05 marzo 2013

Un altro elogio della semplicità; la Carrera e il refrain omerico

Da quando mi sono allontanato - in tempo - da certe sofisticazioni, so godermi molto più alcuni modelli che in passato avrei forse "schifato". Oppure che in passato non avrei considerato abbastanza. E' come quando ti svegli da una sbornia e ti accorgi di aver detto o fatto cose al di sopra delle tue possibilità. Che non sono necessariamente cose al di là della possibilità economica, ma dalla sensibilità che magari ti ha sempre guidato fino a quelo momento. Fuor di metafora, come ho scritto altre volte, bisogna aver visto di tutto per ricominciare ad apprezzare certe cose, o certi modelli, in questo caso. Sbarazzatomi del peso (in tutti i sensi) di alcuni pezzi che non mi davano più alcuna emozione, credo di aver iniziato a "ricentrare" alcuni parametri che erano andati decisamente fuori controllo.
Mi sono fermato a un tanto così dal commissionare dei modelli a qualche top builder giapponese; mi sono fermato giusto in tempo per capire che non era quella la mia strada, che non sono disposto a pagare tre o quattromila euro per un modello perché la mia soglia di tolleranza è ben al di sotto. E pur essendo in grado di farlo, non lo faccio perché non vorrei avere in casa un modello montato da Momose, Kamimura o di chiunque altro di questo gruppo di grandi interpreti. Ne ho visti ormai molti dal vivo; ne ho visti abbastanza per rendermi conto che per me va bene uno Spark oppure un kit montato bene. Se Spark fa i buchi nei vetri laterali e ci mette cinque minuti a farli, sempre buchi sono; se un top builder ci mette una settimana, e il risultato è lo stesso, allora non fa per me. Certo, a volte il risultato non è esattamente lo stesso, però bisogna saper capire quanto si è disposti a spendere di più per quei famosi "decimi di secondo in meno". E oltre certi livelli, ogni piccolo passettino costa più dell'oro. Non so se rendo l'idea. E' un ritorno alla semplicità dopo un lungo giro? Non so se è solo questo. Certo è che mi sento come si mi fossi allontanato in tempo da alcune realtà che non mi appartengono. Attraverso queste pagine ho già scritto ad esempio che non condivido certi modi di costruire vecchi kit, e di esempi di questo tipo sono pieni i forum. Ciò che ne esce è un risultato interlocutorio, che fa felici i neofiti o chi - scusate la mancanza di rispetto - non ha fatto ancora abbastanza strada in questo settore. Non che mi senta arrivato da nessuna parte, anzi mi sento come uno che è appena uscito da un frullatore.

I cosiddetti montatori top andranno molto presto incontro a tempi di vacche abbastanza magre. Il re è nudo. Anzi, il re (o i re) se ne sono andati. Un paio di collezionisti hanno smesso di raccogliere modelli e il piccolo stagno delle rane rappresentato dal villaggio globale dell'1:43 ne sta risentendo in maniera pesante. E' stato sufficiente che uno di questi collezionisti reimmettesse sul mercato decine dei migliori pezzi della propria collezione per creare un vero e proprio ingorgo di modelli invenduti. O forse di modelli proposti a prezzi poco verosimili. Ora coloro che avevano comprato comprato e comprato, sulla scia della moda e del culto degli status symbol si trovano con un pugno di mosche in mano. E i cosiddetti montatori top (*)
iniziano ad avere il fiatone. I Suber non si vendono più, i Brauer nemmeno, altri montatori oggettivamente di grande spessore dovranno rivedere i loro prezzi se vorranno continuare a sopravvivere. A volte basta un ciottolo per provocare un maremoto nello stagno delle rane.

E visto che ci siamo, stasera scrivo ammirando un modello preso a Ginevra che vivaddio mi dà l'impressione dell'auto vera, senza per questo andare a cercare la luna. Un modesto, schifosissimo, montato in resina di GCAM, qualcosa di abbastanza raro e abbastanza esotico da scatenare la fantasia che per troppo tempo era rimasta imbrigliata. Ha dei difetti ma io amo questi difetti. Ma c'è più Le Mans, Porsche e Carrera in questo modello che in cento altri montati dai cosiddetti ecc ecc.
E' un po' come un approdo dopo molte peregrinazioni. La passione ha molte sfaccettature ma a volte basta sapersi ascoltare.




(*) è ormai un refrain omerico.


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12 commenti:

  1. Per quel poco che valgono oggi i pareri disinteressati, le do il mio su quanto ha scritto: condivido e apprezzo. Le auguro che l'"approdo" sia sempre fonte d'entusiasmo e uno stimolo per altri viaggi. Saluti. Marco.
    P.S. Complimenti per il modello.

