Dinky France 24E, coppia di Renault Dauphine. La più rara è quella di destra, color avorio. |
Dinky GB, n.238: Jaguar E-Type, variante con cerchi dipinti (in questo caso blu) |
Premetto che non ho mai apprezzato troppo quelli che prendono tutto: nel settore degli obsoleti c'è una netta linea di demarcazione fra coloro che raccolgono solo e soltanto modelli perfetti con scatola e quelli che si accontentano di pezzi semplicemente in buone o discrete condizioni. Appartengo al primo dei due gruppi e non me ne sono mai pentito.
*) Gli obsoleti rappresentano la nostra storia, anche dal punto di vista commerciale e aziendale. E' interessantissimo andarsi a leggere le introduzioni dei vari libri sulla materia per approfondire anche le vicende economiche e strategiche dei vari produttori. Su Dinky, Corgi, ma anche Norev è stato scritto molto; un po' meno sulle case italiane, ma qualcosa c'è.
*) Le scoperte continuano e c'è sempre qualcosa da imparare. Colori sconosciuti, produzioni particolari, varianti mai censite... E' un affascinante ponte fra collezionismo classico e antiquariato.
*) I modelli si possono maneggiare liberamente, seppur con un po' di cautela. Certo non giocherei sul tavolo di cucina con l'unico esemplare di Renault Dauphine grigio della Dinky conosciuto al mondo (battuto a un'asta nell'aprile del 2000 a novemilasettecento e rotti euro).
*) I modelli sono ormai vaccinati al trascorrere del tempo. Se un Minichamps vi fa le bolle o un Norev di cinque anni fa vi si sgretola in mano, non credo che avrete da temere più di tanto da un Dinky con 50 o 60 anni sul groppone. Ormai quello che doveva fare l'ha fatto.
*) Non dovete esasperarvi con montatori incompetenti / fantasiosi / inaffidabili né passare ore e ore a cercare l'unica foto esistente scattata al posteriore della Ferrari di Qjarnstrom / Andersson al Midnight Sun Rally del '59.
*) Qui siamo nel dominio dell'antiquariato, come ho detto prima. E la cosa ha il suo fascino. Significa che avete a disposizione tutto un mondo che spesso gli appassionati dello speciale ignorano, dalle aste a Bourges ai vari mercatini, esposizioni, musei e quant'altro. Ovviamente, come nel "nostro" mondo, anche il settore degli obsoleti pullula di squali, ma ci sono anche personaggi assolutamente fantastici.
Coppia di Dinky France: a sinistra, Peugeot 404 (n.553), a destra Renault R8 (n.517) |
A differenza degli esercizi retorici antichi, però, non desideravo persuadere nessuno. Volevo solo trasmettere un po' di quella passione per questi oggetti che di tanto in tanto emerge, come quel famoso corso d'acqua.
Ah... che sapore di vaga nostalgia e vacanze romane! Come qualcuno aveva predetto sul forum di duegi, dopo che mi avevate consigliato di stare attenti alla febbre dell'obsoleto, sono partito per comprarne uno e ho finito per comprarne una ventina.
RispondiEliminaOvviamente, io non posso permettermi i "mint with original box", quindi faccio parte della schiera delle persone che per il momento si accontentano. Però concordo con David. Sono incredibilmente fascinosi. E vorrei aggiungere che se i dinky... però anche i corgi...;-)
Adesso è tardi, ma dovremo parlare dei modelli obsoleti restaurati, una branca interessante e sottovalutata. Con pochi soldi, e ricambi rintracciabili con relativa facilità, si possono riportare in ottime condizioni un bel po' di Corgi e Dinky della nostra infanzia. Per i modelli italiani, invece, bisogna arrangiarsi...
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