La concomitanza di due eventi non identici ma in qualche modo in concorrenza (Retromobile e il Salone di Norimberga) costringe non solo gli appassionati ma anche gli addetti ai lavori a fare una scelta. Al di là di questo, Retromobile - per quanto riguarda il modellismo - resta un evento frequentato per lo più da piccoli artigiani e da negozi, mentre Norimberga è per lo più meta degli "industriali" e degli artigiani più strutturati; altri ancora, come Renaissance, non andranno né da una parte né dall'altra, e questo non è necessariamente sinonimo di "crisi", come amano scrivere ad ogni piè sospinto le riviste specializzate (per carità, la crisi esiste, ma a volte è la comoda scusa per evitare analisi più approfondite). Semmai può essere il segno di piccole aziende che hanno i loro programmi, cui non interessa più di tanto l'indotto di manifestazioni inevitabilmente costose.
Poi, all'indomani di Norimberga inizieranno i soliti "speciali" con liste chilometriche di modelli in programma che non vedremo mai - o che vedremo chissà quando. E leggeremo i soliti editoriali su questo fenomeno dei programmi gonfiati magari solo per scoraggiare la concorrenza. Quanto sono utili questi speciali pesanti quanto una ciambella fritta con l'Olio Fiat? Vanno fatti per forza? Lo chiedono gli inserzionisti, certo. Ma se su qualsiasi galleria tipo Flickr o altro compaiono centinaia di foto all'indomani dell'apertura al pubblico, quale ruolo dovremo assegnare ai giornalisti accreditati della carta stampata? Pensiamoci un po' prima della scorpacciata annuale di anteprime.
Sono d'accordo, non ho mai capito il dedicare tutto il numero o anche solo metà per foto di modelli random che tanto sono ormai vecchie di due settimane-un mese a causa della rete. Piuttosto trovo più utile fermarsi sulle novità più importanti e rimandare sul sito web della rivista per le altre foto.
RispondiEliminaAlla fine si ritorna comunque sempre al discorso che le "nostre" riviste devono adeguarsi a questi cambiamenti e continuare a fare come 20 anni fa è ormai inutile, sono necessari dei cambiamenti anche nella mentalità.. Sinceramente non mi dispiacciono i reportage su Norimberga con foto per ogni singola novità ma non sulle riviste che avrebbero il compito, a mio parere, di aggiungere quel tocco critico che le didascalie ci fanno solo sognare, purtroppo.
Avete entrambi ragione, ma tenete presente che c'è una fetta di collezionisti che "naviga" poco o che è ancora legata (per fortuna, dico io) alla carta stampata... Quanto all'annunciazione di modelli a scopo di disturbo della concorrenza, è un gioco vecchio come il commercio, e non solo delle macchinine.
RispondiEliminaCarlo, anch'io sono molto legato alla carta e all'oggetto-rivista o all'oggetto-libro; il senso del discorso era semmai la necessità della carta stampata di ridefinire i propri compiti e il proprio ruolo nei confronti della rete. La fetta di collezionisti che "naviga" poco sarà sempre più esigua e quasi certamente non in grado di spostare di molto le vendite (peraltro scarsissime) di una rivista specializzata.
RispondiEliminaUn pensiero in merito alle "liste chilometriche di modelli in programma che non vedremo mai": non è che alcune aziende sfruttano le fiere come vetrine per sondare il gradimento o meno di un modello?
RispondiEliminaMi viene in mente, in particolare, Ixo, che da anni propone a Norimberga modelli poi mai entrati in produzione.
Salvo sfornare, senza preavviso, novità come la R5 di cui a http://www.ixomodels.com/app/webroot/img/userdata/6/1602-2651.jpg, che penso potrà suscitare l'interesse del pilota (un buon gentleman driver tuttora attivo nel campionato rally francese) e dei suoi parenti più stretti...