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La Skyline R34 GT-R V.spec II Nur testimonia la passione dei costruttori giapponesi per la 24 Ore del Nurburgring. |
Il team Falken, uno dei maggiori protagonisti della serie nipponica N1/Super Taikyu, schierò alla 24 Ore del Nurburgring 1999 una Nissan Skyline R33 GT-R. Già in quegli anni la maratona tedesca stava diventando un punto di riferimento nel calendario dell'endurance, e i maggiori costruttori di vetture turismo e GT vi vedevano un'ottima occasione di promozione e anche di collaudo tecnico per il prodotto industriale. Un sesto posto assoluto premiò la partecipazione della R33, e nel 2000 il team giapponese ci riprovò, stavolta con una Toyota Supra, che tuttavia non si rivelò troppo adatta al particolarissimo circuito.
Nel 2001 la squadra, guidata dall'ingegnere capo di Shift Tuning, Tetsuo Suzuki, decise di ripiegare ancora sulle Skyline, iscrivendo una R33 GT-R e due nuove R34 GT-R. Ed è proprio sulla R34 GT-R che rivolgeremo le nostre attenzioni; la vettura che servì da base per la preparazione in vista della 24 Ore del Nurburgring fu il modello 2000, vincitore della serie Super Taikyu. La versione destinata alla 24 Ore fu denominata "V.spec II Nur". Abbastanza importanti le modifiche al motore, rispetto alla versione della Super Taikyu: cilindrata aumentata di 200cc fino a 2771cc (alesaggio portato da 73,7 a 77,7 mm e corsa incrementata di 1 millimetro), aumentata anche la pressione del turbocompressore a tutto vantaggio della coppia e della guidabilità. Le carreggiate furono allargate da 1785 a 1825mm per ospitare ruote da 11x18 con pneumatici Falken 285/35R18.
Esteticamente la "V.spec II Nur" si distingueva anche per fari supplementari incastonati nel paraurti anteriore e di una serie di vistose griglie di ventilazione ricavate sul cofano al posto delle due serie più piccole che caratterizzavano la versione del campionato giapponese. La spedizione del team Falken alla 24 Ore del 2001 non fu delle più fortunate, con entrambe le R34 e la R33 costrette al ritiro, un risultato che accomunò anche una quarta Skyline, una R34 iscritta da un team inglese.
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Non compare nella riproduzione del modello, ma un'immagine del motore della R34 GT-R era doverosa: si tratta proprio della versione 2001, denominata RB26DETT, preparata come sempre da NISMO. Nelle versioni degli anni successivi, al posto dell'airbox, visibile sulla destra, sarebbero stati impiegati due filtri di forma conica. |
La partecipazione alla gara fu ugualmente importante, perché da lì in poi il team Falken tornò puntualmente ogni anno alla 24 Ore del Nurburgring con versioni della Skyline sempre più competitive e a loro agio sulla pista dell'Eifel. Nel 2005 la Skyline Falken sfiorò il colpo grosso, issandosi al secondo posto alle 7 del mattino, per poi finire rovinosamente la propria corsa all'entrata dell'Adenauer Forst, a causa del cedimento di un braccetto della sospensione. Tornando alla R34 del 2001, Ebbro ne ha recentemente fatto oggetto di una bella riproduzione in resina; le vetture degli anni successivi seguiranno, intanto concentriamoci su questo modello che offre parecchi motivi di interesse.
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L'equipaggio della Nissan Skyline R34 GT-R alla 24 Ore del Nurburgring 2001 era composto da Hasemi / Kinoshita / Asch / Schoysman, un misto di sciovinismo giapponese e di esperienza europea. |
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Sempre accattivante la livrea Falken, che si tratti di Nissan o di Porsche. Il modello Ebbro, catalogo 44480, è realizzato in resina e si contraddistingue per una grande pulizia di montaggio e di una notevole accuratezza generale. |
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La guida a destra è una delle caratteristiche delle Skyline; obbligatoria alla 24 Ore del Nurburgring la rete di protezione al vetro lato pilota. Giusta la colorazione rossa del sedile. |
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Alcuni particolari fotoincisi impreziosiscono il modello: tutti i ganci fermacofano (anteriori e posteriori) sono realizzati con questa tecnica. Eccellente la verniciatura e molto realistici i gruppi ottici posteriori. |
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"V-spec II Nur" è la denominazione di questa particolare versione della R34 GT-R e una targhetta fotoincisa perfettamente applicata sul retro, sotto i gruppi ottici posteriori destri, rispecchia il particolare della vettura vera. Volendo essere proprio pignoli, la parte centrale arancione dei fari più interni dovrebbe avere la stessa misura della parte centrale rossa del faro esterno. |
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Corretta l'altezza da terra e ottima la combinazione dei due colori con le decal centrali a formare una livrea tutt'altro che facile da rendere con una tale definizione. |
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Il tergicristallo è realizzato in fotoincisione. Un po' deludente l'antenna, che in realtà dovrebbe essere argento con una base più larga, nera. |
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Molto belli i cerchi bianchi, dietro i quali si intravede il disco freno con la pinza. Purtroppo il difetto più comune di cerchi verniciati in colori di questo genere è il colore che finisce per "debordare" sulla gomma. Quale la ragione? In questo caso la vernice dei cerchi è tutt'altro che molle. Questo è il solo cerchio dei quattro che presenta questa particolarità. |
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I fari supplementari inseriti nei paraurti anteriori erano una delle caratteristiche peculiari della R34 versione Nurburgring. In quella posizione, la vettura del Super Taikyu aveva gli indicatori di direzione. Realizzati in fotoincisione i ganci traino anteriori e posteriori. |
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Da questa inquadratura si può ammirare ancora la bellezza e la finezza dei cerchi. Le alette supplementari anteriori sono fotoincise. Del tutto soddisfacente l'aspetto dei gruppi ottici anteriori. |
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Corretta la colorazione degli interni, con le strutture di sicurezza grigie . |
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I supporti dell'ala posteriore sono fotoincisi. Un bel vantaggio rispetto alla plastica. |
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Applicate con cura tutte le piccole decals degli sponsor tecnici e degli sticker specifici della 24 Ore del Nurburgring (come il Gold Zack posteriore). |
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La confezione è quella classica di Ebbro: base in plastica, teca in plexi e scatola-vetrina in cartone. |
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La Skyline R34 è realizzata ovviamente con l'approvazione ufficiale della Nissan. |
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...e anche lo sponsor BP reclama la sua parte... |
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