23 gennaio 2012

L'intoccabile: Piranha o gambero?

Nella comunità dei ricchi collezionisti che fanno capo ad un certo forum americano, Mike Craig di Piranha viene considerato come l'erede di André-Marie Ruf e l'uscita di ogni suo modello salutata come un capolavoro. Craig è visto come il coraggioso prosecutore di una tradizione complessa, quella del metallo bianco, e sicuramente ha giovato alla sua popolarità il fatto di avere sposato la figlia di Ruf. Come se il talento si tramandasse con la parentela acquisita. E' diventato quasi politicamente scorretto criticare un modello Piranha, che attualmente pare impegnato a rifare (peggio) modelli usciti sotto il marchio AMR o Le Phoenix. Sul forum Duegi si è già discusso ampiamente della mancanza di armonia dei modelli Piranha, dell'assenza di carisma o di vere e proprie incongruenze come la ridicola corona del volante in fotoincisione piatta della Ferrari 250 GTO 64. A volte è questione di proporzioni e spesso - bisogna ammetterlo - gioca molto l'impressione personale. Eppure, trovata sul sito di Miniwerks una foto di una GTO 64 montata (peraltro bene) da Laurent Tay, mi sono chiesto: era proprio necessario rifare una GTO 64 se i risultati dovevano essere questi? Cosa sembra questo modello? A mio parere ha tutti i difetti tipici dei Piranha: linee troppo sfuggenti, fiancate basse, forse anche un po' troppo stretto. Altri casi eclatanti sono la Maserati 300S (un'occasione persa, vista l'originalità del soggetto) o la meno recente Porsche 356.


Ecco il confronto con la più classica AMR:

A parte l'appiattimento della linea di cintura e delle bombature, quello che salta all'occhio è l'assenza di "profondità" di tutta l'area del sottoporta.
Viene davvero da chiedersi chi gliel'abbia fatto fare. Piranha o...gambero?

A proposito di GTO, neanche la versione '62 è sfuggita alle mire revisionistiche di Mike Craig, che, abbandonato il marchio e il logo Piranha (orrendo dal punto di vista del marketing) ha iniziato a chiamarsi Esprit43.
Sulla linea generale lasciamo per il momento correre, ma almeno le decals poteva farle corrette? Sulla versione di Sebring 1962 i numeri appaiono sbagliati e ciascuna cifra non rispetta le proporzioni dell'altra. Ora, mi chiedo: se Cartograf riusciva a fare una decal corretta (o quasi) 30 anni fa, perché Piranha deve peggiorare le cose?
Ferrari 250 GTO Sebring 1962

Esprit43 Ferrari 250 GTO Sebring 1962, montaggio JPM: la sproporzione dei numeri è evidente

Senza scomodare chissà chi il Remember non ha decals perfette ma si nota uno sforzo nella ricerca della corretta proporzione, anche se il risultato non è ideale. Da rivedere il numero 2, stondato anziché squadrato (come ha fatto giustamente notare Cieffegi).

Nota a latere: il bello è che quando ho fatto notare al venditore del modello Esprit43 che le decals scorrette erano tutt'altro che accettabili su un modello da 1000 euro, mi sono sentito rispondere che tutto sommato non era poi così grave e che forse ero io ad essere un po' troppo pignolo. Ridicolo oltre che abbastanza frustrante.




8 commenti:

  1. Beh se non altro adesso che ti sei fatto anche tu il tuo blog puoi dire quello che ti pare senza che nessuno ti consigli un dottore!!!
    O no?????
    In ogni caso l'argomento è interessante,perchè aldilà di cose orrende ed assurde, leggi corona del volante o meccanismo per ruote sterzanti,andrebbe esaminata per davvero la linea della macchina, intendo quella vera, ovvio.
    Già perchè noi oramai siamo portati più a paragonare un modello a quello omonimo di Ruf, piuttosto che al suo referente 1/1
    Così la GTO 64 di Craig non fa una gran figura vicino al kit AMR, ma ci sono alcune foto sullo stesso sito http://www.mvm43.com/id28.html che mi lasciano alquanto perplesso, tu cosa ne pensi?

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  2. Sono d'accordo, Francesco. Il problema di Craig è proprio insito nella sua visione delle cose. Non è un caso se tutti i modelli che escono con la sua hanno lo stesso "marchio di fabbrica", che può piacere o no, ma è un dato di fatto che queste caratteristiche sono ben visibili.

    Quanto alla prima parte del tuo messaggio, beh, confesso che quella volta mi sono sentito abbastanza preso per i fondelli. E almeno qui posso dire quello che mi pare, senza essere continuamente ripreso e censurato. Restando nei limiti della correttezza, s'intende, e dimostrando le cose coi documenti alla mano. Grazie per continuare a leggere queste poche note.

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  3. Sulle linee, in particolare per la GTO classica, non sto a ripetere quanto si è già ampiamente detto sul forum. Mi limito a osservare che un modello da mille cocozze con decals così sbagliate è un insulto. Ma i soldi (dei clienti di Craig e del suo spacciatore) non comprano evidentemente cultura e conoscenza delle cose. Anche da parte del produttore.

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  4. Prima o poi lo impareranno a loro spese, Carlo. I collezionisti possono essere nove volte stupidi, ma alla decima si svegliano.

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  5. Ma è un impressione mia o anche sul remember la decal del numero è pacchianamente sbagliata?
    Mi riferisco al numero "2", mi pare completamente differente rispetto a quello che si vede nella foto della vettura reale.

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  6. Sì, ma almeno il "concetto base" è rispettato, anche se con proporzioni da rivedere. Personalmente, se dovessi scegliere, sceglierei l'interpretazione del Remember, anche se non esente da pecche come ho scritto nella didascalia.

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  7. ...il problema del Remember è che ha "clonato" le decal AMR che avevano come punto debole proprio il "2" troppo arrotondato!

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  8. "Nunca segundas partes fueron buenas como las primeras" dicono in Spagna, le ripetizioni, le seconde parti o sequel, spesso sanno di minestra riscaldata o semplici pretesti per fare soldi, con scarse idee, forti solo della fama acquisita in precedenza.
    Alfonso

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