Di certe debolezze dei diecast (e anche degli speciali) si è parlato spesso in vari forum e molto più raramente nelle riviste specializzate. I problemi incontrati su una parte della produzione Norev sono ormai conclamati, cosiccome alcuni fenomeni presenti su modelli Minichamps. Non si dice quindi niente di nuovo, ma mi pareva interessante pubblicare alcune foto fatte oggi su una BMW M635CSI di Minichamps, realizzata come promozionale BMW una decina di anni fa. Si tratta dell'estremizzazione di un fenomeno già osservato su altri modelli Minichamps e la cosa strana è che il formarsi di queste bolle è ancora in divenire, nel senso che il modello non si è ancora assestato. Non è una bella cosa su un oggetto cosiddetto da collezione. Ripeto, non è una novità, ma ogni volta che vedo questi fenomeni mi faccio un paio di domande - e in questo caso la manifestazione è davvero eclatante. Questo modello è sempre stato conservato in condizioni ottimali, nella raccolta di un collezionista che più attento e scrupoloso non potrebbe essere. Mai esposta né alla luce né alla polvere, questa BMW è rimasta per anni nella sua scatola originale di plastica, ben protetta da qualsiasi agente aggressivo. Ognuno ne tragga le conclusioni che crede.
Brufoli a 10 anni?
RispondiEliminaPubertà precoce...
Sappiamo che oggi si cresce in fretta...
RispondiEliminaNon ci resta che piangere.
RispondiEliminaIl proprietario del modello fotografato.
Commento ironico:- meno male, tu le sai riparare. Mi disse un conoscente, mentre raccoglievo le parti dell'autoradio estraibile, appena cadutomi di mano, e andato in mille pezzi.
Luigi.
Controllato i miei Minichamps e di brufoli neanche l'ombra.
RispondiEliminaEppure non sono in scatola, non sono protetti dalla luce e dalla polvere.
Forse i miei modelli sono come i bambini che vivono nei quartieri poveri e a
differenza di altri si sono creati più anticorpi.
Stesso discorso di Ago,controllato e sembra tutto regolare avendo lo stesso modello e sempre esposto ai 4 venti e tolto subito da quella orribile confezione con quella strana apertura,secondo me non hai avuto fortuna Guido
EliminaAnni orsono mi trovavo a Reggio Emilia per lavoro, un giorno chiesi al proprietario di una fonderia ( realizzzavano di tutto, fusioni in terra e pressofusioni, usando metalli diversi etc. )che cosa fosse la zama....mi rispose testualmente:" Hai presente il bidone del "rusco*"? Ecco, prendi quello che ci trovi, lo fondi e viene fuori la zama..."
Elimina* il bidone del rusco era il contenitore dei trucioli/scarti di lavorazione/monnezza....ergo,la zama è "monnezza fusa"..
scusate ,sono capitato in questo post per caso durante una ricerca di lavoro.
Eliminaproduco lingotti in zamak da 30 anni e la definizione di monnezza fusa è quanto di più lonatno dalla verità...giuseppe, al di là della battuta del tuo fonditore di riferimento e considerato che il suo commento è dato da ignoranza visto che in conchiglia di zama se ne fonde veramente poca,ti invito ad informarti,per produrre zamak bisogna usare zinco di purezza 99,995%. se potessi farla con la "monnezza" ora sarei ricoo.
per quanto riguarda le bolle ecc...non sono un tecnico, ma le bolle date da gas presenti nel bagno e nella lega vengono 2a galla" già durante la prima cottura....quelle che tu vedi mi ricordano le bolle che escono dopo un processo galvanico su una superficie nona deguatamente pulita/sgrassata.
ah....un minimo di rispetto per l'altrui lavoro.
P.S. certo che le cinesate che ci sono in giro sono fatte con "zamk" di qualità orribile...ma questo è un altro discorso, d'altra parte devono costare al produttore meno di un euro, quiindi si gratta dove si può.
Beh, il fonditore ha fatto un po' una battuta. se fai la zamak così non ha, probabilmente, nemmeno le caratteristiche meccaniche per essere colato in conchiglia.
RispondiEliminaLo zamak ha una composizione abbastanza precisa.
