21 dicembre 2018

Le tante sfaccettature dell'1:87. Gollwitzer Modellbau

Che la scala 1:87 sia ricchissima di piccole realtà artigianali non è certo un mistero. Anche in Italia abbiamo molti marchi che quasi in silenzio colmano tante lacune con grande competenza.

Spesse volte nel blog ci siamo occupati - tanto per fare un esempio - di "nonomologati", ma i nomi sono tanti, tantissimi. E in un paese dove l'1:87 è popolarissimo da sempre, come la Germania, i casi si moltiplicano. Lì, tra l'altro, hanno marchi industriali di grande tradizione, che da decenni trainano questo mercato nato dal fermodellismo ma che col tempo si è affrancato fino a essere indipendente da ogni implicazione di quel tipo.

Rilevando una piccola collezione di mezzi dei pompieri in 1:87, composta per lo più, com'è facile immaginare, dai vari Herpa e Wiking, mi sono imbattuto in un bell'Opel della marca Gollwitzer. In resina, montato a mano, esso appartiene a un vecchio modo di intendere il modellismo, che per fortuna esiste tutt'oggi. La Gollwitzer, che aveva sede a Heroldsberg in Baviera, ha prodotto tanto, anche in altre scale come l'1:35, e deve aver chiuso i battenti intorno al 2003/2004. L'Opel di queste foto ha le pedane sul tetto e la scala posteriore fotoincisa, ed è corredato di due specchietti retrovisori esterni, amch'essi in fotoincisione, da applicare a cura del collezionista. Una zavorra posta sotto lo chassis in resina ne assicura maggiore stabilità. A quanto mi si dice, la rete di vendita era piuttosto aleatoria all'epoca della produzione ed è per questo che i Gollwitzer sono conosciuti praticamente solo dagli specialisti. Con questo thread ho voluto rendere un piccolo tributo a un marchio forse come tanti, ma che come tanti rispecchia il valore e lo spirito della creazione artigianali, con i suoi difetti, certo, ma anche con i suoi irresistibili pregi.

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