Gilles Villeneuve vittorioso a Jarama nel 1981 con la Ferrari 126 CK Turbo. |
Ebbene, com'è il modello? Diciamo che segue a grandi linee le caratteristiche principali di questo tipo di resincast in scala 1:18. Si punta molto sull'esattezza delle forme, che è irreprensibile. I particolari ci sono tutti, anche se a volte un po' semplificati. Un altro modello da osservare un po' da lontano, per coloro che si fanno guidare più dall'emozione dell'insieme che dal dettaglio esatto e riprodotto con ricchezza di particolari. Il modello, comunque, non manca di vere finezze come gli pneumatici di grande realismo, di una verniciatura perfetta e di un'ottima pulizia di montaggio. La tendenza di certi resincast è questa, e per questo prezzo - per quanto possa sembrare elevato ad alcuni, ma il peso delle licenze di fa sentire - non si può forse pretendere di più. La parola alle immagini (*).
(*) Una gallery supplementare con ancora più dettagli è visibile separatamente a questo link:
http://grandiepiccoleauto.blogspot.it/2016/06/ferrari-126ck-f1-gp-spagna-1981-di.html
La 126CK è indubbiamente una Ferrari iconica, tanto critica da pilotare quanto nel cuore dei tifosi per le imprese di Gilles. |
Che dire delle proporzioni? Perfette. E il modello è ben presentato su una solida base con uno strato in moquette blu. Non c'è vetrinetta, come consuetudine su questo tipo di riproduzioni. |
Buone le centrature delle ruote e delle appendici aerodinamiche, un elemento fondamentale sulle Formula 1. |
La plastica, a parte la resina della carrozzeria, prevale. Anche l'ala posteriore è in materiale plastico ma la resa dell'alluminio originale è comunque più che accettabile. |
E se la plastica fa la parte del leone, non sempre i particolari sono sufficientemente netti e realistici, tradendo a volte il materiale d'origine. |
Appunto, un po' troppo "plasticose" le ruote, anche se con buoni particolari. Le razze sono per fortuna passanti. |
Per i cerchi posteriori vale lo stesso discorso. |
Realistica l'altezza da terra e le prese d'aria sono ben restituite con un effetto trompe l'oeil in nero. |
Non molto bella la zona alle spalle dell'abitacolo, poco definita e con alcuni particolari un po' troppo abbozzati. Il rollbar è in plastica, di qualità accettabile. |
Molto ben riuscite le gomme. Da qui possiamo notare la precisione generale del montaggio. |
All'interno delle prese d'aria NACA è stato passato del colore nero, per una corretta profondità. |
Anche l'ala anteriore ha una buona resa "alluminio". |
La placca satinata applicata alla base ricorda la vettura, il Gran Premio e il produttore (linea Race). |
Di sicuro la 126 CK F.1 di Looksmart ha grinta e può regalare soddisfazioni, a patto di non pretendere la luna. |
Una certa idea di semplificazione emerge da questa vista dell'abitacolo, comunque completo. |
Da questa inquadratura si può apprezzare la precisione dello stampaggio e la qualità della verniciatura. Anche le decals sono posate con grande cura. |
Ottimi dettagli per le paratie dell'ala posteriore, con le decals che seguono perfettamente le nervature. Per ulteriori dettagli rimando alla gallery supplementare pubblicata a parte: http://grandiepiccoleauto.blogspot.it/2016/06/ferrari-126ck-f1-gp-spagna-1981-di.html |
Penso che MR abbia tutta la tecnologia per poter proporre un modello ben più di qualità di questo " tentativo.". Mi spiace ma la sufficienza non la merita,solo il soggetto è degno di nota...
RispondiEliminaSì, penso che siamo un po' al di sotto della sufficienza. Però la tecnologia e la qualità hanno un costo.
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