22 settembre 2012

Maserati Quattroporte III 4.9 1983 di Kess Models

L'altra novità italiana insieme all'Alfa 6 della neonata Kess Models è la Maserati Quattroporte di terza generazione, l'ammiraglia del tridente del periodo De Tomaso, senza dubbio un soggetto che molti collezionisti attendevano da tempo. Per la Quattroporte III, Kess Models ha scelto due varianti di colore nella serie standard di 300 pezzi (Marrone Colorado metallizzato e Oro Longchamps) e due nella serie più limitata a 108 pezzi, venduta in esclusiva dal sito Carmodel (Blu sera e Silver). Gli interni rispecchiano la finitura "Naturale" in pelle marrone chiara, tipica delle Maserati del periodo. La filosofia costruttiva è simile a quella dell'Alfa 6: stampo molto preciso, tanti particolari, fotoincisioni e un'evidente ricerca del dettaglio che non può che fare ben sperare per il futuro. Il modello di queste foto è un esemplare in Marrone Colorado (art. KE43014012) e via via aggiungeremo alcuni commenti alle immagini. Prima di passare alle foto, però, un'ultima osservazione: anche Neo Scale Models ha annunciato per l'autunno l'uscita della Quattroporte III, ma nell'esclusiva versione Royale. Si tratta di un modello del tutto nuovo o di una collaborazione fra le due case?
La presentazione è quella che abbiamo già conosciuto con l'Alfa 6: base in plastica simil-alluminio, vetrinetta e cartoncino con finestra.

Direi che come linee ci siamo. Forse si può obiettare la scarsa altezza da terra...

...in effetti sulla vettura vera c'era più spazio fra gomma e passaruota; al retrotreno è visibile l'intera gomma, mentre sul modello Kess questa rimane un po' incassata nella carrozzeria.

Su alcuni esemplari la finitura del colore appare un po' "pasticciata" nella parte superiore del contorno vetro posteriore, in alcuni casi finendo sulla carrozzeria oltre la fotoincisione.

Il livello di montaggio è comunque notevole, al pari di quello dell'Alfa 6.

Alcuni avevano espresso dubbi sulla dimensione del tridente, che tutto sommato a me sembra adeguato.

Perché questa assurda targa MO-014012? Altro non è se non il numero di catalogo del modello, ma che bisogno c'era di una citazione... modellistica? Non sarebbe stato di gran lunga preferibile adottare una targa verosimile? Oltretutto la targa MO-014012 non è mai esistita, né negli anni di produzione della vettura né mai.

Sul bocchettone laterale il fregio fotoinciso ha un diametro maggiore dell'incisione, con un effetto poco realistico. In compenso sono piuttosto belli i cerchi e molto curata è la finitura dei paraurti, con i catadiottri rossi e i listelli in fotoincisione.

Davvero niente da dire sulla verniciatura: non eccessivamente spessa, uniforme, senza particolari difetti, con una metallizzazione di grana fine e realistica. L'ottima verniciatura è una caratteristica comune a tutti i modelli di questo nuovo produttore.

Azzeccata la tonalità del "Naturale" dei sedili, anche se qualche effetto è un po' troppo plasticoso.

Belli e precisi i gruppi ottici posteriori, e applicati con grande precisione i loghi sul baule.

Le viti di fissaggio posteriori si trovano all'esterno dei terminali di scarico. Notare l'opportuno distanziale che impedisce al fondino di imbarcarsi sotto la tensione della vite.

Anche qui si può notare la colorazione degli interni che deborda (al centro) oltre la cornice del vetro. A essere pignoli mancherebbe la fascia parasole verde chiara, che con le tecniche odierne non dovrebbe più costituire un problema riprodurre.




Il modello si apre facilmente; è tenuto insieme da quattro viti (due davanti, due dietro). Notare le cinture di sicurezza e le relative fibbie. Forse un po' tirata via la finitura dei vari accessori sulla consolle centrale. La dominante della tappezzeria è forse un po' troppo chiara?

I pannelli laterali e il cielo perfettamente dipinti e ben rifiniti non tradiscono alcuna sbavatura evidente. Notare il perno in plastica nera che entra nella resina per accogliere una delle due viti della basetta. Più avanti i fori delle due viti anteriori.

Ancora un'immagine del cielo e del cruscotto, con la plancia e il volante in tinta contrastante col colore naturale della pelle.



Da questa vista i sedili appaiono abbastanza realistici, simulando correttamente la pelle. In altri casi la sensazione della plastica è un po' più evidente, ma direi che l'effetto complessivo è plausibile. Bruttina la linea di stampo che percorre i poggiatesta anteriori.

6 commenti:

  1. Il modello riproduce una delle tante Quattroporte blindate, ecco il motivo dell'assetto più basso...
    Alf

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  2. In rete, ma anche dagli ormai lontani ricordi stradali (non era la si vedeva frequentemente in giro, questa Maser) si vedono immagini di un assetto più "seduto", non so se per corazzature, consumo degli ammortizzatori o perché le foto ufficiali di lancio hanno sempre un assetto "alto". Ma poco importa, mi pare un modello bem fatto a parte le targhe, facilmente rimediabili, e qualche dettaglio che hai evidenziato.

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    1. A volte, però, le foto ufficiali di lancio avevano un assetto... ancora più basso, forse nel caso di vetture di gamma certamente meno elevata della Quattroporte. Ricordo che la Fiat, per i propri depliant e le pubblicità, usava caricare le vetture con stagne piene d'acqua per abbassarle un po'!

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  3. Certo, e per "slanciarle" in certe riprese pubblicitarie si tiravano bracci e ammortizzatori con cinghie a cricchetto!

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  4. L'ho acquistata a Novegro, ho aspettato tanto che uscisse pensando a Minichamps con più probabilità considerando che ha la serie precedente in catalogo. Anche quella di Alezan era molto bella ma con misure non sfalzate. L'unico neo che io trovo in questa della Kess è il fatto che gli interni in radica non sono riprodotti, cosa che avviene invece nella serie Pertini di colore blu, tutte avevano gli interni in radica di noce mente queste hanno gli interni in radica di betulla e non mi sembra che facesse parte della "quatroporte". Comunque sono molto contento, un bel modello.

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