25 gennaio 2020

Un'occhiata al Tamiya Model Magazine International (n.163, gennaio-febbraio 2020)


Il TMMI, malgrado qualche flessione nella consistenza degli articoli, costituisce pur sempre una lettura gradevole, soprattutto per chi è curioso di trarre vantaggio da alcune tecniche del "militare", applicandole all'automodellismo che più ci compete. E in ogni caso in ciascun numero sono presenti uno o due pezzi elaborati,  espressamente dedicati alle auto più un altro paio di recensioni flash. In questo numero dell'edizione in francese di gennaio-febbraio 2020 troviamo un bell'articolo di Robert Riley sulla conversione di un kit Beemax (BMW M3 E30 1:24) in una versione del BTCC con l'utilizzo di una plancia di decals Studio27. Interessante anche la recensione del mitico kit Tamiya della Porsche 934 Jagermeister in scala 1:12 dotato stavolta di elementi fotoincisi. Questo kit, a distanza di tanti anni, resta un classico, ancora attuale per l'accuratezza delle linee e la finezza dei dettagli.


24 gennaio 2020

Accordo a Daytona fra IMSA e ACO: le LMDh potranno correre nel FIA WEC insieme alle Le Mans Hypercar

Jim France, presidente IMSA e Pierre Fillon,
presidente ACO, firmano l'accordo di massima sulla
nuova classe LMDh (credit: Mike Meadows / IMSA)
In occasione della 24 Ore di Daytona, ACO e IMSA hanno svelato i tratti salienti di una piattaforma regolamentare comune concernente i prototipi. La nuova categoria LMDh sarà estesa anche al FIA WEC, oltre a rappresentare la classe di punta nell’IMSA WeatherTech Sportscar Championship. Questa piattaforma comune risponde – così dicono i legislatori tecnici – a numerose richieste dei costruttori. ACO e IMSA hanno pertanto stabilito un insieme di normative per la LMDh, con l’obiettivo di essere pronti a partire dal settembre 2021 nel FIA WEC e dal gennaio 2022 per il campionato IMSA. Le due associazioni si sono ispirate ad alcune direttive presenti nei rispettivi campionati (regolamento Hypercar per l’ACO, regolamento DPi 2.0 per l’IMSA. In virtù di queste premesse, il nuovo regolamento LMDh si presenta con queste caratteristiche fondamentali: chassis comune ispirato al concetto delle Hypercar Le Mans e delle LMP2, costruito dai quattro marchi che attualmente hanno l’esclusiva di fornitura della LMP2: Dallara, Ligier, Multimatic e Oreca. Questo nuovo telaio sarà anche utilizzato nella classe LMP2. La vettura sarà dotata di sistema ibrido monotipo, agente sull’asse posteriore, di tipologia KERS. La silhouette delle vetture sarà adattata alla marca del costruttore che fornirà la motorizzazione. Maggiori dettagli saranno forniti a marzo, in occasione della 12 Ore di Sebring. Per ora si sa che un balance of performance è già programmato per equiparare le prestazioni delle LMDh con quelle delle Le Mans Hypercar. Le LMDh potranno quindi correre indistintamente nel WEC e nell'IMSA, facilitando l'ingresso di nuovi costruttori e rimpolpando le griglie di partenza in modo - così almeno sembra - razionale. Del resto le lotte e i periodi di guerra fredda tra ACO e IMSA sono noti a tutti, ma stavolta pare che il buon senso abbia prevalso, con una normativa che consentirà ancora più varietà. 

Stefano Adami torna a realizzare serie limitate in scala 1:43. Due Porsche 934 IMSA.

Erano molti anni, credo, che Stefano Adami non usciva con qualcosa di proprio; alcuni ricorderanno le sue serie limitate in 1:43, intorno al 2005 o 2006 se non andiamo errati. Ne è passato di tempo, e ora Adami propone due Porsche IMSA su base Arena. 

Come suo solito, molte le modifiche apportate per queste versioni che interesseranno sicuramente diverse fasce di appassionati. Si tratta della 934 numero 03 che prese parte alla 5 Ore di Riverside 1980 con Werner Frank e Roger Schramm e della 934 numero 91 del team Electrodyne che partecipò alla 6 Ore di Mosport con Chester Vincentz e Derek Bell. Sicuramente non ce ne sarà per tutti, visto che la tiratura è limitata a tre pezzi per ciascuna versione. Questi modelli escono sotto il marchio USA43. 



