11 giugno 2016

La scala che non ti aspetti: l'1:64 fra vecchie e nuove istanze

Mentre l'1:43 continua a faticare negli Stati Uniti senza mai imporsi del tutto, almeno su un'ampia fascia di collezionisti, l'1:64 sembra godere di una seconda giovinezza, forte anche di una tradizione che risale ai vecchi e mai dimenticati Matchbox. L'hanno capito bene produttori come Johnny Lightning, che fa parte del gruppo AutoWorld, intuendo che esiste un mercato di collezionisti che andando avanti con l'età, restano affezionati alla 1:64, adeguando comunque le loro esigenze in termini di dettagli e qualità generale.
Un sestetto di Johnny Lighting 1:64, chiaramente
orientati al mercato americano.
Del resto, in Giappone, la linea Limited Vintage di Tomica e altri brand da anni propongono modelli sempre più esatti e corrispondenti alle aspettative di un pubblico del tutto adulto; accanto, ci sono i soliti Hot Wheels, Matchbox, Majorette e chi più ne ha più ne metta, che a volte riescono a suscitare l'interesse di collezionisti lontani dal mondo dei giocattoli. Esistono poi collezionisti estremamente competenti negli Stati Uniti, come il promotore del sito-blog The Lamley Group, un vero punto di riferimento nella produzione attuale dell'1:64. Il sito è ricchissimo di notizie e soprattutto di recensioni di alta qualità; lo si può trovare all'indirizzo http://www.lamleygroup.com/ , e in più c'è un canale Youtube dove certi argomenti vengono davvero sviscerati come meglio non si potrebbe( https://www.youtube.com/channel/UC1CNw4lEQaflRG0orNnroeQ ).
Una screenshot del sito The Lamley Group, con in bella evidenza la
Lancia Delta Integrale di Tomica in 1:64, di prossima presentazione.
La distinzione principale tra gli 1:64 corrisponde ormai a quella vigente nell'1:43, vale a dire da una parte i diecast tradizionali, dall'altra i resincast che ripropongono esattamente le modalità costruttive dei vari Spark e compagnia.
Il canale Youtube di The Lamley Group propone settimanalmente delle
interessantissime sessioni in presa diretta di "unboxing" di pacchi contenenti
modelli in 1:64, con interessanti commenti e riprese dettagliate.
Direi che comunque i diecast tradizionali nell'1:64 non vengono considerati come i parenti poveri, in vista di uno sviluppo nella direzione della resina, visto che i collezionisti li apprezzano proprio per il loro legame più diretto con gli antichi 1:64 degli anni sessanta-settanta. Sia come sia, in questo mercato in espansione tentano di inserirsi marchi specialistici come Minichamps e la stessa Spark, ma con soggetti tipicamente europei e lontani dall'allegra fantasia che contraddistingue una Greenlight; Kyosho ha puntato sulla tipologia di clientela che acquista i Tomica Limited Vintage, mentre altri marchi si ritagliano spazi ancora più ristretti con produzioni che raramente raggiungono i collezionisti europei.
Una serie di Mazda 1:64 di Kyosho.

A proposito di Tomica Limited Vintage, recentemente sono usciti soggetti che potrebbero interessare il nostro pubblico, come l'Alfa Romeo Giulia GT e presto arriverà anche la Lancia Delta Integrale, il tutto rigorosamente in diecast...

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