01 gennaio 2019

Ricordi di una 24 Ore che non c'è più: Honda Civic EF3 di Spark


Apparentemente banale oppure addirittura peregrina. Qualche vettura, dentro una collezione o fra uno stock di modelli da rivendere ci sembra capitata per caso. Invece sono proprio i modelli che sembrano capitati lì per caso possono nascondere la suggestione di storie lontane. Spark ha recentemente sfruttato uno stampo giù esistente, l'Honda Civic serie EF3, per ricavare una versione di Spa. Quanti in Italia l'apprezzeranno? Penso pochi. In Belgio, ovviamente, avrà il suo pubblico, ed è proprio per il mercato belga che questo modello è nato (catalogo SB136, edizione limitata a 300 pezzi numerati). Questo modello parla di una 24 Ore di Spa che non esiste più, quella fatta con le turismo. Viste come sono andate le cose nell'automobilismo, il fatto che oggi ci siano le GT è da considerarsi una fortuna, ma i nostalgici percorrono strade alternative. Una Spa che sa di patatine, con tante macchine banali colorate. Già lo sponsor, Seca, è tipico di quelle zone.


Una 24 Ore  piena di storie, fatta di BMW M3, di Sierra Cosworth, ma anche delle divisioni minori con le Toyota Corolla o Honda Civic. Fino ai primi anni duemila, nel paddock c'era ancora il negozietto di Marc Dantinne (Francorchamps Mini Models) che aveva appunto parecchi modelli di questo genere. Un mondo che è sparito anche in un paese poco incline all'innovazione collezionistica come il Belgio. La Spa ancora ruspante, con gli scoli d'acqua che ti inzuppano i piedi, mentre la pioggia pensa ad inzupparti la parte superiore del corpo. La Spa con le frites e i waffel che si ammollano subito, quella che per tornare al paddock devi fare due chilometri nella mota. In parte quella Spa esiste ancora, ma la Honda Civic di Spark rispecchia un momento ancora più autentico che si è fermato nel recente passato.


L'idea, quindi è stata buona e l'impegno profuso nella realizzazione di questo modello rivela un'attenzione ai particolari messa ancora più in valore dalla validità della base, molto ben riuscita. Assetto, abitacolo, decorazione, tutto è negli standard di Spark. Difficile dire se per gli interni ci si sia basati su foto specifiche. Il sedile di un colore rosso vivo fa pensare che Spark avesse in mano della documentazione di questa particolare vettura (peccato come al solito per le cinture di sicurezza in decals). In corso d'opera sono state corrette anche la posizione (da sinistra a destra) e la sezione (da ovale a cilindrica) del tubo di scarico. Ricordiamo che la versione prescelta corrisponde alla vettura che nel 1989 vinse il gruppo N della seconda divisione con Pascal Tillekaerts e Rodolphe Koentges. Dicevamo della 24 Ore con le turismo.


In realtà, in quel 1989, il parco partenti fu abbastanza eterogeneo, con tanto di Ferrari Mondial e Porsche 911, ma dopo una breve parentesi si tornò alle sole turismo, approfittando della fortuna dei regolamenti D2 prima e Super2000 poi. C'è da sperare che Spark ripeta l'esperienza. Minichamps da tempo ha annunciato una Toyota Corolla, che non è mai uscita, mentre Ixo, con risultati talvolta interlocutori, pare aver puntato decisamente il filone della 24 Ore di Spa anni ottanta con varie Mercedes 190E 2.3 e Ford Sierra RS500. Chissà che il 2019 non sia l'anno buono. A proposito, visto che siamo già nel 2019, auguriamo a tutti i lettori del blog i migliori successi e che questo anno sia un anno di pace e di serenità per tutti voi.

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