E' probabile che i produttori di oggetti, diciamo così, ludici, a volte per risparmiare prendano lotti di metallo che contengono zinco non purificato a dovere.
Se lo zinco non è puro e contiene tracce di ferro, si genera il metal fatigue (le molecole di ferro si ossidano e inizia un processo corrosivo microscopico che disgrega la matrice di zinco).
Probabilmente non fanno nemmeno apposta. Secondo quanto mi spiegava un mio amico ingegnere meccanico, quando si scelgono i materiali per pezzi non di vitale importanza, si fanno controlli di qualità a campione su qualche lotto all'inizio, poi si tira a fidarsi, sperando che tutto vada bene.
Se il fornitore, a sua volta, testa il processo all'inizio ma per contenere i costi non lo tiene monitorato, è inevitabile che prima o poi salti fuori il difetto.
Ritieni che sia un problema di metal-fatigue o di vernicitura?
RispondiEliminaLe bolle della vernice si sono riproposto suell Beta Coupè-spider - HPE di Minichamps
( forss le volevano render uguali a quelle 1:1 che si arruginivano solo a guardarle...), su certe Starline e Norev edicolose.
512s
Io ho sempre pensato che in questo caso sia una reazione della vernice su un metallo sgrassato/pulito male e penso anche senza mano di fondo.
RispondiEliminaSicuramente mancanza di fondo, probabilmente metallo non pulito, ma anche qualità non eccelsa dello zama. Diversi modellidi artigiani italiani, per non parlare di cineserie francesi, anche con adeguate mani di fondo e vernici copatibili hanno ripresentato pustole ed eczemi vari. .Per ovviare alla caducità delle umane cose, comprate obsoleti inglesi (Corgi, Dinky) che, dopo cinquant'anni, presentano un moderato "pitting" delle scocche o, nel peggiore dei casi, l'affioramento di impurità della verniciatura, perdonabile però dopo quasi mezzo secolo...Ah sì, poi ci sono i lingotti d'oro,ma non riesco a farli correre sul tavolo!
RispondiEliminaA proposito degli obsoleti di 50-60 anni fa, condivido quello che dice Casper. Spesso sono molto tentato di rituffarmi in questa bellissima tematica, che costituisce un mondo a parte. Oltretutto un obsoleto è molto meno "stressante£ di un modello speciale. Ne riparlerò presto.
RispondiEliminaDopo lo scherzo della BMW, ho controllato le altre, nella solita scatola del c...o, vorrei conoscere qualcuno, che non ci si è chiuso le dita,(certo la 180 ha fatto danni irreparabili), sono tutte ha posto, se il virus dovesse propagarsi, c'è da ripensare tutto il modo di collezionare. BUONANOTTE, si fà per dire.
RispondiEliminapierluigi
A mio avviso il modo di collezionare andrà ripensato molto presto, perché questi modelli daranno ancora parecchie grane. Eliminarli, eliminarli, eliminarli...
RispondiEliminapurtroppo devo dissentire a chi ha scritto di sfortuna,i miei minichamps di varie marche di automobili a random hanno le bolle e son sempre stati protetti dalla luce e dalla umidità in quanto conservati nella loro scatola dentro ad un'altra scatola di protezione insieme a dei BBR MR ecc....che non hanno subito nessuna trasformazione in bolle.......!!! possiedo dei politoys,mebetoys e dinky che nonostante la loro età sono ancora perfetti e son passati 50 anni....!!! ma quelli erano fatti in Italia e non in cina da un costruttore tedesco....
RispondiEliminaLa sfortuna non esiste, esistono lotti buoni e lotti meno buoni. In quel senso si può sperare di essere incappati in una partita senza difetti, ma spesso è la totalità dei modelli di un determinato colore o versione ad essere bacata, proprio perché la produzione viene fatta nel giro di poche settimane se non di pochi giorni. Direi di non tirare in ballo i tedeschi, perché all'epoca delle marche che citi tu, producevano anch'essi ottimi modelli (Marklin, Schuco, Gama) che hanno saputo, come i nostri Politoys e Mercury, sfidare le insidie del tempo uscendone per lo più indenni. I difetti emergono quando si vuole produrre troppo e a bassi costi - e ho detto tutto.
RispondiElimina