Il new vintage può assumere forme molto varie e una delle più originali che abbiamo visto di recente è quella proposta da Officina942, un marchio che fa capo alla Società editrice "Il cammello" di Torino.
Per comprendere lo spirito di questi modelli occorre giocare un po' di fantasia, ed è un gioco davvero intrigante: cosa sarebbe successo se all'esposizione universale romana del 1942 (quella che non si tenne mai a causa della guerra e che comunque ci ha lasciato in eredità il quartiere dell'EUR, incluso il palazzo coi buchi) un produttore italiano avesse proposto degli automodelli promozionali per celebrare e fare conoscere al mondo il made in Italy motoristico?
La domanda è suggestiva, e forse la mente può elaborare qualcosa di abbastanza simile a quello che la Mercury produsse nell'immediato dopoguerra. Una risposta la dà appunto Officina942, con una serie di modelli in metallo in scala 1:76 (ossia la 00, molto popolare in Inghilterra), che per ora consta di tre differenti vetture: la Fiat Topolino B, la Fiat 1100S e la Fiat 1100 BLR furgonata, ciascuno disponibile in tre diversi colori. Beh, anche in questo caso si tratta di modelli di fine anni quaranta, quindi posteriori alla data in cui avrebbe dovuto svolgersi l'esposizione a Roma.
I modelli costano al pubblico € 12, un prezzo piuttosto competitivo, reso possibile dalla produzione in Cina (il packaging è invece italiano). Qualcuno storcerà un po' la bocca, ma è anche vero che se prodotto in Italia, anche un modello di questa semplicità sarebbe costato magari 30 o 40 euro, con le conseguenze che tutti si possono immaginare. Così va il mondo, almeno per ora. Il programma di Officina942 è ambizioso: si parla di almeno un centinaio di modelli da produrre, fra automobili, camion e bus. Le prossime tre uscite sono state già deliberate: Alfa Romeo 2500 6C Freccia d'Oro 1946, Fiat 1500D 1948 e Fiat 626 RNL 1939. Speriamo di pubblicare presto una recensione più approfondita delle prime tre referenze.
Notizie, commenti, considerazioni e opinioni sul mondo del modellismo e dell'automobilismo, a cura di David Tarallo. ATTENZIONE, NUOVO SITO DAL 28 LUGLIO 2021: www.pitlaneitalia.com
30 settembre 2019
29 settembre 2019
Agostino Barlacchi e i quaderni da mezza lira: questione di buon gusto!
Di Agostino Barlacchi il blog non si è occupato che sporadicamente, soprattutto in qualità di organizzatore della Borsa di Calenzano, che ha raggiunto il quarto di secolo, con diverse edizioni all'anno. Ovviamente tutti conoscono Barlacchi come grande collezionista e uno dei massimi esperti del giocattolo antico. Stavolta, però, dedichiamo due righe ai suoi "quaderni da mezza lira", delle edizioni di poche decine di pagine dedicate per lo più all'abbinamento fra il giocattolo antico e la storia e la preparazione del cibo. Sono ricette, commentate con arguzia tipica fiorentina, che vengono appunto da Firenze e dintorni, portandosi dietro quei sapori mai dimenticati di una vita fatta di botteghe e di pasti preparati in casa. L'accoppiata col giocattolo antico è tanto semplice quanto felice, perché ogni oggetto viene abbinato tematicamente alle ricette. Ma c'è un risvolto più profondo: il collezionare stesso, il ricercare un pezzo e poi gustarselo con calma non implica forse un "gusto" tutto sommato non molto diverso dall'assaporare un piatto cucinato con sapienza? Il gusto del collezionare è vicino alla percezione degli odori, dei colori, perfino dei sapori (non assaggiate uno Spark altrimenti la colla che usano da quelle parti vi uccide in due balletti).
E' un modo di collezionare dal vago sapore autunnale, un po' aneddotico. Io questi libretti li abbinerei anche col nostro calendario Sesto Caio Baccelli; è lo stesso spirito. Oggi lo chiamano slow food, ma credo che un certo modo di intendere la cucina non abbia bisogno di tante definizioni, se non quelle che servono a contrapporlo alla smodata velocità, alla disattenzione e alla superficialità. Perché in fondo, se esistono i McDonald's o i Burger King, esiste anche il fast collecting.
