19 agosto 2012

Un po' di storia: il Porsche Modell Club

Il logo commemorativo per i dieci anni del PMC.
Negli anni ottanta e novanta il Porsche Modell Club (PMC) rappresentò per gli appassionati delle vetture di Stoccarda un punto di riferimento e un'occasione pressoché unica per mettersi in contatto con colleghi collezionisti di tutta Europa e anche del resto del mondo. Nell'era prima di Internet uno dei grandi vantaggi dell'associazione al PMC era la frequenza delle comunicazioni, con un gran numero di newsletter, novità e altre iniziative. Il PMC fu fondato nel 1978 da Ulrich Upietz (oggi fotografo ufficiale della Porsche), A. Fey e E. Wollny e ottenne subito il riconoscimento ufficiale di Porsche AG. Già dal 1979 il club si mosse in varie direzioni per far conoscere la propria attività, all'inizio ovviamente limitata ma poi sempre più articolata.: fin da subito venne stampato un notiziario e furono stipulata alcune convenzioni con negozi specializzati, per sconti e altre facilitazioni ai soci, che nel 1980 erano già 86. Nel 1981 Fey e Wollny, pur restando associati, lasciarono tutte le incombenze a Upietz, che divenne così l'unico responsabile del PMC dopo un sostanziale riassetto organizzativo. La sede del PMC era a Duisburg, nella Ruhr.

"Porsche Modell" era l'organo ufficiale del PMC. I quaderni, in piccolo formato, vennero sostituiti dall'A4 all'alba degli anni novanta.

L'anno successivo il club entrò a far parte dell'orbita del Porsche Club tedesco e l'organo ufficiale del PMC ("Porsche Modell") venne rinnovato e migliorato, ricevendo una veste grafica più all'altezza della situazione. Proprio nel 1982, Christophorus, rivista ufficiale della Porsche, pubblicò un ampio articolo sull'attività del PMC. Per i 5 anni del club (1983) venne organizzato un incontro presso il concessionario Porsche Löhr & Becker di Coblenza. Nell'occasione fu proposta la prima delle serie fotografiche, sul tema "20 anni della Porsche 911": proprio col supporto del PMC, la Porsche aveva presentato all'IAA di Francoforte un'esposizione con 50 modelli in scala 1:43 della 911, che in seguito divennero anche oggetto di un poster ufficiale. Nel 1984 i soci del PMC ebbero la possibilità di esporre i modelli delle proprie collezioni per la Porsche Parade a Stoccarda e uno stand del PMC fu presente alla fiera "Modellbau '84" a Dortmund. Il 1985 fu un anno importante per il PMC, perché segnò l'inizio della collaborazione con la francese Starter e la nascita della serie Porsche Modell Exclusive (PME), disponibili solo per i soci.
Il logo che accompagnava tutti i modelli prodotti con Starter.

Si trattava di modelli realizzati da Starter in esclusiva per il PMC, con scatola specifica PME. I modelli venivano forniti sia in kit sia montati dallo specialista J. Renardy. Nella metà degli anni ottanta il PMC era cresciuto considerevolmente, sia in termini di iscritti (300 soci) sia come attività: la collaborazione con Starter originò, come vedremo, molte serie limitate; accanto a ciò il club fu attivo anche come sponsor del team Löhr & Becker, che schierava una Porsche 944 Turbo Cup nella Porsche Cup; un'altra Porsche, la 936C del dottor Brunn (da non confondere col quasi omonimo Walter Brun) portò gli sticker del PMC alla 1000 del Nürburgring, a Spa e nella gara finale della Super Cup. L'operazione di sponsorizzazione della 944 si ripeté anche nel 1987, anno in cui il PMC organizzò due importanti incontri, ad Aachen e al Nürburgring. La fine del decennio fu probabilmente il momento di maggior successo del PMC. Il 1988, anno delle celebrazioni del decennale della fondazione fu ricco di iniziative: meeting a Stoccarda, nuovi modelli PME, stand al "Modellbau '88", altre edizioni fotografiche e molto altro ancora.
Memorabilia: cartolina di auguri (Natale 1988) firmata da Ulrich Upietz.

Nel 1989 i soci sfioravano quota 500. Il biennio 1988-1990 fu, come detto, il più glorioso della storia del PMC, ma ben presto iniziò un declino piuttosto rapido. Le difficoltà economiche in cui versava la Casa madre ebbero senz'altro il loro peso: in quegli anni la Porsche si imbarcò in due avventure sportive (la F.Indy e la F.1 insieme al disgraziato team Footwork) che, costosissime e dagli scarsi risultati, condizionarono pesantemente il bilancio e l'attività sportiva di quasi tutti gli anni novanta, almeno fino al varo del programma con la 911 GT1. Intanto Ulrich Upietz, sempre più coinvolto nell'attività di fotografo, lasciò la gestione del PMC all'olandese Henk Koop, ma si capì molto presto che qualcosa era definitivamente cambiato e che nulla sarebbe stato come prima.

