Il tavolino di vetro è lo scenario di riflessioni in libertà. |
Del resto anche il blog è un punto di confronto, anche se molto più a senso unico di un forum, questo va riconosciuto. Ma il mio tavolino di vetro è ormai diventato un terreno più confidenziale rispetto a certe gazzarre che in questo momento farebbero più danno che altro. In questo blog ci sono tanti modelli, migliori o peggiori, tante opinioni, tante contraddizioni a dirla tutta, ma è l'angolo che mi ci voleva. Alfonso, che sarà anche brutto e antipatico (scherzo) ma ha fra le sue doti una straordinaria acutezza, ha colto nel segno quando ha commentato la decisione del sottoscritto di allentare i propri interventi sul forum a vantaggio del blog - dimostrando oltretutto che gli uni non sono sostituibili con gli altri: in una parola, se nella mia attività scrittoria il blog è cresciuto a detrimento del forum, questo significa che era il momento e più che una decisione consapevole è stata un'esigenza alla quale ho dovuto obbedire. In queste settimane, modellisticamente parlando, la vicenda di Modelli Auto ha reclamato la propria priorità anche nelle mie giornate, ma di tanto in tanto mi risiedo all'ormai famoso tavolino di vetro, con un paio di modelli e un succo di frutta, per fare qualche riflessione. Mi viene in mente quello che proprio sul blog aveva scritto alcue settimane fa Pier Luigi Madiai: aveva detto una cosa del tipo "la bistecca è buona, ma a volte a noi piacciono anche le polpette". Possono piacere o debbono piacere, fate voi, ma il risultato non cambia. Non è neanche un accontentarsi. Ecco, protagonisti indiretti di queste riflessioni sparse (non cercateci necessariamente un filo logico, una coerenza a tutti gli effetti) sono proprio certe "polpette" che conservano il gusto del casalingo e trasposto in termini modellistici, del vecchio kit montato con decoro, storicamente corretto, un po' elaborato e magari avvitato su una basetta di legno. Sono loro che quasi in dissolvenza dettano certi pensieri. Seguiranno anche argomenti più specifici, non vi preoccupate. Spero, a questo proposito, di potervi proporre una recensione quanto più completa possibile, della Maserati Quattroporte di Kess, visto anche il successo riscontrato con i due articoli sull'Alfa 6. Guardo il forum e mi sembra stavolta di essere quello alla finestra; vengono messi modelli e vengono anche criticati (magari a ragione, per carità). Ma non mi sembra per me il momento di continuare a partecipare a questo gioco. I modelli continuo a discuterli con gli amici, a condividerli qui, ma è come se in questo momento il forum avesse perso quella funzione di socialità generale che era così importante due o tre anni fa. Forse sono anche mutate le esigenze e senza dubbio quelli che mutano sempre e comunque sono gli scenari, e con loro le persone. E' vero che i parametri di giudizio di un modello possono essere significativamente cambiati (o stravolti?) dall'avvento sempre più massiccio della documentazione sui montaggi dei maestri nipponici. Ma è anche vero che la maggior parte dei forumisti è abbastanza intelligente da capire che certi confronti sono improponibili. In ogni caso si continua a criticare una Daytona troppo caramellosa. Secondo me lo è, ma come ho scritto, se il committente è contento, la discussione può finire lì. Oppure no? Magari si può continuare a dibattere, anzi è sacrosanto, ma con il principio ben chiaro che si parte dalla soddisfazione di chi possiede il modello. A volte non si considera che certi modelli ci fanno felici per ragioni che sfuggono alla maggior parte degli altri collezionisti o che addirittura "funzionano" solo nel nostro personale sistema di valutazione. Si scivola verso un altro argomento: il trasparente sulle decals. Non mi piace più. Giustamente ha fatto notare qualcuno che questa tecnica può essere la "firma" di qualche montatore. Le molte "polpette" montate da Renardy, ad esempio, hanno il trasparente, ma è un trasparente discreto, non lucidissimo, e soprattutto fine. E poi mi ricordano i montaggi che lo stesso Renardy mi faceva nei primi anni novanta. Già un AMR montato con questi criteri lo accetterei meno, ora come ora. Fra i montatori di questo genere di modelli, il mio ideale resta su Magnette, Jean Liatti, Patrick