05 maggio 2020

Modelli di oggi e modelli del passato: uno sguardo ai rally in 1:43 a cura di Lorenzo Marsano

Testo e foto di Lorenzo Marsano

Sono quasi trentacinque anni che colleziono riproduzioni in scala 1/43 di vetture da rally.
Osservando le vetrine che accolgono la mia raccolta ho, perciò, modo di rivivere la progressiva evoluzione delle protagoniste della specialità: dalle leggendarie Gruppo B alle avveniristiche WRC Plus.
Non meno evidente, appare il continuo raffinarsi delle riproduzioni in scala: dalle Lancia 037 in pressofusione della portoghese Vitesse, con ruote in plastica e decal da applicare a parte, ai modelli montati da kit in metallo bianco, per lo più di produzione italiana, o in resina, prediletta dagli artigiani francesi.


Per proseguire, dopo una breve pausa all’inizio del nuovo millennio, con i primi diecast di manifattura cinese: fino ai resincast, con sempre maggiori dettagli in fotoincisione, protagonisti del mercato odierno.
Ringraziando David per lo spazio cordialmente concessomi, vi sottopongo alcuni confronti tra modelli di ieri e oggi, dalla mia collezione privata.
Scusandomi per la qualità non eccelsa tanto dei miei montaggi, quanto delle fotografie.



  • Spark Audi Sport Quattro S1 Gr. B Röhrl/Geistdörfer, Rally Semperit 1985 e Provence Moulage Audi Sport Quattro S1 Gr. B Röhrl/Geistdörfer, Rally Sanremo 1985;



  • HPI Racing Toyota Celica Twin Cam Turbo Gr. B Munari/Street, Rally Safari 1984 e Starter Toyota Celica Twin Cam Turbo Gr. B Kankkunen/Gallagher, Rally Safari 1985;
  • Spark Renault 5 Turbo 2 Gr. B Thérier/Vial, Rally Monte Carlo 1984 e Provence Moulage Renault 5 Turbo 2 Gr. B Sainz/Boto, Rally RACE - Costa Blanca 1984;



  • Racing 43 Subaru Impreza 555 WRC Gr. A McRae/Ringer, Rally Safari 1996 e HPI Racing Subaru Impreza WRC McRae/Grist, Rally Safari 1997.


6 commenti:

  1. A me invece sembrano ottimi i montaggi e nitide le fotografie… bravo Lorenzo!

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  2. Grazie, Elio.
    Tutti i montaggi, per inciso, risalgono alla seconda metà degli anni '90.

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  3. Concordo con Elio.
    Molto interessanti questi confronti ravvicinati, che permettono di cogliere come, in epoche e con metodologie diverse, si ricerca la fedeltà di riproduzione. Ovviamente se, come in questo caso, il montaggio è di alto livello.

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  4. In effetti a me sembrano montati molto bene. Non ho voluto cambiare nulla nel testo di Lorenzo ma questi modelli sono tutt'altro che scadenti!

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  5. Grazie David, e grazie Marco.
    Diciamo che ero un onesto dilettante.
    Nonostante, da buon genovese, abbia sempre lesinato sull'attrezzatura: mai posseduto un aerografo, un trapano, una fresa.
    Montai anche una mezza dozzina di modelli per conto terzi.
    Sono ormai vent'anni, però, che ho smesso di dedicarmi ai kit, per mancanza di tempo e, non lo nego, di voglia: limitandomi a cipollare diecast.
    Durante la quarantena ho, però, ripreso in mano un paio di progetti fermi da anni.
    Qualora vadano a felice compimento, sarò lieto di sottoporli a David, per un'eventuale condivisione in questo spazio.

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  6. Aspettiamo con impazienza i resoconti di queste realizzazioni, Lorenzo.

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