17 marzo 2012

Alla scoperta di ModelK

di Andrea Rossignoli

Questa volta parliamo di un produttore veramente sconosciuto, che ho scoperto grazie al suo profilo ebay da cui poi sono balzato al sito internet. Sinceramente so poco su questa ModelK (http://modelk.com/kit.htm), tuttavia alcuni kit in resina mi affascinano perché uniscono un prezzo abbastanza contenuto (con il trasporto vengono circa 30 € l’uno) ad una qualità accettabile. Accanto a modelli molto particolari (Land Rover 6x6, Mercedes G LWB e pick-up, Porsche 928 pick-up, ecc.) si trovano riproduzioni piuttosto comuni (Ferrari 458, Fiat 126, Mercedes S...) e per alcune sono quasi certo siano cloni di modelli venduti montati. Caso più evidente la Bentley Flying Star: è chiaramente la Neo Scale Models, come si nota osservando il gruppo targa-luci retromarcia in fotoincisione unica od altri particolari caratteristici che ci fanno risalire a vecchie conoscenze.
Ho deciso quindi di provare ed ho ordinato due kit: una Ferrari F458 Italia ed una Mercedes 560 SEL. La presentazione è piuttosto basica con semplici scatole di cartone senza scritte all’interno delle quali i pezzi sono suddivisi nelle classiche bustine mentre la scocca è protetta al meglio. Ciò che riscontro in entrambi i modelli è una qualità della resina non eccelsa: per quanto non sia porosa sono presenti numerose imperfezioni interne che comportano un colore poco uniforme.

Il livello della riproduzione è piuttosto alto, grazie alle linee perfette della scocca ed all’alto numero di pezzi (oltre 100 contando le fotoincisioni). Proprio quest’ultime sono molto curate con numerosi pezzi riportati più volte in caso di perdite accidentali. Il problema è che sono forse anche troppe e senza alcun tipo di istruzione al momento della costruzione sarà una bella sfida trovare il posto di ciascuna.

Per quanto riguarda la Ferrari ho il sospetto si tratti di un clone della Looksmart ma non posso averne la certezza; se qualcuno dispone di un montato possiamo confrontare le dimensioni.

Notevole la quantità delle fotoincisioni assieme ai fanali ed ai tubicini per gli scarichi
Anche gli interni sono accuratamente dettagliati sebbene la resina si presenti piuttosto unta e quindi bisognosa di un lavaggio preventivo con il detersivo dei piatti.

Le gomme hanno un battistrada assieme ad un cerchio ed un disco.

Il fondino comprende gli interni ed una parte del motore a vista assieme ad un sedile, la plancia ed un pannello porta: tutti elementi da sgrezzare. Ultime ma non ultime, le ruote: si fanno notare per avere gli pneumatici in resina da abbinare ai cerchi ed ai dischi nello stesso materiale non prima di aver applicato la fotoincisione su quest’ultimo e sulla pinza (marchiata Ferrari). Lodevole la dotazione di tre tubicini di metallo per i terminali di scarico.

Veniamo ora al secondo modello, molto più classico. Questa Mercedes è forse l’ultimo modello che ci ci si aspetterebbe di trovare in un catalogo di kit ma tant’è, che mi ha incuriosito. In questo caso al 99% siamo davanti ad un clone del Minichamps (sebbene aggiornato con le cornici in fotoincisione) come testimonia la scocca suddivisa sulla linea dei fascioni con la parte inferiore che incorpora il fondino. Questa soluzione si rivela ottima per una verniciatura bicolore.

Gli interni sono già verniciati.


La scocca si presenta proprio “sporca” e necessita di una bella sgrassata mentre un’altra particolarità del mio esemplare è che gli interni sono arrivati già verniciati, non benissimo tra l’altro. Al momento del montaggio si vedrà se cambiare tinta o mantenere il beige, presente anche sui pannelli porta, piuttosto dettagliati. Pure i fanali sono arrivati completi, si vede che lo spedizioniere non è riuscito a trattenersi dal darmi una mano! Anche qui vi sono le ruote in resina ma in pezzo unico e ciò non è particolarmente un problema, i cerchi sono fatti bene. Per quanto riguarda le fotoincisioni, come già detto, vi sono le cornici dei finestrini ma in questo caso ci si ferma qui: unica aggiunta la stella da posizionare sul radiatore e, per lo meno, in 3 esemplari casomai passasse il solito ladruncolo.
Complessivamente in questo kit si ritrova una qualità leggermente inferiore, dovuta probabilmente alla diversa “sorgente” da cui è stato attinto il modello.

In sostanza ModelK è da promuovere? Nonostante parecchie defaillances sulla Mercedes, possiamo perdonarle il fatto si tratti del loro primo kit, infatti con la Ferrari il risultato è notevole.

14 commenti:

  1. Credo che si possa dare pressochè per certo che la 458 è un clone look smart.
    Ne ho un esemplare anche io.
    Nel mio, se si guarda nelle aperture delle prese d'aria, si vede come, quando il modello è stato clonato, non siano state rimosse le griglie fotoincise e, di conseguenza, la resina ha riprodotto anche quelle.
    Poi, curiosamente, le stesse griglie si trovano nella lastra di fotoincisioni. Sovrapporle a quelle già presenti sul modello? Mmmhh.... mi lascia perplesso come soluzione.
    Un'altra differenza, rispetto al modello recensito, è che il mio ha le gomme in resina.

