La genesi delle 33TT12 di Madyero risale ormai ad alcuni anni fa, quando Madiai si rese conto che esistevano nella produzione della serie 33 in scala 1:43 ancora diverse lacune. I produttori avevano spesso insistito sempre sugli stessi soggetti, ma restavano delle configurazioni alle quali nessuno aveva ancora mai messo mano. Le ragioni potevano essere di due ordini: la prima meramente pratica; in un mondo di clonatori è più facile copiare di sana pianta A per avere A piuttosto che... non dico rifare da zero, ma almeno rifare modificando radicalmente A per ottenere B. La seconda ragione è, diciamo, più sottile ma non meno evidente: la documentazione sulle 33 è sempre stata scarsa (oggi le cose sono migliorate un po') e fare chiarezza fra le miriadi di configurazioni è cosa tutt'altro che facile. Tanto per fare un esempio, le misure interasse cambiavano in continuazione, nell'arco dell'annata uscivano configurazioni molto diverse fra loro e non sempre questa evoluzione è stata documentata a dovere.
Il primo modello di 33TT12 marchiato Madyero è stata la primissima configurazione '73, sia in versione Targa Florio sia 1000km del Nurburgring.
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Alfa Romeo 33TT12 1000km del Nuerburgring 1973: si tratta di uno dei primi montati della serie. Successivamente sono state apportate ulteriori migliori ad alcuni particolari, fra cui le cinture di sicurezza. |
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Vista posteriore della versione Nuerburgring 1973: non sono sfuggiti a Madyero i due grossi bolli Alfa sulle paratie. |
Si tratta di modelli molto equilibrati, nati da un lungo lavoro di adattamento e di progettazione a partire dal Solido, un lavoro che ha dato i suoi frutti anche se oggi come oggi tutto ciò che non è Ferrari pare destinato a restare un po' in un angolo. E' seguita qualche tempo dopo la versione del 1975 (Digione e Mugello), ma a quel punto altri progetti hanno preso il sopravvento e la produzione dei montati si è un po' ridotta, anche se i kit restano disponibili, sempre che ci siano ancora scocche stampate.
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Sopra e sotto: la 33TT12 in configurazione "corta" 1975. Sono possibili quattro versioni, due del Mugello e due di Digione. |
Una nota
a latere riguarda la produzione "cugina" Remember: alla fine degli anni novanta uscì l'insolita 33TT12 berlinetta del Giro d'Italia, che negli anni è stata oggetto di vari aggiornamenti (decals più fedeli, ruote più fini, ecc.). Questo modello non è mai stato commercializzato in forma di kit. Ecco un paio di immagini di uno dei factory built più recenti, scattate nel 2007:
Buonasera David, sembra fatto apposta, mi hai risposto al volo!
RispondiEliminaNaturalmente sono interessato alla 33 del '75, pertanto, se dovesse saltare fuori una scocca...
Piccola nota, mi è capitata tra le mani una 33 di Brumm che è, pari pari, la 33 del '73 di Madiai che ho a casa (stessi pezzi), a parte la scocca differente.
Sicuro si sia partito da un Solido per il modellino Madyero e non da un Brumm?
O anche Brumm...?
Alfonso
Ora mi fai venire dei dubbi. Può darsi che sia partito dal Brumm piuttosto che dal Solido. Glielo richiederò, sono passati alcuni anni da quando lavorava sulle 33.
RispondiEliminaMi affaccio per la prima volta su questo blog che trovo interessantissimo, per lo spessore degli articoli che pubblicate.
RispondiEliminaMolto bella questa recensione sulle 33 di Madyero, mi permetto solo di puntualizzare che la versione Giro d'Italia di Remember (ma Madyero c'entra eccome) è in realtà una 33TT3, quindi con motore V8 e non Boxer 12 cilindri.
Complimenti ancora, vi seguirò assiduamente da ora in poi.
Gianluca