28 agosto 2012

Porsche 908/3 Targa Florio 1970 Starter (montaggio Renardy)

Lontano dai clamori di certi conclamati "geni" che in questi ultimi tempi mi sono venuti abbastanza a noia, ho deciso di concentrarmi su qualcosa di più umano, ma che rispecchia tutto sommato lo spirito col quale affrontavo il collezionismo una quindicina di anni fa. Non che non apprezzi più i risultati ottenuti dai più famosi, ma credo che certi kit vadano affidati a qualcuno che ha forse in assoluto meno "pulizia" ma comunque una mano felice e una competenza storica per lo meno all'altezza. Tutto sta, come spesso si è detto, nell'ottenere un soddisfacente equilibrio fra qualità e prezzo, fra risultati e tempo impiegato. Esiste tutta una serie di vecchi kit Starter, Provence Moulage, Mini Racing, Jemmpy, Record, ecc, che meriterebbe forse più attenzione. Questo è un esempio di ciò che si può fare: 1) con un po' di documentazione; 2) senza la pretesa di raggiungere Hayakawa o chi per lui; 3) spendendo fra i 100 e i 200 euro, grosso modo. Non è né l'esposizione di un trofeo, né una dimostrazione di niente di niente. E' semplicemente la testimonianza della presenza di modelli in grado di soddisfare il loro proprietario. Una delle due immagini è la lista degli interventi fatti su questo vetusto kit della Porsche 908, che a me continua a piacere più del Marsh Models, di cui peraltro posseggo un paio di esemplari (chissà che quando ne avrò voglia non finisca per pubblicare un confronto diretto fra i due modelli, separati fra loro da una venticinquina d'anni di storia modellistica). Perché questo post un po' anomalo? Forse per dire semplicemente che a volte (o troppo spesso) si superano certi limiti senza godersi ciò che si ha.


10 commenti:

  1. Prima o poi il kit della 908 lo troverò....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. se chiedi a Raccoon in Giappone dovrebbe averne ancora...

      Elimina
    2. Se chiedi a Raccoon in Giappone dovrebbe averne ancora...

      Elimina
  2. Il segreto è, secondo me, guardare i nostri "giocattoli" con gli occhi e l'entusiasmo del fanciullo.
    Altrimenti, osservandoli con aria distaccata e matura, diventano delle semplici macchinine, roba appunto da bambini...
    Alfonso

    RispondiElimina
  3. Alfonso, hai colto nel segno.
    Quando guardo un modello, torno immediatamente indietro con gli anni,
    si apre la finestra dei ricordi legati al modello o al periodo del suo acquisto e
    l'attimo è di rilassante felicità.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dissento dalle vostre opinioni. Certo che osservare un modellino ha una componente fanciullesca.
      Ma quando lo faccio ora è qualcosa di completamente differente da allora. C'è una componente culturale che si è aggiunta nel frattempo da cui non si può prescindere. Certo quando guardavate un modello da ragazzini non guardavate agli aspetti che prendete in considerazione oggi. Che poi ci sia una componente di rivivere quelle emozioni è innegabile, ma le condizioni sono estremamente differenti.
      Riguardo a Renardy mi sembra che faccia montaggi tranquilli, senza voli pindarici. Ed è in quell'ottica che vanno considerati. D'altra parte avere una collezione composta esclusivamente da modelli top ( e non dico solo giapponesi et similia, ma anche solo AMR FB) diventa molto difficile per tutti. E mentre a volte l'aspetto di possedere il supposto"capolavoro" e' fondamentale altra volte la cosa fondamentale è avere il modello di una macchina che ci ricorda qualcosa, se non anche solo il modello in se stesso.

      Elimina
    2. Io credo invece che Alfonso abbia colto nel segno, ma ovviamente c'è anche dell'altro. E' comunque vero che una collezione fatta solo di modelli top sarebbe difficilmente sostenibile (del resto anche tu, Piero, non disdegni modelli di fasce di prezzo ben inferiori rispetto ai tuoi capolavori giapponesi) e oltretutto finirebbe per essere incompleta: AMR non ha riprodotto tutta una serie di auto che per me sono importanti, come ad esempio le Gruppo 5 e le Gruppo 6 degli anni settanta e ottanta. Con questi montaggi, oltre a riscoprire le sensazioni di cui parlava Alfonso, ricerco anche i modelli che mi ero fatto montare 15 o 20 anni fa, magari dallo stesso Renardy, e che poi avevo voluto/dovuto rivendere. E per certi versi riprovo le stesse sensazioni dell'epoca, il piacere di un montaggio onesto, anche se corretto, l'idea di avere dei kit montati bene che ultimamente mi aveva stuzzicato di nuovo, al di là della tematica-base della mia collezione, che sono gli AMR. Ma questa serie di montaggi costituisce qualcosa di molto particolare che ripercorre la storia dell'automobilismo che piace a me. Qui non si ricerca la rarità del pezzo o il pedigree del singolo modello, ma piuttosto il valore e il significato storico di una particolare vettura.

      Elimina
    3. ...esistono poi tante altre componenti personali (emozionali, direi) che fanno capo all'esperienza di ciascun collezionista: sono andato a ricercare Renardy perché negli anni ottanta compravo i modelli del Porsche Modell Club che erano montati da lui, e questo in parte mi fa andare indietro nel tempo, consentendomi nello stesso momento di avere dei montaggi simili ad allora ma magari più dettagliati o storicamente corretti. E una raccolta di kit montati in questo modo, penso che in una collezione faccia sempre la sua figura.

      Elimina
  4. Forse non mi sono spiegato bene.
    Io volevo semplicemente dire che quando guardi un modello, quando compri un modello ora è una cosa ben diversa da quando eri ragazzino.
    Che magari quello che cerchi è proprio rivivere quelle sensazioni e quelle emozioni che vivevi quando eri ragazzino. Ma che adesso 10, 15, 30 o 40 anni dopo sono inevitabilmente modificate dal percorso che hai fatto nel frattempo.
    Ciò non toglie che uno provi a riviverle.
    E comunque non era un commento negativo, ma solo l'espressione di un qualcosa che vivo in modo diverso.

    RispondiElimina