Il numero di maggio di AutoModélisme, di cui mi occupo con ritardo perché a Firenze è arrivato solo stamani (!) è fra i migliori di questi ultimi mesi. Pur con tutti i suoi limiti, la rivista del gruppo Hommel continua a proporre contenuti superiori rispetto alla media degli altri mensili o bimestrali europei, almeno a mio parere. L'editoriale del caporedattore Alain Geslin solleva alcune questioni sul disorientamente generale dei produttori, costretti a guardare un po' dappertutto per tenere testa alla concorrenza, moltiplicando i campi o meglio, moltiplicando le specializzazioni, perché è ormai sulle specializzazioni che si campa.
Fra le novità librarie recensite, il libro di Ray Strutt e David Wright (di cui ci siamo occupati già altre volte sul blog) e un volume a cura di Renaud Siry sui modelli di Citroen DS, edito da ETAI. Non avendolo ancora sfogliato non so darne un giudizio documentato, mentre sul volume di Strutt e Wright non si può dire che un gran bene.
Bello zoom sulla Metro 6R4 di Ottomobile in scala 1:18, mentre la serie delle recensioni prosegue con le scale grandi, di cui in questo blog ci si occupa in maniera molto sbrigativa, per cui tralasciamo gli argomenti.
Da leggere subito il bel servizio di Guillaume Waegermacker sul prototipista Patrick Cornu, praticamente un pezzo di storia dell'automodellismo francese. Inutile ricordare il contributo che Cornu ha dato allo sviluppo di un marchio come Provence Moulage. Sei pagine ben scritte, con molte foto; forse non è proprio l'optimum, ma è sempre meglio di ciò che normalmente si trova sulle riviste specializzate (di nome ma non di fatto).
Patrick Cornu e la sua storia di prototipista. |
Modelli del mese categoria competizione 1:43: la Mercedes vincitrice al Montecarlo nel 1960 (Spark) e la Tyrrell a 6 ruote di TrueScale. |
Ottimo, non solo per i rallysti ma per tutti gli appassionati, l'articolo sulle Golf GTI da rally. |
Comunque buona lettura, il numero è più che accettabile.
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