31 dicembre 2012

Il Tour Auto, i numeroni e la fine dell'anno

Augurare a tutti buon anno così, con due righe e basta, non era nello stile del blog. Allora vi faccio gli auguri con un piccolo flashback molto personale che questo periodo dell'anno mi fa tornare sempre alla memoria.

Questi sono i primi kit Solido che montai a 9 anni, una fine di dicembre. Niente di speciale, piuttosto brutti, verniciati con l'Humbrol a pennello, e con i colori neanche tanto giusti (soprattutto l'A110 rosa). Essi, tuttavia, come spesso capita con le cose di un lontano passato, nascondono il germe di interessi che poi ti accompagnano per tutta la vita. Nella fattispecie, i numeri alti delle vetture del Tour Auto. Quando li vedo, e quando vedo quel rettangolo bianco con la freccia rossa che disegna il caratteristico "ghirigoro" scatta una molla. Che è la stessa che ha fatto sì che la Stratos di Solido, quella con il numero 111, sia ormai fissa nella mia mente da sempre. E queste due Alpine lo stesso. Per il ghirigoro rosso sono disposto ad acquistare anche un diecast tradizionale, anche un po' sbagliato, come questa Opel Kadett GT/E Gruppo 1 del Tour '79 (beh, nel '79 il Tour già non era più il Tour, ma le placche e i numeroni c'erano ancora!).

E stavolta non guardiamo al fatto che le gomme siano quelle stradali, che i nomi dei piloti siano scritti male (Ccarr al posto di Clarr), che l'antenna sia troppo lunga e che la presenza dei fari di profondità sia quantomeno dubbiosa, oltre a tante altre piccole incongruenze. L'importante è che il cuore batta ancora quando vede il ghirigoro rosso - per me; per altri sarà lo stemma del Montecarlo, per altri quello della Carrera Panamericana, per altri ancora i numeri celesti verniciati a pennello della Targa Florio, per altri altri ancora gli stemmini gialloblù delle Le Mans degli anni settanta. Buon anno a tutti e un grazie particolare a tutti quelli che - come si suol dire - ci hanno messo del proprio.

13 commenti:

  1. Buon Anno a te David!!!
    Allora questi li puoi considerare le tue "Numero 1" no? (Zio Paperone docet...)

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    1. Grazie Riccardo, buon anno a te! In realtà queste due Alpine A110 devono essere fra le primissime, ma non le prime in assoluto. Nei mesi precedenti, se non ricordo male, montai una BMW 3.0 CSL, sempre della Solido - doveva essere l'inizio di settembre del 1980, o forse anche '79.

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  2. Niente male davvero per essere i primi lavori in eta' cosi' verde, io non le verniciavo proprio. Anche il fatto d'averle ben coservate e' indicativo di una bel rapporto con le macchinine, bravo.
    Buon anno.

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  3. Buon anno, David!
    Anche io conservo la mia "numero 1", una 037 Vitesse cipollata a 16 anni.

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  4. Ciao David, Buon Anno!!!!!
    Per i modelli, visti anche i tuoi autobus io direi di lasciar perdere......

    Francesco

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    1. Vedi, Francesco, i miei montaggi, per quanto lontanissimi da ogni pretesa di qualità assoluta, rappresentano per me un momento irrinunciabile di svago, uno sfogo ludico che la mera raccolta di pezzi più o meno perfetti montati da altri non riuscirebbe a soddisfare. Montare modelli è stata in molti periodi una risorsa contro le tante avversità della vita, un luogo franco dove i pensieri si dissolvono e si esercita una manualità di cui ho sempre avuto bisogno, al di là dell'attività intellettuale. Proprio questi montaggi, su soggetti scelti fra le gamme più umili dei più ignori produttori, rappresentano una fuga seppur temporanea dalla realtà, un momento in cui la fantasia può esercitarsi e dare piacere - non foss'altro che sotto la forma di una banale basetta in legno con incollata una panchina o un accessorio trovato nel negozio sotto casa o magari autocostruito. E' un'attività volutamente di secondo piano, esercitata quasi come una pratica di autorilassamento. Sono del resto consapevole che la vista di questi modelli montati così male possa infastidire più d'uno. Magari, in futuro, anziché postarli nel forum della Duegi, li dirotterò in questo spazio, più privato. Buon anno anche a te.

