02 dicembre 2018

Rino Robustelli: qualche nota in memoria

Qualche giorno fa ci ha lasciato, dopo una lunga malattia, Rino Robustelli. Su Facebook e sui vari forum sono tanti gli interventi di modellisti e collezionisti che ricordano, anche con foto dei suoi modelli, questa figura così importante per l'automodellismo 1:43. Robustelli era una gran brava persona, gentile e disponibile, oltre che un modellista creativo e di grande abilità. Personalmente, lo incontrai per la prima volta nel 1986, ad una borsa di scambio a Firenze organizzata dall'Equipe Tron, ma già da vari anni apprezzavo i suoi magnifici transkit che erano sempre di una spanna (e oltre...) sopra la concorrenza. Quelle buste piene di fotoincisioni per trasformare i kit in plastica Heller e altre basi industriali affascinavano la comunità degli appassionati, perché erano qualcosa di mai visto fino allora. Le sue produzioni non lasciavano mai indifferenti, anche quando la "genialità" sconfinava nell'interpretazione. Ma al di là di tutto, Robustelli è stato un personaggio che ha modificato il panorama dell'1:43. Era un vero conoscitore delle auto, oltre che un fine intenditore di modelli. Dire che mancherà molto, sarebbe essere abbastanza banali. Restano per fortuna le sue creazioni, sparse nelle collezioni di tutto il mondo... la memoria può aprire spazi un po' casuali, ma certe cose hanno davvero segnato un'epoca, come i piccoli accessori a metà strada fra gli elementi da diorama e i memorabilia puri. Quello di Robustelli era e resterà uno dei nomi più stimati nella storia dell'artigianato automodellistico.

1 commento:

  1. Grazie Davide,
    hai sintetizzato il pensiero di tutti e la gartitudine di molti che sognano con i suoi modelli tra le mani.
    Conservo qualche suo messaggio e alcune piccole note per migliorare i montaggi, la bellezza assoluta della semplicità, la sua grandezza!

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