Non di rado il panorama degli artigiani offre ancora delle sorprese, anche per quanto concerne la scala 1:43 che molti danno per morta e sepolta e che invece ha tante risorse. Un marchio appena nato, MA.GA. di Modena ha presentato nel dicembre scorso una serie montata di Fittipaldi-Cosworth F9 Formula 1 del 1982 (in resina), modello sostanzialmente inedito, importante perché costituisce l'ultimo capitolo della storia di Emerson Fittipaldi costruttore. La F9 fu progettata da Richard Divila e Tim Wright ed fu una classica Formula 1 equipaggiata col V8 Cosworth e il cambio Hewland, ormai non più in grado di contrastare i propulsori turbocompressi. Il team brasiliano aveva iniziato la stagione 1982 con la F8D, in pratica il modello 1980 che aveva beneficiato di qualche modifica nel corso degli ultimi due anni. Tutto sommato non era poi così male, visto che permise a Chico Serra di raccogliere un punto, frutto del sesto posto al Gran Premio del Belgio. La F9 fece la propria apparizione alle prove del GP di Francia 1982: al volante di questa nuova vettura, Serra riuscì a disputare tre GP, fallendo la qualificazione in altrettante gare. Il miglior risultato fu un settimo posto in Austria, corsa passata alla storia per il successo del nostro De Angelis con la Lotus. Di fatto, l'ultima gara per la F9 (e per tutto il team Fittipaldi) fu il GP d'Italia a Monza, visto che Serra non si sarebbe qualificato a Las Vegas.
Nel settore modellistico, nonostante Spark ora e Tenariv in anni meno recenti (senza contare Tameo che si pone su un livello qualitativo differente) esistono ancora molte lacune da colmare e questa F9 di MA.GA. Models è l'esempio di come si riescano tutt'oggi a trovare soggetti di indubbio richiamo per gli appassionati competenti.
Il modello nasce in un contesto ingegneristico e l'eredità molto tecnica della progettazione si riconosce subito nella precisione delle forme e degli ingombri. Si è partiti da un kit in resina particolarmente povero e impreciso, che negli intenti di chi l'ha fatto avrebbe dovuto rappresentare la F9 in una configurazione di abitacolo diversa da quella del GP d'Austria. L'elaborazione, a base di stucco e plasticard, è stata consistente. Tutti gli altri pezzi sono stati progettati ex-novo e particolare cura è stata dedicata alla simmetricità delle sospensioni e alla correttezza dell'assetto; le ruote derivano dalla produzione Tameo. Ne è venuto fuori un modello molto semplice, ma non per questo semplicistico. Il risultato finale è molto convincente, impreziosito dalla verniciatura tricolore (le parti blu e rosse non sono in decal) e dell'esattezza della decorazione.
La serie sarà limitata a 50 esemplari numerati, e presto uscirà anche l'altra variante della F9, quella con le paratie del cockpit più alte. MA.GA. è già al lavoro sul secondo modello, l'Alfa Romeo 184TB del 1985, soggetto già realizzato in piccolissima serie da Jarmark su base Tameo. Col beneplacito di Luca Tameo, MA.GA. è partita proprio dallo stesso kit, e il prototipo è già a buon punto. A differenza della Fittipaldi, dove praticamente tutto è stato fatto da zero, la 184TB si basa sull'ottimo kit di Tameo, cosa che permette una maggiore complessità e un livello di dettaglio più spinto.
Per il momento le produzioni non contemplano la commercializzazione di kit. Ricordiamo che MA.GA. ha eseguito montaggi di ottimo livello su kit preesistenti (Tameo, ModelFactory Hiro...) che probabilmente vi illustreremo in un prossimo futuro. Vi presentiamo intanto alcune fasi della lavorazione del prototipo della Fittipaldi F9 con le immagini di uno dei primi modelli montati. Il costo del modello è di € 115, un prezzo molto competitivo considerato che si tratta di un prodotto artigianale montato a mano.
Nessun commento:
Posta un commento