19 novembre 2019

Jay McInerney, memorie della Toscana vinicola e i modelli: un filo meno stravagante di quanto si possa pensare

Solo all'accumulatore seriale e indiscriminato sfugge che ogni modello ha un gusto, come ogni libro ha un suo odore. Il paragone col vino può essere azzeccato. Esistono vini pregiati, facili, difficili, nuovi, antichi, per tutti, per pochi, esattamente alla stregua dei modelli. Potremmo una volta fare un gioco, azzardando abbinamenti modelli-vini. E parlando di vini, mi sono sempre piaciuti quei libri che si basano sulle esperienze di viaggio, alla ricerca di cose rare, di personaggi e di atmosfere. Uno dei volumi che più ho amato in questo particolare settore è A hedonist in the cellar, scritto da un insospettabile Jay McInerney.

E' un po' una versione moderna di certe guide francesi abbastanza empiriche degli anni cinquanta e sessanta, tanto empiriche da risultare oggi particolarmente ispirate. A hedonist in the cellar lo portai una volta a Sebring e lo scordai nell'aereo che da Miami mi aveva riportato a Milano. Andai a riprendere la seconda copia rimasta alla Feltrinelli international di Firenze perché volevo averlo in biblioteca anche se sarei stato certo di non metterci più mano nei dieci anni successivi. Ed è quello che è accaduto e ora non so neanche più dove l'ho sistemato. Ma di libri come quello, fatti di rapide interviste, di esperienze sul posto e di tanto gusto per la ricerca e per la scoperta ce ne sono tanti, come dicevo, francesi ma anche italiani. Proprio l'altro giorno ho ritrovato una raccolta di articoli sulle esperienze vinicole scritto da Vittorio Nannelli, intitolato Di padre in figlio, di vino in vino. Edito da Sarnus nel 2012 è un viaggio attraverso la Toscana dei vini: aneddoti, storie, vicende, personaggi. Ogni vino ha la sua etichetta come ogni modello ha la sua scatola. Mi è sempre piaciuto immaginare cosa accadrebbe a metter mano una serie di articoli sui nostri artigiani dell'automodello, ma anche sulle aziende più grandi, ripercorrendo in un volume un po' desultorio qualche centinaio di chilometri alla ricerca di un passato ma anche delle ragioni del presente. Materiale ne ho, foto pure. E non sarebbe neanche poi così difficile perché l'inanellarsi degli argomenti viene quasi istintivo. Per il momento non bevete troppo e acquistate modelli con moderazione. Pochi ma buoni.

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