17 giugno 2016

Le Mans, un giro nel villaggio fra modelli e non solo

Sicuramente la Le Mans Classic, biennale, è ormai molto più adatta allo spirito collezionistico dei molti lettori del blog, che ringrazio pubblicamente per il loro sostegno. La 24 Ore moderna, straordinariamente intensa per i contenuti sportivi e tecnici, riserva altre soddisfazioni e non credo di essere il solo a rimpiangere un posto come Manou in Passage du Commerce ogni anno che vengo qui. Jacques Simonet ha chiuso il proprio negozio alla fine del 2014 e da quel momento, per un appassionato di automodelli, Le Mans ha perso un pezzo, neanche trascurabile, del proprio fascino unico. Nel villaggio l'atmosfera è quella tipica degli ultimi otto-dieci anni: in queste foto vi renderete conto dell'ambiente, sempre molto colorato, ma anche della progressiva standardizzazione che è la naturale conseguenza di un cambio del gusto e di una radicale trasformazione del collezionista tipo. Il resto può essere anche  appassionante, ci mancherebbe, anche se personalmente non mi convince del tutto il fenomeno dilagante di quella che si potrebbe chiamare l'iper-Le Mans. Un fenomeno che piacerebbe forse a Roland Barthes. Di che si tratta? Ve lo spiegherò forse un'altra volta. Intanto ecco una gallery di un giro nel villaggio. 


























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