Notizie, commenti, considerazioni e opinioni sul mondo del modellismo e dell'automobilismo, a cura di David Tarallo. ATTENZIONE, NUOVO SITO DAL 28 LUGLIO 2021: www.pitlaneitalia.com
30 luglio 2012
Rinasce il caro, vecchio, insossidabile kit?
L'avevo scritto qualche mese fa in questo blog e ora l'argomento ritorna (forse più deciso) sul forum Duegi. Giustamente alcuni si chiedono se il cosiddetto resincast, complici anche i costi in continua crescita, non possa essere almeno in parte infastidito da ciò che resta sul mercato dei kit? Insomma, dopo la moria delle vacche che voi ben sapete, chi ha saputo resistere hai visto mai che abbia una nuova clamorosa chance di tornare non dico prepotentemente ma almeno con una qualche dignità alla ribalta? Dunque, dunque... Il kit high end ha un proprio mercato (anzi, i propri mercati: una cosa è un Renaissance, altra è un Minerva e stavolta lo dico in senso assolutamente neutro); in giro restano peraltro tonnellate di Starter e Provence Moulage che godono di alterne fortune sui mercati on line, dovute prevalentemente al soggetto e/o al fatto di essere stati riprodotti o meno dall'allegra combriccola sparkiana. Poi c'è una fascia di prodotti ai quali è dedicato questo intervento: kit derivati dai non più recenti speciali low cost che propongono soggetti interessanti, magari non originalissimi ma che non si sovrappongono alla dilagante marea degli Spark e anche se qualche volta dovessero sovrapporvicisisisivisisi il loro prezzo è talmente basso da tentare magari qualche nostalgico del do it yourself modellistico. Questo, qualcuno l'ha già capito e anche se la tendenza non sarà tanto forte da stravolgere gli andamenti di un mercato drammaticamente mutato in quest'ultimo decennio, nondimeno costituisce un fenomeno su cui fare qualche riflessione. Di recente, ad esempio, Madyero ha deciso di commercializzare in kit alcune delle versioni più conosciute della sua SWB I e II serie, che magari nella versione montata hanno terminato il loro ciclo, lasciando la produzione montata a versioni più "fresche"; Gabriele Pantosti si è messo a riciclare (in senso buono) i vecchi Tokoloshe, cosa che fa felice un personaggio che risce sempre a volgere in proprio favore le situazioni più complesse, e questo è un pregio che hanno davvero in pochi. In questa strana partita fra i giganti cinesi e i piccoli "ricicloni" non è detto che questi ultimi non riescano a togliersi qualche soddisfazione, trainati, chissà, dalla popolarità dei primi e sfruttando - cosa da non trascurare - la voglia di raggiungere buoni risultati con poca spesa.
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