15 giugno 2012

Ancora sui modelli Manou

Visto l'interesse suscitato dal post su Manou, ecco qualche foto e alcune informazioni in più su questo genere di modelli, senza dubbio molto particolare, soprattutto in un periodo come il nostro, in cui Spark ci ha abituato a livelli e prezzi completamente diversi. Tuttavia l'interesse di riproduzioni come i Manou non consiste ormai nella perfezione assoluta, ma in quella combinazione, spesso irresistibile fra storia e terroir, come si direbbe di un vino. Il fatto che siano prodotti a Le Mans, che abbiano una storia molto lunga alle spalle, che siano insomma fra gli ultimi rappresentanti di un certo modo di intendere il modellismo colloca questi pezzi fuori dal tempo. Ed è proprio considerando questi elementi che vanno valutati modelli di questo genere, che peraltro continuano ad essere prodotti, con pochissime aggiunte o migliorie rispetto a 30 o 40 anni fa.
Qualche accenno sul sistema di numerazione: ogni modello ha due numeri di catalogo, il primo che corrisponde al montato, il secondo che corrisponde al kit. I prezzi non sono bassissimi: un montato costa dagli 82 ai 112 euro, mentre per un kit non dipinto ci vogliono dai 33 ai 58 euro; per un kit dipinto i prezzi variano dai 47 ai 79 euro. Nella gamma esiste anche un modello apribile, la Maserati 300 S realizzata a partire da un kit Brianza.
Ecco la Maserati Tipo 65 di Le Mans 1965, il primo modello realizzato da Manou nel 1969 e oggi aggiornato con ruote a raggi e tergicristallo in fotoincisione, ma nulla di più:




Coppia di Alfa Romeo 33TT12 dei test di Le Mans 1974:




E poi uno dei modelli più celebri della produzione Manou, la Maserati Bora Gruppo 4 in argento Thépenier; questa vettura avrebbe dovuto disputare la 24 Ore di Le Mans 1973, ma l'omologazione in Gruppo 4 venne negata, anche dopo forti pressioni "politiche" della Ferrari, evidentemente preoccupata per i propri clienti che utilizzavano la Daytona:




Come si puà vedere, si tratta di modelli fuori dai canoni odierni; eppure, proprio a Le Mans, esiste tutto un pubblico di compratori di queste miniature, che si ritrovano nel fine settimana nel negozio di Simonet per parlare e scambiare pareri. E' stato sorprendente rendersi conto di certe realtà che resistono al passare del tempo. Al momento dell'acquisto, Monsieur Simonet attribuisce al modello un numero progressivo, lo segna sul fondino e registra il nome del proprietario. Chiamatelo come volete. E' il fascino discreto della Francia dell'automodellismo.

- Posted using BlogPress from my iPad

3 commenti:

  1. ciao David,molto bello e interessante l'approfondire il discorso su Manou autosport,ma come ti chiesi qualche giorno fa',ho girovagato parecchio in rete per poter contattare il sig.Simonet ma con il solo risultato di un numero telefonico e basta,come posso fare per mettermi in contatto con loro? Ringraziandoti per la tua cortese disponibilita' ti auguro un felice week-end motoristico Guido (rainbow64)

    RispondiElimina
  2. Ciao Guido, credo che il numero telefonico sia davvero l'unico modo per contattare il negozio. Di indirizzi e-mail o siti internet neanche l'ombra (e non potrebbe essere diversamente, se leggi quello che ho scritto!).

    RispondiElimina
  3. Ripensandoci, è meglio che abbia trovato il negozio chiuso all'epoca: sarei già in galera per debiti da anni...
    David, come sta la tua carta di credito? ;-))

    RispondiElimina