20 novembre 2012

Botta e risposta con Italeri [di Claudio Govoni]

Approfittando del Model Game di Bologna, è stato possibile realizzare alcune piccole interviste agli addetti del settore presenti.
Cominciamo con Italeri, per ragioni geografiche e dimensionali la guest star dell'esposizione petroniana.
L'azienda di Calderara di Reno è una realtà di dimensioni medio-grandi, probabilmente la principale azienda in Italia nel settore della plastica stampata.
Fino a dieci/quindici anni fa aveva anche un nutrito catalogo di automodelli, sia in scala 1/24 che superiore, oggi molto ridotto.
Ho voluto fare alcune domande a un loro responsabile commerciale per capire le prospettive dell'azienda e le aree di interesse per il futuro.

Quest'anno ricorre una data importante per italeri: è il cinquantenario della sua fondazione. Come stanno andando le cose?
Discretamente, anzi, benino. Abbiamo un buon giro d'affari con mercati esteri e anche l'Italia, pur con le difficoltà strutturali del caso, sta reggendo.
Continuiamo a sfornare novità. A breve, ad esempio, dovrebbe entrare in produzione l'IVECO Lince in scala 1/35.
Ci danno anche soddisfazioni, in particolare, la nostra nuova linea dedicata ai "barchini" tipo MAS e i veicoli commerciali.

I veicoli commerciali?
Sì, ormai da diversi anni, Italeri produce una nutrita serie di veicoli commerciali in scala 1/24.
Si vendono molto bene, in particolare le versioni speciali.
I trattori Scania, ad esempio, stanno avendo grande successo di vendita, anche grazie alle livree accattivanti.
Abbiamo ottenuto anche la licenza per riprodurre l'IVECO Stralis, che speriamo di riuscire a rilasciare nel 2013.



Pensate di rilasciare anche alcuni veicoli commerciali "classici"? Al momento, in questa tematica, sono presenti molti pochi produttori. In italia, la tematica dei vecchi camion Fiat, Lancia e Alfa Romeo è affrontata praticamente solo da Gila modelli.
Questa è una scelta più complessa e difficile. Dato l'impegno economico necessario per realizzare un modello in plastica iniettata, si cerca di compiere una scelta il più trasversale possibile, che renda il modello stesso appetibile su vari mercati.
I veicoli della nostra storia sono poco conosciuti all'estero e diventerebbero difficili da sfruttare commercialmente.

Abbiamo parlato del cinquantenario Italeri. Quest'anno ricorre un altro cinquantenario: quello della Ferrari 250 GTO. Mi sarei aspettato di vedere riedita la GTO italeri in 1/24, modello sinceramente non malvagio con qualche aggiornamento...
Abbiamo fatto altre scelte. Abbiamo riedito tre kit Porsche. La Porsche è stata molto celere e disponibile nel rilasciare le richieste autorizzazioni. Al momento non abbiamo le auorizzazioni per ristampare i kit Ferrari.
In futuro si vedrà.

Ricordo che, quando ero un ragazzino, il catalogo Italeri aveva una sezione automodelli piuttosto nutrita. Oggi la scelta è molto ridotta, nonostante altri produttori di kit in plastica (Revell, Tamiya, Fujimi per citare i principali) continuino a produrne parecchi e a sfornare novità.
Beh, il DNA di Italeri è sempre stato più vicino ad altri generi di modelli, in primis gli aerei da cui il nome... il settore dell'auto in scala è problematico, a causa delle licenze e dei costi connessi. Nel mondo dei "Modelli con le ruote", in nostro principale interesse rimane quindi rivolto ai camion.

Una domanda sul modellismo militare. Da dieci anni a questa parte, c'è stato un boom della "piccola scala", la 1/72. Dopo un primo momento di euforia, con la riedizione degli stampi esci, italeri sembra non credere più tanto in questo segmento. E' così?
No, ci crediamo ancora molto e abbiamo in preparazione delle nuove uscite, sia come novità che come riedizioni.

N.D.R.: Una recensione del libro pubblicato quest'anno in occasione dei 50 anni di Italeri potete leggerla QUI.

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