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Scatola normale, ma verniciature speciali, fuori
dai colori standard del catalogo: erano i Solido-BAM. |
I collezionisti con alle spalle una certa esperienza, e un certo numero di anni, ricorderanno degli "strani" Solido, apparentemente normalissimi, verniciati in colori non standard, senza decals e venduti nelle scatole standard GAM2, tipiche dell'epoca. Era il 1979-1980 e la Solido occupava ancora un posto importante nel panorama dell'1:43. La casa francese, come poi sarebbe emerso dalle ricerche sistematiche di Bertrand Azéma e di altri storici, non era un'entità lontana dalle piccole realtà, né disdegnava collaborazioni anche minime che le garantivano probabilmente uno sfruttamento supplementare di stampi già vecchiotti.
In quel periodo la Boutique Auto Moto (BAM), fondata qualche anno prima da Jean-Marc Teissedre, era un punto di riferimento per il modellismo parigino e non solo. Vi si recavano sistematicamente collezionisti da tutta Europa, ansiosi di toccare con mano novità che in altri posti arrivavano col contagocce. In Italia la situazione era tutto sommato abbastanza buona, col negozio di Angelo e Paolo Tron a Loano, in provincia di Savona, che riusciva a far venire modelli e materiale che era assai complicato trovare altrove.
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Il "feuillet A" di Solido, degli anni settanta, conteneva già
un set di decals per modificare la Daytona GAM2. |
Un ruolo pionieristico, quello di Equipe Tron, che negli anni si sarebbe evoluto in una leadership oculata e costante, fatta di corrette strategie commerciali e felici scelte produttive. Ma torniamo a Solido, che agli albori degli anni ottanta iniziò a produrre modelli già verniciati nei colori previsti da alcuni fogli di decals già in commercio, in particolare appunto quelli venduti dalla BAM, che aveva intravisto in alcuni modelli presenti nella gamma delle basi redditizie da sfruttare con un gran numero di versioni. La Ferrari 365 GTB/4 Daytona Gr.4 (serie GAM2, n°16), uscita nel novembre del 1973 si prestava perfettamente allo scopo.
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Un foglio BAM insieme alle istruzioni generiche che
davano anche indicazioni varie sul colore dei cerchi
e su qualche altra caratteristica specifica delle singole versioni. |
Dal 1972 al 1975 erano state tantissime le Daytona ad aver partecipato alla 24 Ore di Le Mans, con delle livree accattivanti, schierate da team famosi come NART, Maranello Concessionaires, Charles Pozzi, Ecurie Francorchamps Nel catalogo standard la Solido aveva già la vettura n.54 del 1974: una scelta abbastanza infelice, perché si trattava dell'unica vettura che avrebbe avuto bisogno di una sostanziale modifica del muso, come vedremo fra poco. Anni addietro, inoltre, Solido aveva stampato una serie di fogli di decals compatibili con alcuni modelli a catalogo, fra cui figurava un set che permetteva di realizzare la vettura di Charles Pozzi sponsorizzata da Carrefour che aveva corso nel 1972 (n.39).
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Un trio di versioni realizzabili con questo foglietto, tutte relative
a vetture del NART. |
La BAM, però, fu molto più sistematica e se i foglietti Solido avevano ancora una qualità diremmo anni settanta, le decals del negozio parigino erano stampate in modo perfetto dalla Cartograf di Quarto Inferiore (Bologna), con tutti i loghi giusti, i colori esatti e soprattutto non avevano tralasciato una singola versione di Le Mans. Una vera manna per i collezionisti.
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Per le Carrefour occorreva verniciare le parti in rosso e in blu.
Nel foglietto di decals, BAM forniva i contorni per ridurre al minimo
i difetti finali di una verniciatura complicata. Molti andavano di pennello... |
La documentazione, all'epoca, era quella che era, ma alla BAM avevano le entrature giuste per fare le cose come si deve. La vettura numero 54 di Le Mans 1974 necessitava di un grosso spoiler anteriore, fatto stampare in metallo bianco da André-Marie Ruf. Era disponibile anche l'alettoncino posteriore montato sul fascione posteriore-inferiore delle "Thomson", mentre per un'altra variante particolare, la n.47 del 1975 (vettura gialla, sponsor Luchard) venivano fornite immagini di un modello modificato nei parafanghi.
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La schiera delle Daytona a Le Mans apparve sul
TSSK dell'autunno 1980. |
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La vettura n.47 di Le Mans 1975, gialla, necessitava
di ulteriori modifiche alla carrozzeria. |
A far conoscere questa eccezionale serie di decals in Italia fu ovviamente l'Equipe Tron, che nel suo TSSK dell'autunno 1980 pubblicò le foto dell'intera schiera di Daytona di Le Mans. Solido aveva appunto commercializzato la propria Daytona n.16 nei colori base: rosso, giallo, blu, bianco (per le versioni Carrefour, da completare col rosso e col blu). Molti acquistarono questi modelli già pronti e applicarono le decals senza altre modifiche, altri si cimentarono in elaborazioni più spinte, partendo magari dal modello in kit (n.16K) che permetteva la realizzazione di tre versioni che comunque la BAM non aveva trascurato nei propri foglietti: la Louis Feraud di Le Mans 1972 e le due Pozzi rosse con le strisce blu di Le Mans 1973 e 1974.
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Il giallo poteva fungere da base anche per l'originale
vettura con una fiancata rossa che partecipò nel 1973; il blu
era per la vettura "SFIR" di Le Mans 1974. |
Abbiamo parlato della Daytona, ma giova ricordare che la BAM continuò la collaborazione con Solido anche per altri modelli, fra cui la Porsche 935, la BMW M1, la Fiat 131 Abarth o la Porsche 911 Carrera RSR 2.8. Per molti collezionisti attivi ancora oggi quelli furono gli inizi, o per lo meno l'occasione per avventurarsi in un campo più raffinato, che portava probabilmente al montaggio di modelli speciali. A oltre 35 anni di distanza da quelle vicende ci è parso bello ricordare i vecchi Solido-BAM, testimoni di un mondo che non c'è più, sostituito certo da altri modelli, molto più dettagliati e raffinati, ma quello dei Solido-BAM rappresenta un nucleo primario, un fenomeno che lascia ancora una scia di emozioni e di ricordi in grado di rinascere come il fuoco sotto la cenere.
Ricorda quali erano le versioni della BAM Solido Fiat 131 Abarth?
RispondiEliminaS.C.
Salve e grazie per l'interesse per il blog. Risultano 3 colorazioni fatte per la BAM con la base numero 54 (Fiat 131 Abarth): bianco, bianco con parte inferiore rossa per le decals Rally di Svezia 1977 e arancio chiaro per le decals Calberson Rally Montecarlo 1980. Le prime due edizioni risalgono al 1979, la terza al 1980.
Eliminabonsoir
RispondiEliminaj'ai aussi toutes ces décals que je pense mettre bientôt sur des kits MRF/Provence moulage