17 febbraio 2013

Porsche 907 2,2 6 Ore di Brands Hatch 1967 di Ebbro


La 6 Ore di Brands Hatch 1967 è rimasta nella storia per svariate ragioni: il titolo mondiale conquistato dalla Ferrari contro la Porsche, la partecipazione di Jackie Stewart al volante di una delle 330 P4, l'ultima vittoria in campionato della Chaparral, con Mike Spence e Phil Hill. Disputata il 30 luglio, la gara sur circuito del Kent chiudeva la stagione del campionato riservato ai prototipi, mentre nelle settimane successive si svolsero le altre prove del mondiale, riservate alle Sport Gruppo 4. Per inciso, dal 1968, la gara di Brands Hatch sarebbe stata anticipata definitivamente in primavera. Ma torniamo alla gara del '67. Per contrastare la Ferrari, Porsche si presentò in forze con ben cinque vetture ufficiali: due 910 con motore 2,2 litri per Graham Hill / Jochen Rindt e Jo Siffert / Bruce McLaren, due 910 col 6 cilindri da 2 litri per Vic Elford / Lucien Bianchi e Udo Schuetz / Gerd Koch e una quinta vettura, una 907 abbastanza inusuale per Hans Herrmann / Jochen Neerpasch. Abbastanza inusuale perché si trattava di una 907 col cofano posteriore in una configurazione intermedia, con una forma lunga come quella vista a Le Mans nel giugno precedente, ma con l'estremità tagliata a creare una specie di coda tronca. Una decisione piuttosto strana, quella di utilizzare una configurazione "Langheck" su un circuito come Brands Hatch, dove oltreuttto la 907 montava per la prima volta il motore tipo 771 da 2,2 litri (lo stesso che equipaggiava la versione più potenti della 910, mentre a Le Mans le due 907 avevano il 6 cilindri) è data da Janos Wimpffen come telaio numero 007. Uno spoiler posteriore regolabile fu aggiunto sul bordo estremo della coda, e le due piccole prese d'aria per il raffreddamento del cambio, viste a Le Mans, furono sostituite da un solo condotto più grande, sistemato al centro. La vettura fece il suo dovere, ottenendo una quarta posizione subito dietro la meglio piazzata delle Porsche quella di Siffert/McLaren. Un risultato, comunque, che non fu sufficiente ad assicurarsi il titolo assoluto, che andò così alla Ferrari, ma il 1967 fu ugualmente positivo, con i titoli fra i prototipi fino a 2 litri, quello delle Sport di II Divisione (fino a 2000cc) e il Challenge mondiale. I tempi, per Stoccarda, iniziavano a essere maturi per successi di sempre maggiore portata. Non dimentichiamoci che già nel '67 il modello 910 aveva conquistato la Targa Florio e la 1000km del Nuerburgring, oltre al Circuito Stradale del Mugello, valevole per il Campionato Mondiale Sport di I/II Divisione.
La particolare versione "intermedia" di Brands Hatch '67 è stata recentemente scelta da Ebbro per una riproduzione in scala 1:43 che va a colmare una lacuna all'interno della grande famiglia delle varie 907/908/909/910, tutti modelli concettualmente e tecnicamente molto vicini. A suo tempo Provence Moulage produsse un kit di questa particolare versione, ma se non sbaglio vi erano diversi errori oltre ad una non perfetta riproduzione della linea del posteriore. Il prezzo in negozio per questa 907 si aggira sui 70 euro; non sono pochissimi ma l'investimento è ben ripagato dalla soddisfazione che può dare il modello.
Lasciamo la parola alle foto.

La 907 della 6 ore di Brands Hatch era caratterizzata da una coda lunga ma tronca, sviluppo della configurazione vista a Le Mans. 
Mentre a Le Mans vi erano due prese d'aria per il raffreddamento del cambio, a Brands Hatch fu ricavata una sola presa d'aria centrale, sistemata fra il bordo del vetro e l'ala supplementare regolabile, dalla caratteristica foggia "svergolata". 

La linea appare correttamente interpretata; questo modello è in resina, cosa che ha permesso una maggiore finezza di riproduzione; anche le altre 907 di Ebbro sono in resina. Ricordiamo che prima di questa versione Brands Hatch sono uscite le due vetture di Le Mans (44299 e 44300) e anche le due versioni meno conosciute dei test di Le Mans '67 (44276 e 44297). 

I gruppi ottici sono realizzati in plastica trasparente colorata, molto realistici. Non sono state trascurate, né davanti né dietro, le due strisce rosse che indicavano la posizione dei punti per il sollevamento rapido della vettura. 

Molto pulito il montaggio e la finitura generale. Con lo stampaggio in resina, Ebbro ha fatto un ulteriore passo avanti nella definizione delle linee; in passato, per vetture di questo tipo, si era optato per una produzione in zamac con cofani posteriori sostituibili in base alla versione, ma le linee di giunzione restavano visibili a scapito del realismo. 

Non sono state dimenticate le caratteristiche fasce antiriflesso in verde.  Il deflettore del vetro laterale è ricavato nello stampo stesso. , con un effetto tutto sommato soddisfacente. 

Belli gli pneumatici, con la spalla di giusta dimensione e un battistrada dall'aspetto corretto. Il vetro posteriore è giallo , così come i vetri laterali. Forse l'assetto è leggermente basso e la cosa si nota soprattutto sul posteriore. 

Ottimi i cerchi, ma mancano le piccole scritte Dunlop in giallo sulla gomma.  Notare lo stemma della BOAC, sponsor abituale della 6 Ore di Brands Hatch. 

Leggera e realistica la verniciatura, non troppo brillante e priva di irregolarità e difetti. 

Le coperture ogivali delle prese per l'aspirazione sono realizzate in fotoincisione. Fotoinciso è pure il tergicristallo, correttamente montato e con la spazzola perfettamente aderente al parabrezza. 

Corretto il colore dei sedili. Gli interni sono spartani come sulla vettura vera ma assolutamente conformi. 

La scatola col motivo della bandiera a scacchi che caratterizza la produzione "racing" di Ebbro. 


1 commento:

  1. Io questo modello l'ho trovato a un prezzo surreale: 110 euro!
    Riccardo

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