Spark annuncia la riedizione (1:43) di quattro storiche Ford del 1966. Le Mans, Daytona, Sebring

Forse anche sull'onda del successo del film Le Mans '66, Spark ha annunciato per il secondo trimestre dell'anno l'uscita di quattro modelli di Ford già realizzati a suo tempo e ormai esauriti. Ecco il dettaglio delle referenze: 
S4075 Ford Mk.II Le Mans 1966 #1 Miles/Hulme
S4076 Ford Mk.II Le Mans 1966 #5 Bucknum/Hutcherson
43DA66 Ford Mk.II 24h Daytona 1966 #98 Miles/Ruby
43SA66 Ford GT-X1 12h Sebring 1966 #1 Miles/Ruby

Questi ultimi due modelli rientrano nella serie delle vetture vincenti di Daytona e di Sebring. 




23 gennaio 2020

Il secondo Tokoloshe della nuova serie: Ferrari 412P Ecurie Francorchamps prove Daytona 1967


Dopo la Ferrari 250 GTO 4491GT della 1000km del Nurburgring 1965 che vi abbiamo presentato sul blog qualche tempo fa, è la volta di un altro modello della serie Tokoloshe (catalogo TOK22), proposto ovviamente montato come da tradizione e a un prezzo molto competitivo, € 59,95. 
La versione prescelta è il telaio 0850 della Ferrari 330 P3/P4, altrimenti detta 412P, schierata alla 24 Ore di Daytona 1967 dall'Ecurie Francorchamps per Willy Mairesse e "Beurlys". 

La peculiarità di questo modello è che riproduce la versione prove, ovvero quella con i numeri di gara tutti neri e non ancora scontornati di rosso. Il modello è acquistabile al seguente link: https://www.geminimodelcars.com/listing/772810023/ferrari-330-p34-ch0850-ecurie

22 gennaio 2020

Tommasoner Art Models realizza il veicolo trasporto truppe Puma in 1:87

Le creazioni di Tommasoner Art Models (Tommaso Venturato) in scala 1:87 sono ampiamente apprezzate. Si tratta di modelli artigianali in resina concepiti e montati con grande cura ed esattezza storica e sul blog ci siamo già occupati di altre uscite. Ora Tommasoner propone il veicolo Puma per trasporto truppe, già disponibile in tre diverse livree: bianco, verde NATO, mimetico. Per l'acquisto il sito di Tommasoner è www.tommasonerartmodels.com





21 gennaio 2020

Focus su Alfa Romeo Tipo 33/1967 di Patrick Dasse e Martin Übelher e sulla serie Alfa Romeo di Dingwort Verlag

In molti mi hanno chiesto, nel corso di questi mesi, un parere sulla serie dei titoli Alfa Romeo usciti presso la casa editrice Dingwort. Dalla Giulia alla Junior Zagato, dalla Montreal alla Giulia GT fino alla fabbrica Alfa Romeo di Arese, questi volumi raccolgono documentazione per lo più inedita dell'epoca, con moltissime foto e pochi testi (peraltro validi, in inglese e in tedesco). 


Dico subito che varrebbe la pena averli tutti. Ringrazio la libreria Gilena per avermi spedito il volume forse più interessante per gli appassionati di corse, quello sulla Tipo 33 del 1967, scritto da Patrick Dasse e Martin Übelher. Dai primi prototipi fino alle ultime apparizioni a saloni, è ripercorsa in oltre 300 pagine l'intera annata 1967, evento per evento, con una dovizia di particolari e di immagini che finora non si era mai vista. Non mancano naturalmente il coupé di Scaglione o l'Osi Scarabeo, né la Brabham BT23 che montò una versione portata a 2.5 litri del V8 Alfa Romeo alla Tasman Cup nel novembre-dicembre 1967 (la versione da 2500cc di questo propulsore, poi montata anche sulle 33 prototipo, continuò ad essere chiamata "Tasman"). 

Un volume quindi prezioso, non solo per le gare famose, ma anche per quelle meno conosciute e per le apparizioni che la 33 fece in test, esposizioni e premiazioni. Agli inizi di dicembre 1967 iniziarono a circolare le prime immagini di quella che sarebbe stata la 33/2 del 1968, e il volume termina, prima di occuparsi della Scarabeo, con le foto della vettura destinata ad esordire alla 24 Ore di Daytona. 

La serie di questi volumi è destinata a continuare e l'editore ha già annunciato l'uscita di un volume proprio sulla 33/2 del 1968.