27 gennaio 2020

Storie di modelli (episodio 1): la Ferrari 512S Spyder Brands Hatch 1970 di Classic Car, un desultorio ma storico thread su un modello dimenticato

Nei miei archivi ci sono decine di migliaia di foto di vecchi modelli passati in collezione, molti dei quali venduti da tanti anni. Alcuni di essi forse li rimpiango, ma avere le immagini serve comunque a illustrare un passato modellistico che è destinato a non tornare. Su alcuni di essi, i ricordi personali si affastellano senza soluzione di continuità, legati a momenti particolari, a istanti vissuti che sanno di tempi perduti, di persone che non ci sono più, di luoghi ormai irraggiungibili eccetera. Insomma, in quanto collezionisti, sapete bene di cosa parlo.

Non so perché aspettai la Ferrari 512S Spyder Brands Hatch 1970 di Classic Car (un marchio di GPM) per mesi e mesi. Anzi, lo so: nei primi anni ottanta le riproduzioni della 512S, coupé o spyder, erano rarissime. C'era il modello Solido, che si difendeva più che bene, ma altre riproduzioni artigianali rivestivano carattere semi-mitologico, a livello della chimera. Rari erano quelli che potevano dire di aver visto dal vivo un Etruria Model, ad esempio. La 512S Spyder (prevista nella sola versione Merzario / Amon) si fece attendere molto. Sul TSSK i fratelli Tron pubblicarono una foto dell'auto vera, sotto il diluvio di quella gara famosa, che mi fece sognare per molti mesi. Eh, sì, allora si ragionava a mesi, non col cronometro sotto mano, ma col calendario. Il modello finalmente uscì, mi pare tra la fine del 1983 e l'inizio del 1984 e arrivò immancabilmente dal negozio di Loano nella sua bella scatolina con le strisce, tipica della produzione Grand Prix Models, che in quel periodo aveva buttato un bel sasso nello stagno con una serie favolosa (almeno per l'epoca) di transkit per la Porsche 917 di Pilen. Altra storia. Torniamo alla 512S. La fusione era quella che era, ma il kit si faceva apprezzare per il cofano posteriore asportabile e una riproduzione tutto sommato decente del propulsore. Dicevo delle fusioni: l'archetto del vetrone anteriore era ricavato in pezzo unico con la carrozzeria, con risultati quantomeno approssimativi.
Ci volle l'aiuto di Mariocarafa (scritto tutto di seguito, andate a cercare nel blog il perché) che nel suo laboratorio di Via Lorenzo il Magnifico a Firenze mi sistemò l'archetto con un pezzo di ottone. Purtroppo non avevo portato dietro l'acetato e tutto venne fatto inevitabilmente a occhio. Il kit, per la verità, riposò dentro un armadietto per parecchi anni, fino al 1992 o giù di lì, quando venne montato da Giovanni Faraoni, un modellista pisano molto bravo che bazzicava anche il negozio di Luciano Rocchi e quello di Rinaldo Stralanchi (Rossocorsa). Giovanni mi montò il modello, facendo diversi cambiamenti e apportando delle migliorie. Il risultato fu soddisfacente, anche se la documentazione dell'epoca non era al livello di quella che abbiamo oggi. Finalmente la lunga storia della 512S di Classic Car poteva dirsi conclusa.

Dei Grand Prix Models mi affascinavano le istruzioni impaginate con tipica grafica britannica, con un bel testo generale che spiegava i come e i perché dei montaggi dei modelli speciali. Ricordo che una volta mi ispirai a questo testo per un compito d'inglese in V Ginnasio e ci feci un figurone. Alla fine delle istruzioni, Brian Harvey raccomandava pazienza e si augurava che il montatore avesse "steady hands" per evitare pastrocchi, sempre dietro l'angolo soprattutto con kit di quella complessità. Della 512S di Classic Car / GPM non conservo che delle foto.

Essa è stata venduta nel novembre del 2006, quindi già un bel po' di tempo fa. Parlavo di queste vecchie immagini. Se vi interessa potrò fare altri pezzi con foto di altri modelli che hanno segnato la vicenda collezionistica mia e penso di altri appassionati che negli anni 80/90 avevano a che fare con gli speciali. A tutti, come sempre, grazie per il vostro supporto. In questa apertura d'anno il blog sta ottenendo risultati lusinghieri come visite e visibilità.

1 commento:

  1. Probably the best kit made by GPM , for its time s wonderful , keep the articles coming

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