Il numero estivo di AutoModélisme è consacrato ad anni alterni a Porsche e Ferrari. Il 2020 è l'anno della Ferrari, con un fascicolo di 58 pagine che non parla quasi d'altro, a parte la consueta (e fondamentalmente inutile in una rivista cartacea) rassegna delle novità. Non è facile trovare argomenti in grado di interessare un largo pubblico. Una testata abbastanza generalista come AutoModélisme è costretta a concessioni e compromessi che non sempre riescono a soddisfare la maggior parte dei lettori. Oltretutto, considerando il livello di alfabetizzazione di molti collezionisti dell'1:18 (andate su Facebook per rendervene conto), viene anche da chiedersi se una rivista cartacea costituisca di per sé un prodotto appetibile per quel tipo di pubblico.
Ed è proprio sull'ormai dilagante 1:18 che verte questo numero ferrarista, con delle trattazioni a tema talvolta anche ben scritte ma che hanno sempre, puntualmente, il sapore del riempitivo. Butti dentro grosse foto di modelloni e il gioco è fatto. Per fortuna ci pensa Jean-Marc Teissèdre col pezzo automobilistico-modellistico sulle riproduzioni in 1:43 della Ferrari 312 P, dalle origini nel 1969 fino all'ultima apparizione della vettura del NART, a Le Mans 1974. Qualche imprecisione c'è (Teissèdre afferma che non è mai stata riprodotta la spyder di Daytona 1972, modello fatto da MG Model qualche anno fa, sia in kit sia montato), ma è comprensibile: un mensile ti mette inevitabilmente fretta, tanta fretta.
Fra gli articoli tematici, una rassegna sulle Ferrari V12 in 1:12, sulle Koenig Special di GT-Spirit e poi recensioni abbastanza approfondite dell'attuale produzione, dalle 801 e 312 F.1 di Tecnomodel (1:18) alla 156 del 1961 di CMR, ancora in 1:18, passando per alcune curiosità come la 275 GTB/4 Spyder NART slot della PSK in 1:32. In sintesi una lettura abbastanza gradevole, divertente anche se non indispensabile. Se trovate il numero da qualche parte in Italia e proprio vi avanzano una decina di euro potete anche prenderlo. Altrimenti non credo che vi perderete nulla di eccezionale.
Notizie, commenti, considerazioni e opinioni sul mondo del modellismo e dell'automobilismo, a cura di David Tarallo. ATTENZIONE, NUOVO SITO DAL 28 LUGLIO 2021: www.pitlaneitalia.com
18 luglio 2020
Prossimamente sul blog: Ferrari 330 P3 Le Mans 1966 di Looksmart (1:43)
17 luglio 2020
Lucchini-Alfa Romeo SN89 Fabio Danti: un modello di Mario Carafa
La Lucchini-Alfa Romeo SN89 di Mario Carafa fotografata sull'eccellente libro di Gianni Tomazzoni su Giorgio Lucchini, uscito nell'aprile 2018. |
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La versione scelta è quella della Limabetone 1993. |
Tre inedite Osella-BMW Gruppo 6 di Madyero: PA6, PA8, PA9
Sfruttando gli ottimi kit di sua produzione, Madyero ha realizzato in serie limitatissima tre versioni inedite di Osella-BMW Gruppo 6. Storicamente, la meno recente è la PA6 pilotata da Giorgio Francia al Trofeo Caracciolo di Monza nel 1978, che in quell'anno non fu valido per il mondiale marche, bensì per l'europeo sport, abbandonando quindi la denominazione 1000 chilometri. La gara fu di 320 chilometri e fu vinta dalla Porsche 908/3 di Reinhold Joest. Giorgio Francia vi partecipò al volante di un'Osella PA6 iscritta dalla BMW Italia.
Proprio questa è la versione scelta da Madyero. Troviamo poi la celebre PA8 Alpilatte in una configurazione meno nota, con le ruote posteriori carenate così come apparve nelle prove della 6 Ore del Mugello 1980 (Madyero aveva già riprodotto la PA8 Alpilatte 1980 in varie versioni, compresa quella di Le Mans). Terzo modello, la PA9 utilizzata da Fernandez nel Campionato Europeo della Montagna 1981.
Tutti i modelli sono disponibili sul sito www.geminimodelcars.com .
Proprio questa è la versione scelta da Madyero. Troviamo poi la celebre PA8 Alpilatte in una configurazione meno nota, con le ruote posteriori carenate così come apparve nelle prove della 6 Ore del Mugello 1980 (Madyero aveva già riprodotto la PA8 Alpilatte 1980 in varie versioni, compresa quella di Le Mans). Terzo modello, la PA9 utilizzata da Fernandez nel Campionato Europeo della Montagna 1981.
