Negli anni settanta, ancora prima di fondare la AMR, André-Marie Ruf elaborava, come facevano tutti gli appassionati dell'epoca, quei pochi modelli industriali che passava il convento. Alcune elaborazioni erano rigorose repliche di vetture reali, mentre in altri casi Ruf dava libero sfogo alla fantasia ricavando colorati mostri, a metà strada - potremmo dire - fra i dragster e le hot-rod. Alcuni di questi modelli, peraltro ben documentati nel libro a fascicoli uscito ormai diversi anni fa, sono sopravvissuti e di tanto in tanto cambiano di proprietario.
Proprio in questi giorni ne è apparso in vendita uno, basato su una Renault 4CV, estremamente fantasioso e provvisto già di un logo AMR "quasi ufficiale", dipinto a mano sul tetto sopra il lunotto posteriore...
Le elaborazioni su base 4CV finora conosciute sono sette. Questa è datata 1° aprile (!) 1973.
Questo il link ai dettagli: http://modelart111.com/product_info.php?products_id=2659
Una di queste, per uno stra-fissato con la storia del modellismo come me, sarebbe uno dei massimi sogni possibili... Non è che mi piaccia il soggetto, tutt'altro (anche se per la 4CV normale ho un discreto luccichio all'occhio), è proprio il significato simbolico che racchiude... È un peccato che mi sia così inavvicinabile come costo.
RispondiEliminaR.F.
Devo dire, che solo guardando queste 4CV (base Norev in rhodialite degli anni '50, e non Solido come riporta il sito: Solido fino agli anni '90 non ha mai fatto la 4CV, che all'epoca era feudo di Norev e CIJ) si capisce molta della fissazione (buona) di Ruf per le macchine "bombastiche", come anche la costante estremizzazione di certe linee in chiave aggressiva (vedi GTO) anche a scapito di scala e rigore.
RispondiEliminaEra una visione artistica più che una fredda riduzione in scala, la "vita" che sprigionano questi modelli è il loro bello.
R.F.
In quegli anni dragster e hot rod avevano un certo successo. Ne comparivano spesso su Quattroruotine nelle pagine dedicate agli elaboratori. Anche molte aziende ne avevano qualcuna a catalogo, vedi Mercury, Politoys ecc.
RispondiEliminaAlcuni riproducevano mezzi reali, altri erano di fantasia.