02 settembre 2012

Inizio e fine anni settanta: Porsche 908/3 e Ford Capri MkII Gr.1


Ormai il mio tavolino di vetro è diventato lo sfondo di meditazioni e considerazioni varie, più o meno coerenti. Riflettevo recentemente sul piacere di kit montati in modo classico; come dice il mio amico Madyero, la bistecca alla fiorentina è buona ma possono essere buone anche le polpette fatte in casa. E a volte i risultati sorprendono.

Il posteriore della 908/3 Starter di Renardy, col particolare crick montato alla Targa Florio del '70

Mi è già capitato di scrivere della Porsche 908/3 recentemente montata da Renardy, che oggi è rimasta per un po' di tempo sul "solito" tavolino di vetro, per essere guardata con più calma. Ho un paio di Marsh Models dello stesso soggetto e - ebbene - questo Starter montato con "passione" non ha niente da invidiare al più recente modello inglese. Accanto alla 908 c'era sul tavolino un'altra... "polpetta", vale a dire una Ford Capri MkII Gr1 di Mini Racing, la versione BP che corse la 24 Ore di Spa del 1979.

La 908/3, stessa gara ma vettura bianca, di Marsh Models, che ha risolto la riproduzione del crick integrandolo alla fotoincisione che rappresenta la struttura posteriore.

Documentazione sul soggetto, poca: giusto una bella foto che Umberto Cattani mi postò sul forum Duegi quando chiesi lumi su questa macchina e una sgranata foto proveniente da un AutoHebdo dell'epoca. Poca roba quindi, e parecchio di cui andare a casaccio o quasi, con tutti i rischi del caso. E infatti... Il kit Mini Racing aveva la guida a destra. "Sarà stata una vettura ex-BTCC", avevamo pensato alla prima, tantopiù che alcune Capri viste a Spa, anche di team non britannici, avevano la guida a destra. E invece, guarda che ti riguarda, la Capri BP la guida l'aveva... a sinistra.
 
Mini Racing 0163 Ford Capri MkII Gr.1 24 Ore di Spa 1979. Le ruote provengono da una Capri stradale di Minichamps, cui sono stati abbinati degli pneumatici intermedi molto realistici, che danno al modello un assetto giusto.

Cambia quindi tutto: sposta il sedile, modifica il cruscotto, tutto sembrava a posto. Arrivato il modello, l'ultimo lampo: anche il terminale di scarico andava cambiato, da sinistra andava portato a destra. A quello ci ho pensato io: ho ritagliato un tubo di metallo da un doppio scarico di una GTO (!) conservando il terminale in vero tubo, che ho opportunamente schiacciato. Altra piccola correzione, una decal Dunlop che andava spostata più in basso sul muso. Alla fine, una bella coppia di modelli che rappresentano l'inizio e la fine degli anni settanta. Un filo conduttore esiste!
Una strana coppia, ma non troppo: inizio e fine anni settanta in due grandi classiche dell'automobilismo sportivo, la Targa Florio e la 24 Ore di Spa, quando si correva ancora con le turismo. A volte le cose semplici sono anche le più apprezzate.

1 commento:

  1. Sarebbe bello se facessi il confronto tra la Marsh Models e la Starter.
    Io purtroppo ho venduto quella di Hayakawa altrimenti poteva essere interessante confrontare anche quella con il modello fatto successivamente da Shimoma.
    MI piace ricordare che è stato vedendo il modello di Hayakawa della 908/03 che è partita la mia avventura con i montatori giapponesi...

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