Starter-PME: Porsche 917/10 AAW Interserie 1972 e Neste Oy Interserie 1972

Starter-PME: Porsche 935 IMSA Le Mans 1978 Redman/Barbour/Paul

Starter-PME: Porsche 936C Gr.C 1986

Usciti di produzione i modelli PME, Koop avviò una timida collaborazione con altre marche (di diecast), collaborazione i cui risultati, qualitativi e quantitativi non erano minimamente paragonabili a quelli raggiunti nel periodo di collaborazione fra il PMC e la Starter. La cosa, quindi, si spense abbastanza presto. Oggi il Porsche Modell Club esiste ancora, sotto la gestione diretta della Porsche, ma è un lontano fantasma di quella bellissima associazione che aveva fatto sognare tanti collezionisti negli anni ottanta e novanta.
Ampia la scelta di Porsche RS60 e RS61: furono ben 16 le versioni realizzate.

Il PMC era impegnato ogni anno nella sponsorizzazione di una vettura partecipante al monomarca Porsche, che alla fine degli anni ottanta si disputava con le 944 Turbo.

La famosa 944 Turbo Cup 1987 con i geroglifici in versione bianca e rosa, esclusiva PME.

Come si è già accennato, il PMC dei momenti d'oro viene ricordato soprattutto per la collaborazione con Starter: la produzione, di cui magari ci occuperemo più diffusamente in un articolo specifico, era molto variegata e spaziava dalle 718 RSK declinate in moltissime versioni alle RS60 e 61, dalle 904 Carrera GTS alle 944 Turbo Cup fino naturalmente alle 956 e 962 Gruppo C e IMSA. Ma c'era anche altro: per il decennale del 1988, ad esempio, uscirono due bellissime 917/10 (la AAW vincitrice dell'Interserie 1972 e la Neste Oy, vincitrice del '73), la 935 IMSA di Redman/Barbour/Paul (Le Mans 1978 #90), oltre alla 962 IMSA vincitrice della 12 Ore di Sebring 1986.
Edizione limitata evoluzione della 911.

Era un fiorire di versioni inedite, con modelli esclusivi e montati molto bene da Renardy. Nelle edizioni di "Porsche Modell" ogni uscita era descritta dettagliatamente e veniva fornito un formulario di ordinazione spesso completo di un'immagine su carta fotografica del modello. Un altro piatto forte del PMC era poi l'offerta di foto: grazie all'attività di Upietz e della sua Group C Production, il PMC era in grado di fornire una documentazione completa di praticamente tutte le principali gare endurance della stagione (WSC, IMSA, Le Mans, ma anche Super Cup), e questo nel periodo in cui Internet ce l'aveva solo l'esercito americano era qualcosa di incredibilmente utile e innovativo. Insieme alla documentazione di vetture reali venivano prodotti dei quaderni tematici in cui si raccoglievano alcune decine di immagini di modelli Porsche: particolarmente interessanti le edizioni che raffiguravano le elaborazioni, provenienti per lo più dalla collezione di Paul Roche.

Qui e in alto: alcune immagini dei famosi quaderni di foto; nella fattispecie si tratta di un'edizione dedicata a modelli elaborati.











Lo stesso "Porsche Modell" ospitava interessanti articoli di recensioni di modelli, consigli di montaggio e documentazione, che spesso si rivelavano preziosi. Prima di concludere questo pezzo - forse anche troppo lungo per i canoni di Internet - ancora due parole sui soci: il primo iscritto italiano fu - neanche a dirlo - Paolo Tron nel 1979, il quale se non andiamo errati rappresentò anche il PMC in Italia. Troviamo poi, iscritto dal 1985, un certo... Valerio Comuzzi, ma anche Alberto Balestrini e Gennaro Robustelli (dal 1987). L'autore di queste note si iscrisse tardi, nel giugno 1989 (del resto non avevo ancora 18 anni... sigh).
Per ora bastino queste note. Probabilmente altri potranno aggiungere altre testimonianze su uno dei più affascinanti club modellistici dedicati a una singola marca.
La presentazione delle decals studiate per la Carrera RSR, commercializzata come PME su base Starter (GELO e Tebernum).

Tramite la Group C Production, il PMC era in grado di offrire un'ampia documentazione delle maggiori gare endurance del periodo.

Qui e sotto: alcuni esempi di formulari di ordinazione.

2 commenti:

  1. Ricordo vagamente che i modelli PMC erano venduti da TSSK Postal, o sbaglio?
    Una curiosità: hai chiamato Brunn dottore perché esercitava la professione di medico? Ricordo la sua 936 Gr. C pure a Le Mans: strano che PMC non abbia riprodotto anche quella versione.

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    1. Può essere, Lorenzo, ma io preferivo il contatto diretto con la sede tedesca. Tutti dicevano Doktor Brunn, penso fosse medico.
      Quanto alla 936C Gr.C, il PMC offriva anche la versione di Le Mans: il montato era disponibile infatti con due opzioni.

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