07 maggio 2020

Quando la BMW faceva ancora auto degne di questo nome: la 318iS E36 Classe II, Siegried Stohr e un Minichamps (storie di modelli, episodio 7)


Minichamps produsse a metà anni novanta
la BMW 318iS classe II. Il modello era disponibile
in giallo e in rosso.
Qualche giorno fa mi è capitato sotto mano un vecchio modello Minichamps, la BMW 318iS classe II serie E36; uscito intorno al 1994, ossia quasi contemporaneamente alla vettura reale, esso ha fatto riaffiorare alla memoria vecchi ricordi di pista. Ma procediamo con ordine. Il modello, fatto da Minichamps soltanto in giallo o rosso, non mi risulta sia stato riedito dall'ormai lontano periodo di metà anni novanta. Chissà che presto o tardi non ce lo ritroviamo nella serie Maxichamps. Per ora chi ne vuole uno deve cercarlo su eBay o alle borse, e non credo che avrà molta difficoltà nel reperirlo perché è un modello piuttosto comune. Era ancora il periodo in cui Minichamps non comunicava i numeri delle tirature. Misteriosamente, questa BMW si è conservata perfettamente: non una reazione del cerchio con le gomme, non una minima fioritura sulla carrozzeria. I vetri, come sui primi Minichamps, sono in acetato, a testimoniare l'eredità artigianale del marchio. Questo modello appartiene a un lotto che Remember acquistò a suo tempo per farne un'edizione limitata utilizzando delle decals che poi si rivelarono inadatte per questa versione particolare. Troppe le modifiche da fare, per cui le decals restarono in uno scatolone e i modelli in un altro, per anni e anni fino ai giorni nostri. Oggi queste BMW 318iS vengono vendute insieme ad altre decals Baymo per chi ami spignattare un po' sui modelli. Ma a me questa BMW ha fatto tornare alla memoria uno dei diversi corsi di pilotaggio cui partecipai fra l'inizio e la fine degli anni novanta. 
A distanza di venticinque anni questo modello
si è conservato perfettamente. 
Ero spesso ospite di Stohr, soprattutto a Misano. Nel 1994 la BMW M3 della nuova serie E36 era appena uscita e faceva ormai parte del parco macchine della scuola Guidare-Pilotare, che aveva sede proprio al Santamonica di Misano. 
Molto ben riprodotta la linea della berlina
E36, con le caratteristiche appendici
aerodinamiche. 

Come vettura base, invece, la BMW 325 coupé aveva soppiantato la berlina che era stata utilizzata negli anni precedenti, in attesa della due porte. Ma di tanto in tanto, BMW Italia prestava alla scuola delle vetture un po' meno usuali, come la 318iS che mi ritrovai a pilotare nell'autunno del 1994. Mi accompagnò nella sessione con quella macchina il buon Amadori, che ho ritrovato da non molto tempo su Facebook. 
Scatola prima maniera: gli appassionati del
marchio la ricorderanno molto bene. 

L'esemplare di quella volta era di un bel rosso vivo, lo stesso scelto da Minichamps in una delle due versioni. Rispetto ai motori 3.5 e 3.0 delle "grosse", il 1.8 16v da 140 cavalli della 318iS/4 aveva un respiro ben più corto e sugli allunghi di Misano si arrivava sempre facilmente al limitatore. M'impressionarono però l'agilità e la capacità d'inserimento in curva, favorita dal peso limitato e da un ottimo bilanciamento telaistico. Versioni speciali, come questa, prodotta in 200 esemplari, servivano alle Case per omologare particolari aerodinamici destinati all'impiego agonistico nella classe D2, ossia il Superturismo, la categoria che in quegli anni godeva di grandissimo successo in Europa e in altre parti del mondo. Il Minichamps giallo (sarebbe stato meglio se fosse stato rosso) ha riportato alla memoria un bel pomeriggio di autunno del 1994 in cui mi resi conto di quanto vantaggio avesse la BMW nei confronti della concorrenza italiana o francese in tema di berline sportive. Valli a vedere oggi...

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