Badot e anche un Laplace. Tutta gente che ha uno stile ben determinato, abbastanza simile, e che soprattutto non utilizza il trasparente sulle decals. Ho venduto tutti i montaggi racing di Alberca perché non mi soddisfacevano più, non solo per questo aspetto, ma anche per le molte incoerenze che la ricerca di un dettaglio maggiore aveva causato con una base che di per sé non si presta a tante trasformazioni. Non apprezzo particolarmente la strada che Jean-François ha intrapreso, perché a mio parere è una strada che non lo porterà da nessuna parte. Penso che se si volesse cimentare i montaggi iperdettagliati, l'ideale sarebbero dei kit Provence Moulage, Starter o altrimenti i Tameo di ultima generazione. Vedere tagli, ritagli e frattaglie su un vecchio kit AMR non mi entusiasma e non lo comprendo neanche. Oltretutto le tecniche usate sono sempre le solite e non è certo estremizzando (ottimizzando?) il vecchio che si raggiungono i risultati dei migliori montatori giapponesi, sempre che questo sia l'obiettivo. Casomai, come ha fatto Roberto Quaranta, la strada giusta è quella di rivoluzionare le tecniche, l'approccio ai materiali, l'utilizzazione stessa dei materiali, magari seguendo più da vicino il lavoro dei vari Hayakawa, Momose e compagnia bella. Concludo a bomba: ora come ora non posterei un mio modello sul forum per vederlo criticato da mezzo mondo. Sono periodi.
Sono perfettamente in linea su quanto hai scritto
RispondiEliminadi Modelli auto, del bravissimo e acuto Alfonso, sul forum ecc ecc, ma non capisco i giudizi su JFA. A mio avviso, non esistono solo collezzionisti (come te)che apprezzano i kit AMR
montati in stile anni 80/90,ne esistono altri(il sottoscritto) che adorano le fusioni del maestro francese,ma non rinunciano a apportare modifiche e aggiungere particolari che all'epoca non esistevano. Sono convinto che il compianto AM RUF,monterebbe oggi i suoi modelli in stile JFA e non in JPM. Con affetto Ago
Non credo proprio, tantopiù che JPM ha montato i modelli di Ruf fino al primo quinquennio degli anni duemila. Se invece vogliamo dire che i kit si sarebbero comunque evoluti, sono d'accordo. Ma montare kit di 20 o 30 anni affastellando particolari su particolari su una base che non li "regge", questa non è una strada da seguire.
EliminaSu alcuni dei miei modelli, il trasparente è sotto le decal, dato semplicemente per sigillare ed uniformare il colore di base, me ne sono pentito, con il tempo le decal inizieranno ad ingiallire ed a screpolarsi, non dico domani, ma...rendendo anche più complessa la pulizia e la manutenzione del modellino.
RispondiEliminaNon entro nel merito delle varie filosofie, dell'effetto ottico, del realismo, perché ognuno ha una sua idea in questo senso ed è difficile se non impossibile convincerlo del contrario.
Rimane l'aspetto tecnico: lo spessore.
Lo spessore è direttamente legato alle tecniche di verniciatura ed ai prodotti utilizzati.
In ballo ci sono tanti fattori, dalla diluizione al numero di mani\passaggi di vernice, ci sono ampi margini di manovra, in tutti i sensi, anche l'uso di basi colore opache può limitare l'effetto caramella, così come il trasparente, di cui esistono differenti, non parlo di marche, ma di prodotti per usi specifici\particolari.
Da quello che leggo in giro, i Giapponesi usano dare mani leggerissime, intervallate da carteggiate con grane finissime, non avendo la disponibilità degli stessi prodotti (per questioni di normative diverse) è difficile poter seguire le stesse procedure con il rischio di andare incontro a brutte sorprese, rimane comunque il fatto che una cosa è osservare in foto un modello, una cosa è vederlo dal vivo (sia in senso positivo che negativo...).
Per concludere, sembra che manchi ad alcunii, in questo specifico aspetto, la volontà di sperimentare, sperimentazione che non è esplorazione, ma semplicemente l'utilizzo di tecniche proprie di altri settori.
Forse un colorificio ben fornito ed un negoziante esperto e prodigo di consigli, potrebbero essere uno sprone.
A. M.
Immagino che le madeleines accanto al succo di frutta non siano casuali...La mia è invidia causa dieta, caro Proustarallo.
RispondiEliminaPreparati comunque ad allargare il tavolino di vetro, perché prevedo forti immigrazioni.
