06 dicembre 2012

Matra MS1 F.3 Reims 1965 di Spark

Anche se con un po' di prudenza, Spark sta saggiando il campo delle formule minori. Dopo un paio di Lotus F.2, esce questa Matra MS1 di F.3 (catalogo S1598), una novità particolarmente interessante, che probabilmente prelude ad altri modelli di una categoria che nella seconda metà degli anni sessanta conobbe un periodo particolarmente felice, con un proliferare di costruttori e di team che lanciavano piloti destinati a farsi strada fino alla Formula 1. Sarà perché il mio ricordo di collezionista va spesso a un vecchio kit Heller in plastica acquistato nel lontano 1985 in Svizzera, fatto sta che questa Matra di Spark per me ha un richiamo particolare, come del resto tutti gli altri "formulini". Non oso immaginare che manna sarebbe se Spark si mettesse a fare le Brabham, Lotus, Cooper, Alpine, Pygmee, Merlyn... Chissà. Intanto abbiamo questa MS1 che rappresenta una tappa importante nella storia del costruttore francese: la versione prescelta è infatti quella della vittoria di Jean-Pierre Beltoise alla Coupe Internationale de Vitesse a Reims, disputatasi il 4 luglio 1965. Tanto per curiosità, nello stesso weekend erano in programma la famosissima 12 Ore, il Grand Prix de France di Formula 2 e la Coupe des Provinces... Due giorni belli intensi! Nella gara di Formula 3, Beltoise, iscritto dalla Matra insieme a Jean-Pierre Jaussaud, non era probabilmente il favorito. Partito abbastanza indietro, in corsa si dimostrò efficacissimo, facendo segnare il giro più veloce e andando a vincere davanti a Piers Courage (Brabham-Ford) e J.Fenning (Cooper). Jaussaud, con l'altra Matra, terminò al 10° posto. Non amo la storia dell'automobilismo fatta da pura cronaca, ma queste poche righe spero siano state utili a contestualizzare (come si suol dire) la vettura nella sua epoca. Vettura che, tra l'altro, è conservata nell'unico museo dedicato alla Matra, sul quale vi consiglio di visitare, ad esempio, questo sito web .
Il modello di Spark è ormai classico nella concezione: carrozzeria in resina, particolari in plastica, pilota (purtroppo, ma comunque potevano anche farlo peggio, tutto sommato...), dettagli ben definiti, che fino a 10-20 anni fa avreste trovato solo sui più costosi modelli artigianali - ma comunque continuo a considerare "artigianale" anche la produzione di Spark. Dal confronto con le poche foto, il modello sembra corretto nella sua decorazione. Un'immagine abbastanza chiara si trova a pagina 244 del libro di D.Dameron-Derauw/C. e J.-P.Mélin, Reims, vitesse, champagne et passion, L'atelier graphique, Reims 1998. Lascio la parola alle immagini, che commenterò con brevi didascalie.
Un modello "classico" della produzione Spark: carrozzeria in resina, particolari in plastica, pilota decorato con fedeltà di colori.

Tutto sommato, il pilota, in questo caso, non è neanche del tutto fuori luogo, anche se personalmente preferisco i modelli "vuoti", anche quando si parla di monoposto.

La Matra MS1 F.1 di Spark non manca di quella che i francesi definirebbero "fière allure".

Il retrotreno col gruppo della trasmissione è decorato realisticamente in un gun metal mischiato di alluminio.

Il flash esagera il disegno del battistrada delle gomme, che in realtà è molto fine. Notare la minuscola decal che simula la targhetta Hewland sul cambio.

Il parabrezza correttamente rivettato e il tappo dell'olio in fotoincisione con parte centrale rossa. Forse le parti che simulano i bracci delle sospensioni e tutta la struttura della barra antirollio sono un po' troppo brillanti per i miei gusti. Mi piacerebbe vedere cosa succederebbe a passarci sopra una leggera mano di trasparente semilucido.

Ben dettagliata la carrozzeria con la rivettatura.

Anche in questo caso il flash rende forse poca giustizia ai cerchi, molto ben disegnati, puliti e fini.






11 commenti:

  1. A me interessa tutta la formulistica di quegli anni. purtroppo non acquisto i modelli per un semplice motivo: i pilotini. Li odio fermamente! credo che Spark, se è proprio irrinunciabile, potrebbe inserirne a aprte. Non mi va di collezionare pilotini. Colleziono modelli e mi spiace tantissimo perchè le F1 sono ben fatte.
    Mario

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  2. Io rimembro ancora la stagione 1979 di F.3 con memorabili sfide tra Alboreto,Baldi,Ghinzani,Coloni ect.a bordo di quella che ricordo
    ancora come la mia vettura di F.3 preferita,ovvero la MARCH 793,certo che se SPARK...........ci sarebbe solo da sbizzarrirsi!
    By Marcoparra

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  3. Mi fido sulla parola per le gomme, che in foto sembrano delle tassellate da prova speciale nel fango...
    Per il pilotino, hai già visto se va rifatto l'abitacolo, nel caso lo si voglia togliere?

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    1. Manca il sedile, ovviamente, mentre la leva del cambio (anche se molto nascosta) c'è. Andrebbe eventualmente anche aggiunta la pedaliera. Penso sia una modifica possibile. Non credo che questa vettura avesse le cinture di sicurezza.

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  4. No, le cinture all'epoca non erano previste.

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  5. Vedo che i pilotini piacciono a tutti :D
    Sapete perchè ci tengono tanto a metterli? Se fossero in piedi di fianco alla macchina sarebbero meno fastidiosi, anzi.

    Se uno volesse smontare il modello per togliere il pilota ed eventualmente riscostruire quello che manca, come sono questi modelli dal punto di vista della robustezza?
    Volgio dire: si smontano senza sforzi o sono tutti incollati? Poi, e maneggiandoli si corre il rischio di seminare pezzettini e fotoincisioni?

    Luca

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    1. E dire che le F.1 di Reve, prodotte da Spark non hanno il pilotino. La soluzione proposta da Luca sarebbe l'ideale. Proverò a parlarne a Luigi Reni ma evidentemente questa scelta di mettere i pilotini negli abitacoli deve essere motivata da un gradimento generale del pubblico. Spark ha aggiunto il pilotino anche su pochissimi modelli chiusi, come la BMW CSL del Production, realizzata per l'importatore francese, ma penso che l'idea non avrà molto seguito. Per quanto riguarda lo smontaggio dei modelli, gli Spark non sono facilissimi da manomettere perché molti pezzi sono incollati con un cianoacrilato estremamente tenace. Ora, nel caso di questa Matra F.3, probabilmente il pianale potrebbe essere avvitato e separato dal gruppo motore-cambio, rendendo relativamente più semplice uno smontaggio. Se vi interessa provo a vedere cosa succede e pubblico i risultati sul blog, tanto questo è un modello-cavia che terrò per le mie vetrine, mentre ne ho un altro ancora sigillato.

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  6. Non osavamo chiedertelo... ;-)

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  7. A me i pilotini, realizzati come quelli firmati Spark, piacciono.
    Non dimenticate che responsabile del reparto a ruote scoperte è Viranet, da sempre amante dei figurini.

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    1. Non è che siano brutti, anzi. Quelli sulle F1 moderne hanno la visiera e anche il tubicino dell'aria medica; Phil Hill ha i baffi e così via. Quelli di Minichamps, in confronto sono molto peggio.

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  8. Sono d'accordo, i pilotini sono belli. È solo che in un modello inchiodato ad una basetta li trovo fuori luogo.

    Luca

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