01 giugno 2016

Ferrari 312 PB Le Mans 1973 di Tecnomodel: alcune impressioni


Con un ritmo costante, Tecnomodel continua nella sua serie di Ferrari da competizione in 1:18. Si tratta di modelli resincast che spesso colmano evidenti lacune in questa scala che mostra ancora ampi spazi di manovra, prima che tutti si buttino... sull'1:12! Scherzi a parte, i Tecnomodel in 1:18 sono pezzi di buona fattura, messi in vendita a un prezzo tutto sommato competitivo (circa 220 euro). Non sono i prezzi degli Spark nella scala analoga, ma non sono neanche i 300 o i 400 richiesti per certi cosiddetti "speciali" su cui è meglio stendere un velo pietoso. L'ultima idea di Tecnomodel è la Ferrari 312 PB coda lunga del 1973, uscita in quattro versioni: le tre di Le Mans più la vincente della 1000 km di Monza. Avendo a disposizione una delle vetture di Le Mans, la numero 15 di Jacky Ickx e Brian Redman, proponiamo una carrellata di foto commentate come sempre da didascalie. Qualcuno forse vorrà conoscere il nostro giudizio complessivo su questo modello. E' sicuramente un oggetto di impatto, che in una vetrina fa la sua ottima figura, magari osservato da una certa distanza. Se questo è ciò che cercate, allora un pezzo come questa Ferrari 312 PB di Tecnomodel fa per voi. Se invece pensate che un 1:18 non debba essere semplicemente un 1:43 ingrandito e non accettate i tanti, forse troppi compromessi che le produzioni cinesi impongono per rispettare certi prezzi, allora è meglio concentrarsi su un altro genere di prodotto.
La Ferrari 312 PB lunga del 1973 ha fra i propri indiscutibili pregi
l'esattezza delle linee e delle proporzioni.

Finissimo l'acetato dei coprifari e molto realistici i gruppi ottici
in generale, con parabola, riproduzione della lampadina e vetro.

Anche i fari posteriori sono molto ben fatti. La decorazione, in decal, è
applicata con grande scrupolo.

Ciascuna versione è prodotta in una serie numerata e limitata a 150 esemplari.

Abbastanza semplificato l'abitacolo: l'essenziale c'è ma non un particolare di più.
Il colore argento non rende bene l'idea dell'alluminio della monoscocca.

Da questa foto si apprezza la generale precisione di montaggio ma si può
anche notare la mancanza di dettagli.

Belle le decals, e applicate con molta cura; certi particolari simulati con una
semplice decalcomania sono però un po' deludenti.

L'assetto è azzeccato, reso molto realistico dalle gomme con una spalla
corretta e da dei cerchi ben disegnati.

Si può apprezzare la cura dei gruppi ottici posteriori.

Quel poco di meccanica visibile (scarichi e cambio) è riprodotto in modo
davvero troppo semplificato.

Decisamente fuori luogo la riproduzione del faretto
d'illuminazione del numero mediante una banale decal.

Molto belle le griglie sui passaruota.

Il cerchio e la gomma con la scritta Goodyear tampografata. Il dado di fissaggio è stampato in un sol
pezzo col cerchio.

I pneumatici sono slick.

Le gomme contribuiscono non poco alla corretta impressione generale.

Eccellente la verniciatura, senza alcun difetto, come del resto su
tutti gli altri Tecnomodel di questa serie 1:18.

La cintura di sicurezza è abbastanza realistica, con materiale adesivo che
simula bene il tessuto nero, tre fotoincisioni e due decals Sabelt.

Molto ben riprodotte le prese d'aria alle spalle del pilota. Le griglie laterali nere
sono in fotoincisione.

Sicuramente un modello di ottimo effetto, la Ferrari 312 PB 1973 di
Tecnomodel accontenterà chi non si cura esageratamente di certi dettagli ma
cerca piuttosto il colpo d'occhio.

Non si può dire che non si tratti di un modello di una certa personalità.

Ottimamente applicata la decal gialla sull'anteriore.

La base, in solido materiale grigio compensato, presenta una placca sull'anteriore col nome del fabbricante e
la descrizione della vettura.

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