Come spesso accade, le considerazioni tue e di Alfonso mi trovano d'accordo e interessato.
Madeleinettes e modelli vanno bene insieme.
EliminaNon avevo dubbi. Ripensandoci, "Il tavolino di vetro" potrebbe essere il titolo di una rubrica...
EliminaEra proprio quello a cui avevo pensato ieri scrivendo questo intervento.
EliminaPersonalmente ho seguito tutte le fasi del forum di MA, dagli albori ad oggi, periodo che ne sta decretando la sua fine. Ho scritto x qualche anno,e poi stop. Per quanto mi riguarda era diventato un forum"politico" con la puzza sotto il naso. Non si respirava più quell'aria di condivisione, di scambio di opinioni, tecniche, segreti trucchi ecc...che si vedevano dall'inizio. Probabilmente è cresciuto, in contenuti, nelle persone che lo frequentavano, ed io sono rimasto il modellista neofita, incapace di cogliere certi aspetti, come dire, di un certo livello...E' da qualche anno però, diciamo 3-4 che si sono ridotte drasticamente le presenze, gli interventi, gli utenti, anche se per forza di cose era il forum più seguito in italia, e credo in parte del mondo. Questo perchè si è indirettamente plasmato il forum a seconda dei punti di vista e delle idee, di un gestore, che se anche ha anni di esperienza del settore, non è stato in grado di evolversi. Un forum non deve condizionare i punti di vista o le idee di chi ci scrive, spesso è stato fatto, e tanti hanno preferito far tacere la tastiera...Son dell'idea che le cose evolvono, i fasti del passato, i bei ricordi di un tempo, sono belli e malinconici e vanno lasciati dove sono. Non ho più visto nel forum di MA, la voglia di fare crescere nuove leve, aiutandole ad uscire dall'immaturità che talvolta sfornava messaggi infelici, o "acerbi".E' diventato un forum classista, almeno x come la vedo io. Queste sono le conseguenze. LE polpette, che ci piacciono tanto, sono diventate tutte bistecche, e anche la migliore proveniente dalla chianina di razza, ha fatto una brutta fine...Io spero che si possa comunque tornare ad avere, un punto di incontro, o anche semplicemente di lettura, perchè alla fine finchè se ne dica, era davvero un agglomerato di conoscenza importante. Come spero che questo blog, possa avere la fortuna ed il successo che si merita, magari evolvendo in qualcosa di più importante, dal punto di vista grafico, delle novità, commenti sui modelli, e magari perchè non un pò più di interazione tra i modellisti.
RispondiEliminaCondivido in parte queste affermazioni, ma vorrei sapere chi le ha espresse, io sono A.M.. ovvero Alfonso Marchetta alias Fofò.
EliminaE perché il forum di MA non era\è più in grado di fare crescere le nuove leve?
Perché quando gente come, modellista della domenica, si permetteva di dire la sua, veniva sonoramente (e gratuitamente) "battuto" da interventi per lo più inutili e sterili, di gente che avrebbe potuto (non dico dovuto) dare di più.
Quando ero piccolo, ed in televisione si parlava di politica, c'era un termine molto in auge: veti incrociati...
Ne ho capito il significato solo da adulto ed è la spiegazione di quanto avviene\è avvenuto nel forum duegi.
Sì, il blog si evolverà quando diventerà un sito vero e proprio, altrimenti in questa forma non può avere troppi sviluppi, almeno in senso grafico e come interazione fra i lettori. Quanto al resto, cerco di proporre nei ritagli di tempo dei contenuti che possano interessare, senza ovviamente la necessità e l'esigenza della completezza. Questo blog è nato all'inizio del 2012 per puro divertimento e in un certo senso è stato "travolto" dal suo stesso successo, per il quale devo ringraziare tutti voi che quotidianamente andate a visitarlo. Insomma, quasi senza volerlo, mi sono trovato fra le mani un qualcosa che spesso è stato considerato una vera e propria fonte di informazione, a pari di ben più blasonate pubblicazioni, forum, siti e quant'altro. E' stata una sorpresa ed è a quel punto che ho un po' aumentato gli sforzi, sempre compatibilmente col tempo a disposizione. Però la frequenza delle visite è stata uno stimolo a continuare. Alcuni hanno collaborato, dando comunque una grossa mano: non li voglio citare uno a uno qui perché sicuramente me ne scorderei uno o due. Sarebbe bella una collaborazione più costante, ma naturalmente non sono nelle condizioni di pretendere, quindi metto quello che posso e quando posso. Gli argomenti non sono ancora troppo ben distribuiti, forse non sono neanche del tutto omogenei; per forza di cose gli spunti nascono da delle osservazioni sul posto, magari anche da degli acquisti fatti per la mia collezione. Diciamo che ora vedo tutto con gli occhi di un possibile intervento sul blog. Se visito qualche posto modellisticamente importante, è ormai inconcepibile lasciare la macchina fotografica a casa e poi non scrivere almeno qualche riga sull'esperienza. Così sono nati molti articoli, scaturiti da un'occasione nata al di fuori del blog stesso. Di idee ce ne sono e spero di curare ancora meglio questi spazi in un prossimo futuro.