28 settembre 2019
Porsche 934 Gr.4 VSD-Gaban Le Mans 1978 di Madyero
Questa Porsche 934, preparata da Jean-Pierre Gaban, prese parte alla 24 Ore di Le Mans 1978. La stessa macchina aveva partecipato anche alla 24 Ore dell'anno precedente. |
Nell'abitacolo si intravede il megafono fissato sulla cappelliera. Al momento di pubblicare questo articolo un solo esemplare è ancora disponibile. |
Molto curata come sempre la verniciatura, realizzata da Remember, e le cornici vetro: quella anteriore è di doppio colore nero-argento. I cerchi sono in alluminio tornito e le cinture sono in stoffa con fibbie e ganci fotoincisi. In questo momento solo un modello è ancora disponibile a questo link: https://www.geminimodelcars.com/listing/726317538/porsche-934-gr4-gaban-vds-le-mans-1978
Porsche Cayman Cup Suisse al Mugello: un po' di psichedelia
Una decina di anni fa la Cayman Cup fu una brillante idea degli organizzatori della Targa Tricolore Porsche, che fece scuola. La vettura era competitiva, divertente da guidare e relativamente economica. Le stagioni in cui la Cayman Cup divenne la classe di punta della Targa Tricolore furono caratterizzate da un successo di partecipanti e da un livello tecnico dei piloti degni dei migliori monomarca. Purtoppo l'idea non poteva trovare troppo favore presso la casa madre che oltretutto stava progettando l'introduzione della Carrera Cup ufficiale in Italia e il tutto finì nel giro di un paio di anni. La Cayman non poteva (e non può neanche oggi) rappresentare l'immagine di punta del GT nei programmi Porsche Motorsport, che puntano da sempre sui modelli 911. Restano comunque altri trofei che orbitano nella sfera dei club, come la Cayman Cup Suisse, che vede oltre venti iscritti al volante delle GT4 Clubsport e Clubsport MR. Particolarmente colorate le vetture schierate dall'Orchid Racing Team, che si ispirano alle vecchie decorazioni psichedeliche della Porsche 917. Alcune combinazioni di colore sono nuove, altre sono storicamente più giuste, ma le vetture, nel loro insieme, presentano un colpo d'occhio davvero simpatico.
Porsche Sports Cup e GT3 Cup Suisse al Mugello: una citazione americana
Si svolge questo fine settimana al Mugello il penultimo appuntamento della Porsche Sports Cup Suisse / GT Cup Suisse, che si concluderà su un'altra pista italiana, Misano Adriatico. Al via molte vetture interessanti, in un clima che ricorda quello della Targa Tricolore Porsche dei tempi migliori. Pubblichiamo le immagini di una 911 GT3 R che potremmo definire una vettura-citazione perché si rifà alle livree celebrative Brumos viste quest'anno nell'IMSA e a Le Mans. Dalle strisce è sparito però il numero-feticcio 59 per lasciare il posto al 54 e al 55. Una variante interessante che potrebbe magari interessare qualche artigiano.
(foto David Tarallo)
(foto David Tarallo)
27 settembre 2019
Disponibile a novembre il kit Tameo della Ferrari 312 B2 F.1 GP d'Inghilterra 1972
26 settembre 2019
Hai detto 500? Le elaborazioni di Fabrizio De Gennaro (parte 2, le Abarth e la Fiat 500L)
Ecco il secondo capitolo sulle Fiat 500 - Abarth 500 elaborate da Fabrizio De Gennaro su base Cararama. Presentiamo qui le Abarth in alcune serie limitate o celebrative esposte ai vari saloni e particolarmente complesse a livello di rifinitura. Tanto per fare un esempio, la Hype, vista al Salone di Ginevra 2013, ha lo scorpione a contrasto lucido-opaco sul tetto; nel modello la decorazione è stata realizzata in verniciatura con l'aiuto di una dima.
Ecco il dettaglio dei modelli in ordine di apparizione:
Abarth 695 Hype Salone di Ginevra 2013
Abarth 595 Pista bicolore
Abarth 695 Tributo Maserati
Abarth 695 Cabrio bicolore
Abarth 500SS 2008
Fiat 500L Living (la versione allungata)
Fiat 500L Trekking
Ecco il dettaglio dei modelli in ordine di apparizione:
Abarth 695 Hype Salone di Ginevra 2013
Abarth 595 Pista bicolore
Abarth 695 Tributo Maserati
Abarth 695 Cabrio bicolore
Abarth 500SS 2008
Fiat 500L Living (la versione allungata)
Fiat 500L Trekking
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