    Totale la mancanza di decals.

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  2. E' da promuovere uno che copia a destra e a manca senza alcun rispetto per il lavoro altrui?

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  3. Sono d'accordo con Paolo (che saluto con affetto), non ho mai digerito
    chi sfrutta il lavoro e l'impegno altrui. Oggi pare che sia la normalità
    e questo sinceramente mi dà fastidio.

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  4. ma soprattutto, che senso ha copiare soggetti già fatti, già sul mercato, e super inflazionati? Per di più copiati, un pochino male...Di 458 adesso ce ne sono in giro di tutti i gusti. Però evidentemente ha il suo mercato.

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  5. Sì, ok. Ma quest'articolo serve a riflettere e a far capire che in oriente stanno iniziando a copiarsi fra loro esattamente come si faceva qui in Europa ai tempi degli speciali selvaggi. Ora lì copiano Minichamps, prima copiavano i Mercury. Ok, molti dei nostri artigiani partivano da delle basi per realizzare versioni inedite magari da competizione, mentre quelli clonano e basta. La cosa che mi fa ridere è che iniziano a clonarsi fra di loro!

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  6. David ha ragione al 100%, molti non ci mettono alcuna originalità, alcuno spunto.
    La 458 però un pregio ce l'ha (ed è l'unico): per chi ama il modellismo, oltre al collezionismo, offre una base da cui partire per costruirsi il proprio modello.

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  7. L'articolo di Andrea è, come quasi tutto in questo blog (honestly said) molto interessante.
    Permette di avere informazioni che altrove non trovi o trovi in modo "confezionato".
    Quindi lode lode lode e lode a questo blog.
    Questo articolo serve a far riflettere e serve a far sorridere -- ricordo lo sconcerto di Nando Reali (alcuni anni orsono) quando si rese conto che "oh accidenti in Cina ci copiano"... a questo punto non ci resta che inviargli una pattuglia di sindacalisti e siamo a posto !

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  8. Sono d'accordo che di 458 ce ne siano anche troppe, ma nessuna è in kit! E' proprio questo il punto: mi è costato come un Elite HW e non sono sicuro che lo monterò ad un livello pari ma la cosa importante è che sono io a decidere ogni colorazione o accessorio, come se andassi dal concessonario! Ed è una cosa che un montato può offrire in genere..

    In ogni caso molti ModelK sono comunque versioni inedite, anzi di super nicchia direi.

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  9. Sui vari cloni più o meno spiccicati gli artigiani europei ci hanno campato per decenni. Ora ci si sorprende che siano i cinesi a fare quello che la maggior parte degli artigiani ha fatto con i diecast; ovviamente le condizioni sono diverse perché la concorrenza che gli artigiani europei facevano a marche tipo Solido o Mercury, tanto per citare due marchi fra i più saccheggiati, era poca o nulla. Oltretutto molto di questo materiale era già abbondantemente fuori produzione quando lo si clonava. Oggi questi marchi fanno una concorrenza ben più estesa e ben organizzata; definiamola pure sleale con i canoni occidentali (che in questo caso mi sento di condividere del tutto, ma il mondo è più grande dell'Europa, che lo si accetti o no).

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  10. In catalogo hanno un clone della Chrysler Atlantique di PlanX 43, un kit prepainted francese di alcuni anni fa che costava un botto e che questi hanno riprodotto senza troppi complimenti e finezze credo a metà del prezzo di allora. Per quello che faccio io, tutti modelli troppo recenti, ma la domanda interessante è: i Cinesi collezioneranno mai modellini? e se sì, quanto ci vorrà perché si interessino a questo genere di nicchia? E a quando i cloni degli AMR, se già non ne hanno fatto qualcuno?

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    1. Personalmente credo che i cloni AMR potranno anche avere un certo mercato tra chi cerca un kit qualunque della GTO e prende un clone perchè gli piacciono le linee ma i collezionisti di AMR non si accontenteranno certo di avere una copia in resina.
      Manca in sostanza tutto il background del modello oltre al fatto che non c'è la pesantezza del metallo!

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  11. Domanda interessante si.
    La mia opinione è: no.
    Partendo dal presupposto che si colleziona ciò che ci ha dato un emozione, non credo che i Cinesi hanno avuto o avranno una particolare emozione verso le auto e le auto da competizione.
    Se giriamo la frittata dal lato "emozione" al lato "generazione" ... boh ... può darsi che alcuni nuovi ricchi made in China, possano avere la voglia di iniziare a collezionare automodelli, possedendo o anelando a qualche supercar... ma, in questo caso, difficilmente si rivolgeranno alla scala 1/43.
    Just IMHO.

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  12. L'interesse per l'automobilismo in Cina sta crescendo, anche incentivata da alcune direttive governative volte a sviluppare questo sport sul territorio nazionale. L'obiettivo è chiaro: in vista della nascita di un'industria automobilistica cinese e di una motorizzazione di massa, l'automobilismo è un ottimo veicolo pubblicitario. E' un dato di fatto che sulla scena stiano apparendo collezionisti cinesi, che fino a due-tre anni fa erano praticamente inesistenti, almeno su piattaforme come ebay. Se saranno privilegiate le scale più grandi è difficile dire.

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