Elimina"...ed io sono rimasto il modellista neofita, incapace di cogliere certi aspetti, come dire, di un certo livello... è' diventato un forum classista, almeno x come la vedo io. Queste sono le conseguenze..."
RispondiEliminaHo letto con interesse gli interventi dell'amico Quaigmire (ciumbia!) ... e quello di A.M. ... sono abbastanza perplesso ... non mi è mai sembrato di vedere sul Forum neofiti con interventi "battuti" in modo più o meno inutile o sterile ... mi pare di ricordare... anche se son stato presente nel Foto stesso solo negli ultimi 3 anni ... piuttosto mi è parso ci fosse un continuo scambio di idee, opinioni, considerazioni su questo e su quello ... se le nuove leve non hanno nulla da dire o da chiedere è un problema dei cosidetti "classisti"? ... la mia è una domanda e non una provazione.
Anche, mi domando, dove sono le "nuove leve" ?
Se ci sono e se sono curiose e interessate perchè non intervengono?
Forse perchè non sono curiose e neppure interessate?
Paolo conosciamo tutti le tue idee a proposito delle nuove leve (un dato di fatto in realtà) per cui la domanda è provocatoria, il modellismo in scala 1\43 è in forte calo.
EliminaD'accordo.
Il modellismo non è roba per tutti e neanche per uomini veri (ti elimino la possibilità di fare battute), è roba per impallinati, esistono miliardi di modi migliori, divertenti, costruttivi ed anche economici di trascorrere il proprio tempo, quindi occorre essere dei fissati, in poche parole.
Perfetto, mettiamo caso che uno è mezzo fissato, che ha una certa infarinatura sul tema e che vuole fare il grande passo, cosa fa oggi?
Cerca su internet un forum tematico in lingua italiana perché il giapponese nel suo corso di studi non lo davano..
Va bene, arriva sul forum duegi, si guarda intorno, si presenta e domanda, arriva il primo minchione di turno e gli risponde, gli risponde nei limiti di quello che il mezzo (internet) permette e del tempo che ha a disposizione, ci sei?
Poi arriva un terzo nella discussione e, senza spostare una virgola, se ne esce con una frase tipo "eh, ma così la spiegazione è troppo superficiale", va bene, allora rispondi tu "e no queste cose su un forum non si possono spiegare, non ho il tempo...".
Secondo te, il novellino che era indeciso se gettarsi o meno nella mischia, che sa che deve spendere dei soldi per arrivare ad un risultato, secondo te (ripeto) non scappa a gambe levate?
Poi se in giro si sparge la voce che quel forum è frequentato da orchi, tu che dici?
Fofò
Per quanto concerne i modellini la vedo come Ago, ma credo che lo sappiate tutti e quindi non proprongo nulla di nuovo.
RispondiEliminaParliamo di Forum e di Blog.
Il tuo blog è semplicemente fantastico da leggere ma è casa tua...manca (giustamente) la possibilità di proporre un argomento che non sia da te condiviso. Manca la spontaneità di una risposta immediata (il login inoltre mi fa sempre incazzare con quei geroglifici che faccio fatica a leggere).
Insomma manca un....Forum.
Anche io credo che il forum di MA sia destinato necessariamente ad esaurirsi, mi dispiace perchè vi sono dei contributi storici importanti.
Nel web non esistono però forum alterantivi con la qualità dei personaggi che frequentano (frequentavano) quello di MA.
Non giriamoci intorno, facciamo i nomi, un forum con Adami, Cattani, Tarallo, Tecchio, Tron (in ordine alfabetico) ha un certo valore, il resto conta poco. Non me ne vogliano gli altri amici ma io sono il primo a non considerarmi "necessario" per argomenti di alta qualità e interesse.