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    1. Bravo,anche per me non c'e' niente di meglio che un kit anni 80 montato con tecniche anni 80!
      I taglia salda e incolla proprio non riesco a capirli!
      By Marcoparra

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  2. Io, nella mia collezione, non ho nessun pezzo "reale" tutta roba standard, poche cose pagate più di cento euro, per questo sono soddisfatto e sopratutto contento di non aver speso una cifra, in cose futili, che poi nella vita servono solo a distrarsi, poi ognuno è libero di farsi male come crede, c'è chi pippa, c'è ancora chi va a donne.
    I giapponesi che per fare tre buchi in vetro ci mettono una settimana, si accorgeranno che qualcuno gli fa un buco solo, in un attimo.
    MADYERO
    P.S. Oggi a prezzo f. mezzemaniche al sugo di daino, maiale al tegame, verdure saltate, poi spia dell'olio accesa!

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    1. Cxxxo, ma aspettate che non ci sia per le mezzemaniche al sugo di daino? Ci rifacciamo venerdì con la frittura.
      Tornando all'argomento principale (ma sono comunque contento che possiamo rifare una delle nostre riunioni venerdì), penso che un grosso interrogativo riguardi sia l'enorme perdita di valore che certi modelli hanno praticamente da quando li acquisti, sia la loro scarsa durata nel tempo. E anzi, la complessità aumenta in modo esponenziale la vulnerabilità agli effetti degli anni che passano, a meno che non ci si sia riempita la casa di Norev e Minichamps! Quanto alla tenuta del valore, è ovvio che uno non pensa a quanto varranno i suoi modelli perché essenzialmente li compra perché gli piacciono, ma vorrei proprio vedere cosa succede a reimmettere sul mercato uno dei quei modelli (peraltro pieni zeppi di errori e di incoerenze) con i quali certi snob si pavoneggiano.

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  3. Ciao david ,saro' banale ma credo che quello che tu hai giustamente esternato,il sottoscritto modestamente l'aveva pensato qualche tempo fa in tempi di euforia collettiva per i top builder,mi spiego meglio,se un modello riesce a procurarci un'emozione nell'osservarlo,non ci dovrebbe importare minimamente di essere un die-cast oppure uno speciale,ma solamente di cio' che esso ci trasmette,e comunque sia saranno sempre euri spesi bene. ti saluto e mettici una buona parola con il sig.Maidai per la Escort Gr.5 Guido Buon W end a tutti

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  4. Una curiosità: non rimpiangi il dover allontanarti del tutto da modelli che riproducono vetture che forse non saranno bellezze assolute ,ma che hanno un fascino insuperabile
    (sto parlando della 250 GTL e della 365 GTC 2+2) e che non sono disponibili non come IXO ( solo la GTL)?
    Svr

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  5. Stamane, sotto una specie di diluvio, ho trovato del tempo e sono piombato su questo ... refrain omerico ...
    Modelli "Reali" o modelli "Plebei" ? ...in realtà credo si siano scritte slavine di parole per un concetto di una semplicità imbarazzante.
    Prima di tutto chi dice che sono di sangue blu?
    In secondo luogo l'umanità ha vissuto e continuare a vivere su continui cambi di rotta e di gusti; vi sono persino quelli che cambiano sesso, pensate un po' (battutaccia!); a parte le stupidaggini, trovo abbastanza stucchevoli tutte queste considerazioni e, soprattutto, trovo abbastanza inutili le accuse che spesso David ha mosso nei confronti degli ormai cosiddetti "top builders" (anche in questo caso chi dice che siano dei top builders?).
    Sempre ci son stati e sempre ci saranno montatori particolari che faranno cose particolari (siano esse apprezzate e definitive oppure no).
    C'è un momento di crisi perchè alcune rane sono scappare o si sono messe a collezionare elicotteri? Bene... i top cosi o smetteranno o caleranno i prezzi (assurdi per conto mio).
    Sono anni che vedo in alcuni siti dei montati appena mediocri venduti a 2000 dollari; sempre mi chiedevo:
    why? pecche?
    Ma è proprio questo il bello ... siamo tutti amorevolmente e magnificamente diversi.
    E questo mondo meraviglioso, che ci si creda oppure no, è in continua, costante, stupefacente evoluzione.

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    1. Il problema è un altro. Questi interventi servono moltissimo al sottoscritto per fare chiarezza in un momento di grande cambiamento collezionistico. Questo, al di là della loro possibile stucchevolezza o inutilità, li rende preziosi per chi li scrive. Mi pare già molto.

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  6. Sono quasi sicuro che mi perdonerai David; forte del fatto che conosci la mia incapacità di glissare su certe cose o atteggiamenti e sul poco filtro che ormai mi contraddistingue.
    A quello che dirò potrai sempre dirmi:
    "se non ti garba quello che scrivo non entrare nel MIO blog"
    ... ciò nonostante non posso evitare di dire che non approvo chi si parla e scrive addosso ...
    Mi sembra uno spreco di tempo o, nella migliore delle ipotesi, un esercizio assimilabile all'onanismo.

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  7. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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