai passato i limiti della decenza,al punto che sono poi diventato amico di tanti "mercatinari" specie per quanto riguarda i ricambi, al punto che quando non trovo nulla che mi interessa rimango male a non poter comprare nulla....Non è serio rompere le scatole "tirando" per 5 Euro quando magari ne hai spesi 500...

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    2. Tempo fa un industriale delle mie parti mi pagò una serie di lavori di grafica che feci per lui.
      Il totale era 1170 Euro e mi disse: "arrotondiamo a 1100?... Dai..."

      Vabbé risposi io, pur di incassare in fretta.

      Poi usciti dall'ufficio mi fece vedere la sua Porsche appena acquistata.
      Capìi subito chi era il più furbo fra noi due.

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  3. Dopo alcune belle cantonate e arrabbiature , da molto tempo non vendo più nulla.....piuttosto regalo.
    Sento che un'amico cerca un kit? Guardo nel "gruppo" e se capisco che non lo monterò mai, lo chiamo e il gioco è fatto. L'amico è contento e io sono felice del favore fatto.

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