Tutti i modelli sono disponibili sul sito www.geminimodelcars.com .
16 luglio 2020
Porsche 917LH Salzburg Racing Le Mans 1970: Spark S0930
La Porsche 917LH del Salzburg Racing ottenne la pole position a Le Mans 1970. A vincere fu l'altra vettura del team austriaco, la 917K. |
modello non cambiano.
Verniciatura perfetta e ottimo livello di montaggio caratterizzano anche questo Spark. |
Avendo finalmente di nuovo a mia disposizione la documentazione di Joe Honda, posso dire che la linea dei fari, che mi aveva un po' lasciato perplesso, sembra corretta. L'andamento del passaruota sembra in effetti troppo pesante, ma in alcune foto la cosa dà particolarmente nell'occhio. Vi è anche da dire che anche l'occhio gioca un ruolo determinante in questo tipo di giudizi: abituati spesso a vedere modelli "classici", passati alla storia come tali, recepire riproduzioni magari più corrette sotto l'aspetto di forme e dimensioni dà paradossalmente l'idea che qualcosa non quadri.
A Spark non è sfuggito il numero di gara che a destra era di tipo fluorescente, e che di giorno assumeva una colorazione grigiastra. |
Lo spoiler posteriore era nero. La linea del posteriore è assolutamente convincente. |
Il caso tipico è la Ferrari 250 GTO di AMR, ma i casi da citare sarebbero tanti. E' solo un'ipotesi. Venendo ad altri dettagli, il modello è quasi del tutto conforme alle foto dell'epoca. Si nota anche in questo caso lo sforzo di Spark nel copiare i più minuti particolari, anche se non sempre il "meglio" è amico del "bene": citiamo ad esempio il nastro adesivo che circonda le protezioni in plexiglas dei fari, a nostro avviso eccessivamente "tremolante". Si capisce l'effetto che Spark aveva in mente, ma il risultato non è forse il massimo del realismo.
Il numero di gara anteriore appare un po' troppo fine come spessore. |
Non sono state poi tagliate le decals rosse all'altezza delle due piccole prese d'aria NACA sull'anteriore e mancano le freccine nere applicate sul passaruota all'altezza di ciascun pneumatico. Ci siamo invece per quanto riguarda luci e lucine varie, compresa quella rettangolare sul lato destro. Per molti altri dettagli vale il discorso fatto un po' di tempo fa sulla vettura numero 3, per cui rimando il lettore a quel thread: https://grandiepiccoleauto.blogspot.com/2020/06/porsche-917lh-martini-le-mans-1970.html .
Il dilemma sulle proporzioni del muso non è del tutto risolto... |
Un modello da comprare? Secondo me sì,anche perché le 917 di Spark hanno in generale portato innovazione e qualità e poterle esporle tutte insieme dà un'idea di omogeneità che poche altre marche hanno saputo dare, dai tempi dei kit Starter e Provence Moulage.
Nuove edizioni nella serie Raceland Gold Edition: Formula 1 in 1:43 e 1:18

La serie Gold Edition, promossa dal negozio Raceland in collaborazione con Spark, si arricchisce di tre nuove interessanti uscite, che riguardano stavolta vetture di Formula 1 anni settanta-ottanta. Come sempre, la scelta dei soggetti è incentrata su temi riguardanti l'automobilismo tedesco (piloti, costruttori, team, corse) e anche in questo caso non manca di interesse e di originalità. In 1:43 sono uscite la Hesketh-Cosworth 308D sponsorizzata Rizla-Penthouse, pilotata da Rolf Stommelen al GP d'Olanda 1977, e l'ATS-Cosworth D4 di Harald Ertl del GP di Germania 1980. In 1:18 è disponibile invece l'Eurobrun-Judd ER189 Jagermeister GP di Germania 1989 (pilota Gregor Foitek).
Ottime scelte, che testimoniano una ricerca approfondita nella storia della Formula 1, alla riscoperta di fatti e storie che rischiano di essere dimenticati. Ognuna di queste vetture meriterebbe una trattazione a parte, tanti sono gli aneddoti legati a ciascuna di esse.
I modelli, in serie limitata e numerata, sono disponibili ai seguenti link:
https://www.raceland.de/ Eurobrun-ER189-Judd-J%c3% a4germeister-F1-GP- Deutschland-1989-Gregor- Foitek-6
[contenuto sponsorizzato]
15 luglio 2020
Prossimamente sul blog: Porsche 917LH Salzburg Le Mans 1970 di Spark
A complemento della serie di articoli sulle Porsche 917LH 1970 di Spark, pubblicheremo prossimamente sul blog una recensione della versione Salzburg Racing Le Mans 1970.
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