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  5. Buon anno a tutti.
    Non ricordo la mia prima cipollata, probabilmente era associata ad un piatto di spaghi allo zafferano, digeriti da tempo, non senza difficolta'.....

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  6. Dai David, mica ti sarai offeso, guarda che non ho trovato le faccine da metter su....
    Pensa il mio primo kit è stato una 312 T di Conti, tutta rigorosamente verniciata a pennello!! Uno spettacolo osceno, eppure gelosamente conservata, ci mancherebbe.
    A me i tuoi bus piacciono un sacco, ed i tuoi auguri oggi giorno del mio compleanno sono particolarmente graditi, ti aspetto a Napoli!!

    Francesco

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  7. Allora auguri doppi!
    Quello che volevo dire è che noi che amiamo così svisceratamente il modellismo a volte sentiamo - lo sai bene - il bisogno di passare all'azione direttamente. E' proprio un'esigenza quasi fisica, di armeggiare con vernici, colle, pennelli, barattoli e bombolette con lo stesso entusiasmo col quale un bambino fa i suoi disegni con i pastelli e le matite (spesso ahinoi il risultato non è molto distante). Nel mio caso, ultimamente, l'entusiasmo è ripartito nella ricerca di qualche "kittino" ignoto, che si presti bene alla voglia di manualità. Qui a Firenze c'è un negozio, Delle Piane in via Gordigiani, che spesso ha degli accessori interessanti e anche qualche scatolina di montaggio con poche pretese ed economica ma che garantisce ore di divertimento.

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  8. Ti quoto David, e buon 2013 modellistico e non. Quanto alle Numero 1, di paperoniana memoria, potrei far valere una Ferrari Supersqualo Mercury e una Alfa GT Politoys M opportunamente trasformata in GTA...

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  9. Mai provare disagio nel montare un modello, guai a rinunciare a quello di bello che si prova nel farlo. Poi se ci si mette a far confronti e' sicuro che si trovera' qualcuno che ottiene risultati migliori, ma e' la vita...Sarebbe come smettere di guidare perche' c'e' Alonso. Ovviamente parlo per sentito dire, io sono molto meglio di Alonso ad esempio, pero' non me la tiro molto.

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  10. ... mi fai fare un giro Flaco? ...
    Vi voglio far sorridere confessandovi la mia "prima".
    Gia'collezionavo qualche Solido e Dinky France
    quando mi imbattei in un kit Dinky Lotus 49 F.1 -- la scala
    era strana, intorno all'1/36 ed eravamo nel 1971 -- la
    livrea era la Gold Leaf.
    Verniciatura rigorosamente a pennello (non si pensava proprio
    alle bombolette spray) e grande soddisfazione finale.
    Poi andai in Inghilterra e, al ritorno, i primi John Day che,
    allora, erano dei "miracoli".
    Anche se il primo kit 1/43 fu la Itala di De Stasio ... tutto
    faceva ... brodo ...

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  11. Buon anno David, scusa il ritardo, ma delle volte anche io ho bisogno di staccare la spina, se andiamo a guardare i primi modelli modificati, o montati, c'è davvero da ridere, mi ricordo che cominciai a verniciare a spruzzo, con la macchinetta del ddt, la verniciatura veniva bene, ma per riempire il contenitore del liquido, ci volevano dieci barattolini humbrol più il diluente, oggi guardando le mie prime opere capisco i limiti di allora, comunque quando si riconosce il modello e la gara siamo sulla buona strada.
    MADYERO

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