La butto lì...perche oltre al blog non apri un Forum collegato e tiri dentro anche lo Zio, che manca a tutti?
Semplicemente, Francesco, perché non avrei le risorse per gestire anche un forum. Di forum ce ne sono tanti e quelli che sono nati hanno avuto poco successo, dopo un iniziale entusiasmo (vedi quello di AMG). Del resto c'è Forum Auto, cui è impensabile far concorrenza. Per come era strutturato, il forum Duegi era l'ideale e non credo che avrei né il tempo né la voglia per tentare qualcosa di simile, considerato soprattutto quante cose devo ancora portare a termine prima della fine di questo 2012. Al massimo, come ho detto, cercherò di velocizzare l'evoluzione del blog, ma questo è tutto ciò che posso/voglio fare.
EliminaPeccato ma ti capisco perfettamente.
RispondiEliminaSpero solo che il blog si evolva presto, almeno per queste password maledette...
Peccato non incontrarci domenica...ci si vede a Dicembre.
Ciao
Francesco, porta pazienza e vedrai che bel regalino ti facciamo.........
RispondiEliminaSperiamo perche' togliermi il Cattani e MA per uno come che, oltre alle macchinine, non ha altri hobby e' una mazzata....
RispondiEliminaPer fortuna ci sono gli Antelmi e questo blog....oltre ai soliti amici come te, ovviamente.
Ci vediamo domenica da Angelo.
ciso
Caro Fofaus,
RispondiEliminaapprezzo il tuo penZiero -- e la mia risposta è: No!
Se sei curioso veramente e sei appassionato veramente non scappi a gambe levate anche se ci sono gli orchi, anche se ci sono gli antipatici, anche se ci sono gli stronzi.
Se sei curioso e vuoi raggiungere l'obiettivo che ti sei prefisso, "filtri" determinati atteggiamenti e/o risposte strambe e/o risposte vaghe e/o interventi arroganti e cerchi comunque l'informazione che cercavi. E sul forum questo accadeva sempre, quasi sempre direi. Come è reagisce un tal stucco, come vanno posate alcune decals etc etc etciaus !!
Ovvviamente this is my humble opinion ed è ampiamente confutabile.
Chi scappa a gambe levate è perchè ha una visione superficiale e non ha la giusta determinazione.
Appoggio pienamente l'approccio di David e mi attendo che questo approccio e questa pacatezza, con il tempo diano comunque dei frutti importanti.
Parlando di "appassionati", raramente ne ho incontrati come David = appassionati, competenti, intelligenti ... non è piaggeria ma semplicemente quello che ho notato in lui nel corso del nostro ultimo incontro e leggengolo quì. Se c'è una persona in questo Paese che potrà ancora dire/fare qualcosa di interessante in questo ambito è il Sig. Tarallo David, maremme imputridita !!
Dico anche la mia...
RispondiEliminaIo credo che questo periodo di grossi cambiamenti abbia necessità di qualche tempo per sedimentarsi un po'.
Riguardo al trasparente sopra o sotto le decal andiamo nella filosofia spinta.
Innanzitutto bisogna distinguere macchine moderne (diciamo dal 95 in poi) da macchine più datate. Recentemente le macchine sono tutte verniciate. E posso dire che per un appassionato di verniciatura vedere una formula 1 attuale o uno sport prototipo è veramente una gioia per gli occhi. Chiaramente diverso è il discorso riguardo a vetture più vecchie.
In ogni caso lo spessore della vernice o di eventuali adesivi in 1/43 va nell'ordine dei centesimi di millimetro, quindi in ogni caso risibile. Poi esiste il gusto personale, e quindi ognuno se le faccia fare come gli pare, lucide, opache, semilucide o Sperlari.
Riguardo a David e al suo tavolino e alle Madeleinettes ( a proposito, piccolo inciso, in Bretagna ho trovato dei dolcetti che si chiamano Kouign Amann che ha il sapore uguale a una torta che faceva mia nonna quando ero piccolo, quindi anche per me come per Proust si è trattato anche di un viaggio nel tempo...) io credo che la vita preveda fasi diverse.
Ciò che in un momento ci sembra bellissimo un momento dopo può non interessarci più.
Così come si può andare avanti tutta la vita a cercare di rivivere un'emozione.