Tutti ricordano quelle favolose Ford rosso/oro. Immediatamente la memoria va alle Cortina, alle Escort o anche alle futuristiche P68 e P69. La carriera di Alan Mann, scomparso nel marzo del 2012 fu questo ma anche molto altro. Ci voleva un ex-pilota e ora giornalista, Tony Dron, per raccogliere le memorie di questo personaggio chiave nella storia dell'automobilismo britannico. Questa è una storia ma anche un'autobiografia, che inizia con l'infanzia del protagonista e che continua - capitolo per capitolo - con un racconto entusiasmante, mai noioso su un'esperienza irripetibile in un periodo eccezionale per l'automobilismo sportivo. Nell'occasione, Alan Mann, mise mano ai propri archivi, scovando delle vere e proprie perle, come la foto di Jim Clark al volante di una Cortina del team di Mann in prova a Goodwood alla fine del 1964, che smentisce coloro che continuavano a sostenere che Clark non avesse mai guidato una vettura della squadra di Alan Mann. Bellissimo il capitolo sulle Cobra, ricco di immagini inedite, e affascinante la retrospettiva sulla nascita e lo sviluppo delle F3L, il tutto condito dai ricordi personali che non sono mai appesantiti da noiose cronache, per le quali ovviamente si rimanda alle riviste dell'epoca. Troppo libri vengono scritti compilando quelli che vengono considerati i fatti essenziali, dimenticando che in un volume di storia sono i come e i perché gli elementi che contano veramente, fatta salva naturalmente la correttezza dei fatti raccontati. Ma se il tizio si ritirò al terzo o al quarto giro sono note di cronaca che hanno senso solo se sono funzionali al racconto. Con la cronaca non si fa la storia. Chiude il volume un'utilissima appendice con la lista di tutte le gare disputate dalle vetture di Alan Mann, compilata da Andy Morrison: un lavoro che già di suo merita il costo del libro. Il resto è puro divertimento. Da non perdere.
Notizie, commenti, considerazioni e opinioni sul mondo del modellismo e dell'automobilismo, a cura di David Tarallo. ATTENZIONE, NUOVO SITO DAL 28 LUGLIO 2021: www.pitlaneitalia.com
07 gennaio 2013
Alan Mann, a life of chance
Alan Mann in collaboration with Tony Dron, Alan Mann - a life of chance, MRP, Croydon 2012, pagg.272, Uk(£) 45,00 / USD 79,50
Tutti ricordano quelle favolose Ford rosso/oro. Immediatamente la memoria va alle Cortina, alle Escort o anche alle futuristiche P68 e P69. La carriera di Alan Mann, scomparso nel marzo del 2012 fu questo ma anche molto altro. Ci voleva un ex-pilota e ora giornalista, Tony Dron, per raccogliere le memorie di questo personaggio chiave nella storia dell'automobilismo britannico. Questa è una storia ma anche un'autobiografia, che inizia con l'infanzia del protagonista e che continua - capitolo per capitolo - con un racconto entusiasmante, mai noioso su un'esperienza irripetibile in un periodo eccezionale per l'automobilismo sportivo. Nell'occasione, Alan Mann, mise mano ai propri archivi, scovando delle vere e proprie perle, come la foto di Jim Clark al volante di una Cortina del team di Mann in prova a Goodwood alla fine del 1964, che smentisce coloro che continuavano a sostenere che Clark non avesse mai guidato una vettura della squadra di Alan Mann. Bellissimo il capitolo sulle Cobra, ricco di immagini inedite, e affascinante la retrospettiva sulla nascita e lo sviluppo delle F3L, il tutto condito dai ricordi personali che non sono mai appesantiti da noiose cronache, per le quali ovviamente si rimanda alle riviste dell'epoca. Troppo libri vengono scritti compilando quelli che vengono considerati i fatti essenziali, dimenticando che in un volume di storia sono i come e i perché gli elementi che contano veramente, fatta salva naturalmente la correttezza dei fatti raccontati. Ma se il tizio si ritirò al terzo o al quarto giro sono note di cronaca che hanno senso solo se sono funzionali al racconto. Con la cronaca non si fa la storia. Chiude il volume un'utilissima appendice con la lista di tutte le gare disputate dalle vetture di Alan Mann, compilata da Andy Morrison: un lavoro che già di suo merita il costo del libro. Il resto è puro divertimento. Da non perdere.
Tutti ricordano quelle favolose Ford rosso/oro. Immediatamente la memoria va alle Cortina, alle Escort o anche alle futuristiche P68 e P69. La carriera di Alan Mann, scomparso nel marzo del 2012 fu questo ma anche molto altro. Ci voleva un ex-pilota e ora giornalista, Tony Dron, per raccogliere le memorie di questo personaggio chiave nella storia dell'automobilismo britannico. Questa è una storia ma anche un'autobiografia, che inizia con l'infanzia del protagonista e che continua - capitolo per capitolo - con un racconto entusiasmante, mai noioso su un'esperienza irripetibile in un periodo eccezionale per l'automobilismo sportivo. Nell'occasione, Alan Mann, mise mano ai propri archivi, scovando delle vere e proprie perle, come la foto di Jim Clark al volante di una Cortina del team di Mann in prova a Goodwood alla fine del 1964, che smentisce coloro che continuavano a sostenere che Clark non avesse mai guidato una vettura della squadra di Alan Mann. Bellissimo il capitolo sulle Cobra, ricco di immagini inedite, e affascinante la retrospettiva sulla nascita e lo sviluppo delle F3L, il tutto condito dai ricordi personali che non sono mai appesantiti da noiose cronache, per le quali ovviamente si rimanda alle riviste dell'epoca. Troppo libri vengono scritti compilando quelli che vengono considerati i fatti essenziali, dimenticando che in un volume di storia sono i come e i perché gli elementi che contano veramente, fatta salva naturalmente la correttezza dei fatti raccontati. Ma se il tizio si ritirò al terzo o al quarto giro sono note di cronaca che hanno senso solo se sono funzionali al racconto. Con la cronaca non si fa la storia. Chiude il volume un'utilissima appendice con la lista di tutte le gare disputate dalle vetture di Alan Mann, compilata da Andy Morrison: un lavoro che già di suo merita il costo del libro. Il resto è puro divertimento. Da non perdere.
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