Il weathering, o invecchiamento, è una tecnica diffusissima in quasi ogni campo del modellismo, necessaria per donare realismo ai modelli e poterli inserire, in maniera coerente e credibile, in un'ambientazione.
Fa in genere eccezione il modellismo auto.
Per lo più, l'automodello è presentato e gradito in veste "salone", ovvero lindo e scintillante, spesso adirittura più lucido di quanto fosse nella realtà.
Questo non significa, tuttavia, che il modellista non possa desiderare di contestualizzare la sua creatura in un piccolo diorama, magari rappresentante una prova speciale di rallie, o non possa volere, adirittura, riprodutte una vettura danneggiata o ridotta a rottame.
In questi casi possono risultare preziose, anche nell'automodellismo, quelle tecniche e quei prodotti che si sono diffusi da tempo nel modellismo militare.
Ho intervistato Giuseppe Vitali, creatore della linea di weathering tutta italiana (tranne che nel nome) "True Earth".
Lei ha avuto un discreto coraggio. Si è posto in contrapposizione a un concorrente decisamente ingombrante, cioè MIG [n.: nota ditta spagnola produttice di pigmenti per sporcatura e invecchiamento].
No, in realtà non è veramente un concorrente. I miei prodotti sono più confrontabili con i prodotti a smalto, che esistono da decine di anni. Ho innovato il concetto, utilizzando una tecnologia basata sulle resine in base acquosa. Mi appoggio a un'azienda che ha un grosso settore ricerca e continuo quotidianamete a innovare e guardare al futuro.
Questo tipo di prodotto, quindi, in cosa si differenzia rispetto ai citati smalti?
Tutte le materie prime utilizzate non contengono solventi. Sono inoltre certificate ecolabel e rispondono alla normativa di sicurezza sui giocattoli. E' anche per questi motivi che dico che la concorrenza, sostanzialmente non esiste. Del resto, la scelta del "senza solvente" fa parte del DNA dell'azienda. Ho cominciato nel 2006 con il terreno in pasta "True earth" (da cui il nome dell'azienda) a base acquosa, proprio perchè un po' stanco di pasticciare coi solventi, che non consentono di tornare indietro sugli errori fatti.
Ma lei ritiene comunque che la nicchia di mercato in cui opera avrà una buona tenuta e uno sviluppo?
Assolutamene. Tenga conto che il weathering non è un concetto nato con il modellismo. In sostanza è stata un'innovazione concettuale di Verlinden, che ha dimostrato come, con le tecniche appropriate, i modelli potevano cessare di avere l'aspetto di semplici giocattoli. Credo che tutto quello che ci permette di risparmiare tempo e, nel contempo, rendere i nostri modelli più realistici, possa solo avere un futuro roseo.
Il suo mercato di riferimento è soprattutto italiano o sta avendo buoni risultati anche all'estero?
Fortunatamente riesco a esprimermi correttamente in inglese! E' una condizione essenziale. I miei mercati principali sono USA, Canada, Australia, Sud Africa, Hong Kong.
L'italia, per me, è ormai quasi un mercato residuale, anche se, ovviamente, alle fiere mi diverto di più a parlare con i miei colleghi modellisti italiani!
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